ABSTRACT L’argomento sviluppato in questa tesi riguarda il modo in cui l’infermiere riesce ad elaborare il lutto in ambito lavorativo, poiché si tratta di una delle figure professionali maggiormente esposte al decesso del paziente. Il metodo individuato per indagarlo è un’intervista a sei infermieri delle Cure Palliative dell’Azienda Ulss 5 Polesana. Il paziente terminale è affetto da una patologia inguaribile per la quale non esistono delle terapie farmacologiche in grado di guarire o rallentarne lo sviluppo. Nell’assistenza infermieristica assume grande rilevanza la gestione della sintomatologia poiché questa tipologia di pazienti presenta svariati sintomi, in primis il dolore. Per questo diventa rilevante approcciarsi alle cure palliative che hanno l’obiettivo di migliorare la qualità di vita del paziente e garantirgli la dignità durante il fine vita. L’infermiere palliativista deve prendersi cura del paziente e del caregiver, offrire una vicinanza psicologica, supportarli, educarli e saperli ascoltare in modo empatico. In questa relazione è molto importante il lavoro di equipe, tutte le figure sanitarie devono collaborare per garantire la migliore qualità del servizio offerto; a tale proposito gioca un ruolo centrale anche la figura dello psicologo per il supporto psicologico al paziente e ai familiari. Per quanto riguarda l’elaborazione del lutto si sono indagate principalmente le strategie di coping utilizzate dai professionisti, i sentimenti generati dal decesso dell’assistito, se l’assistenza infermieristica al paziente terminale col tempo risulta frustrante e stressante tale da condurre al burnout ed infine se esistono dei corsi formativi che diano ai professionisti gli strumenti utili a fronteggiare il processo del lutto. Dall’intervista è emerso che la maggior parte degli infermieri ha provato sentimenti come il senso di impotenza ed incompetenza, la rabbia, l’associazione della morte ai membri della propria famiglia e dichiara di aver pensato al decesso e ai sentimenti correlati anche al di fuori del lavoro. Solo un professionista su sei ha chiesto aiuto ad uno psicologo e quasi tutti negano di essersi avvicinati alla sindrome del burnout. Concordano sulla totale mancanza di training formativi e delle tecniche di fronteggiamento in merito, sul precario supporto psicologico e dell’equipe. Grazie all’esperienza lavorativa, ogni professionista ha affinato delle strategie di coping utili ad affrontare lo stress derivato dal lutto in ambito lavorativo. Dalla raccolta dati sono emerse varie tecniche di fronteggiamento che possono essere più o meno funzionali, alcune concentrate prettamente sulla risoluzione del problema altre invece cercano di evitare la situazione. Un altro elemento mancante che induce sofferenza negli infermieri è la mancanza di supporto e di ascolto da parte dei colleghi; le dinamiche di reparto portano a prestare più attenzione all’aspetto organizzativo piuttosto che curare il bisogno psicologico del collega, la necessità di esternare emozioni che svuotano l’anima, di essere ascoltato e sentirsi accolti. Affrontare insieme queste dinamiche può essere un prezioso aiuto per il gruppo poiché prima o dopo può capitare a tutti di sperimentare e confrontarsi con questo tipo di situazione. KEY WORDS: terminal patient; palliative nurse; palliative care; process mourning; burnout syndrome; compassion fatigue; nursing care for terminally patients; coping strategies. PAROLE CHIAVE: paziente terminale; infermiere palliativista; cure palliative; elaborazione del lutto; sindrome del burnout; compassion fatigue; assistenza infermieristica al paziente terminale; strategie di coping.

L'elaborazione del lutto: le parole degli infermieri delle Cure Palliative dell'Azienda Ulss 5 Polesana

CATOZZO, MARTINA
2022/2023

Abstract

ABSTRACT L’argomento sviluppato in questa tesi riguarda il modo in cui l’infermiere riesce ad elaborare il lutto in ambito lavorativo, poiché si tratta di una delle figure professionali maggiormente esposte al decesso del paziente. Il metodo individuato per indagarlo è un’intervista a sei infermieri delle Cure Palliative dell’Azienda Ulss 5 Polesana. Il paziente terminale è affetto da una patologia inguaribile per la quale non esistono delle terapie farmacologiche in grado di guarire o rallentarne lo sviluppo. Nell’assistenza infermieristica assume grande rilevanza la gestione della sintomatologia poiché questa tipologia di pazienti presenta svariati sintomi, in primis il dolore. Per questo diventa rilevante approcciarsi alle cure palliative che hanno l’obiettivo di migliorare la qualità di vita del paziente e garantirgli la dignità durante il fine vita. L’infermiere palliativista deve prendersi cura del paziente e del caregiver, offrire una vicinanza psicologica, supportarli, educarli e saperli ascoltare in modo empatico. In questa relazione è molto importante il lavoro di equipe, tutte le figure sanitarie devono collaborare per garantire la migliore qualità del servizio offerto; a tale proposito gioca un ruolo centrale anche la figura dello psicologo per il supporto psicologico al paziente e ai familiari. Per quanto riguarda l’elaborazione del lutto si sono indagate principalmente le strategie di coping utilizzate dai professionisti, i sentimenti generati dal decesso dell’assistito, se l’assistenza infermieristica al paziente terminale col tempo risulta frustrante e stressante tale da condurre al burnout ed infine se esistono dei corsi formativi che diano ai professionisti gli strumenti utili a fronteggiare il processo del lutto. Dall’intervista è emerso che la maggior parte degli infermieri ha provato sentimenti come il senso di impotenza ed incompetenza, la rabbia, l’associazione della morte ai membri della propria famiglia e dichiara di aver pensato al decesso e ai sentimenti correlati anche al di fuori del lavoro. Solo un professionista su sei ha chiesto aiuto ad uno psicologo e quasi tutti negano di essersi avvicinati alla sindrome del burnout. Concordano sulla totale mancanza di training formativi e delle tecniche di fronteggiamento in merito, sul precario supporto psicologico e dell’equipe. Grazie all’esperienza lavorativa, ogni professionista ha affinato delle strategie di coping utili ad affrontare lo stress derivato dal lutto in ambito lavorativo. Dalla raccolta dati sono emerse varie tecniche di fronteggiamento che possono essere più o meno funzionali, alcune concentrate prettamente sulla risoluzione del problema altre invece cercano di evitare la situazione. Un altro elemento mancante che induce sofferenza negli infermieri è la mancanza di supporto e di ascolto da parte dei colleghi; le dinamiche di reparto portano a prestare più attenzione all’aspetto organizzativo piuttosto che curare il bisogno psicologico del collega, la necessità di esternare emozioni che svuotano l’anima, di essere ascoltato e sentirsi accolti. Affrontare insieme queste dinamiche può essere un prezioso aiuto per il gruppo poiché prima o dopo può capitare a tutti di sperimentare e confrontarsi con questo tipo di situazione. KEY WORDS: terminal patient; palliative nurse; palliative care; process mourning; burnout syndrome; compassion fatigue; nursing care for terminally patients; coping strategies. PAROLE CHIAVE: paziente terminale; infermiere palliativista; cure palliative; elaborazione del lutto; sindrome del burnout; compassion fatigue; assistenza infermieristica al paziente terminale; strategie di coping.
2022
The mourning process: the words of the Palliative Care nurses of the Ulss 5 Polesana Company
paziente terminale
infermieri palliativ
cure palliative
elaborazione lutto
sindrome burnout
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/57161