Problema: l’importanza della presa in carico di un caso complesso, com’è il paziente psichiatrico che nella sua malattia interpreta in maniera distorta gli stimoli provenienti dalla realtà e assume un comportamento coerente con tale interpretazione ma non efficace. un comportamento mal adattivo che porta alla perdita dell’autonomia nella vita quotidiana con un rischio maggiore di emarginazione e non compliance nell’assunzione della terapia. In varie situazioni si verificano comportamenti autolesivi o eterolesivi non prevedibili, nonostante lo sforzo dell’operatore. Scopo: aiutare i pazienti a migliorare nell’aderenza terapeutica, tramite l’instaurarsi di relazioni d’aiuto positivi con essi, affinché acquisiscono fiducia e accettazione nei confronti dell’equipe, e recuperino totalmente o parzialmente il contatto con la realtà. Prevenendo allo stesso tempo il rischio di comportamenti auto/eterolesivi. materiali e metodi: a questo scopo è stata effettuata una revisione della letteratura, la ricerca su Pubmed, Google schoolar, nursing research. Risultati: una pianificazione di un processo assistenziale adeguato tramite una relazione d’aiuto tra infermiere e paziente, essenziale per la collaborazione e la promozione della salute. Conclusioni: Presa in carico del paziente e lo sviluppo di una relazione terapeutica efficace in seguito ad una relazione d’aiuto efficace.
LA RELAZIONE D’AIUTO TRA INFERMIERE E PAZIENTE PSICHIATRICO COME PUNTO FONDAMENTALE PER LO SVILLUPO DI UNA RELAZIONE TERAPEUTICA EFFICACE.
CATTANEO, SILMARA
2022/2023
Abstract
Problema: l’importanza della presa in carico di un caso complesso, com’è il paziente psichiatrico che nella sua malattia interpreta in maniera distorta gli stimoli provenienti dalla realtà e assume un comportamento coerente con tale interpretazione ma non efficace. un comportamento mal adattivo che porta alla perdita dell’autonomia nella vita quotidiana con un rischio maggiore di emarginazione e non compliance nell’assunzione della terapia. In varie situazioni si verificano comportamenti autolesivi o eterolesivi non prevedibili, nonostante lo sforzo dell’operatore. Scopo: aiutare i pazienti a migliorare nell’aderenza terapeutica, tramite l’instaurarsi di relazioni d’aiuto positivi con essi, affinché acquisiscono fiducia e accettazione nei confronti dell’equipe, e recuperino totalmente o parzialmente il contatto con la realtà. Prevenendo allo stesso tempo il rischio di comportamenti auto/eterolesivi. materiali e metodi: a questo scopo è stata effettuata una revisione della letteratura, la ricerca su Pubmed, Google schoolar, nursing research. Risultati: una pianificazione di un processo assistenziale adeguato tramite una relazione d’aiuto tra infermiere e paziente, essenziale per la collaborazione e la promozione della salute. Conclusioni: Presa in carico del paziente e lo sviluppo di una relazione terapeutica efficace in seguito ad una relazione d’aiuto efficace.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/57162