Introduzione: La contenzione nei Servizi Psichiatrici di Diagnosi e Cura rappresenta una soluzione estrema nell’assistenza al paziente aggressivo; viene praticata principalmente per garantire la sicurezza dei pazienti e del personale sanitario stesso. Nonostante ciò, il loro uso è sempre stato considerato controverso, sollevando implicazioni etiche, legali e deontologiche nel tempo. Inoltre, la contenzione può causare effetti psico-sociali negativi sia al paziente sia al personale di reparto, come una riduzione dell’autostima o un aumento di ansia e stress. Per questo motivo, prima di intraprendere la via della coercizione, devono essere considerate le possibili strategie alternative esistenti al fine di assicurare un’assistenza adeguata, la quale potrebbe ridurre essa stessa frequenti episodi di contenzione. Obiettivi: L’elaborato si pone lo scopo di individuare quali possibili strategie alternative alla pratica contenitiva possono essere messe in atto in ambito psichiatrico, in particolar modo all’interno dell’SPDC, per prevenire e gestire gli eventi aggressivi. L’ipotesi è che l’utilizzo di strategie alternative alla contenzione possano aiutare il personale sanitario ad assistere i pazienti psichiatrici nel miglior modo possibile, con l’obiettivo finale di ridurre e prevenire il rischio di comportamenti aggressivi che possono portare a conseguenze dannose sia agli operatori sanitari, sia ai pazienti stessi. Materiali e metodi: Questo elaborato è stato condotto attraverso una revisione della letteratura scientifica sull’argomento in questione, sono stati selezionati articoli scientifici pubblicati negli ultimi dieci anni e pertinenti al tema preso in discussione, identificando la rilevanza del problema. La ricerca è stata condotta nel periodo di tempo compreso tra aprile e settembre 2023. Il materiale raccolto è stato reperito principalmente dalla banca dati di tipo biomedico PubMed ed è perlopiù in lingua inglese. Risultati: Da quanto emerso dalla ricerca, si è dimostrato che l’implementazione di strategie alternative alla contenzione possono ridurre in maniera significativa agiti aggressivi e interventi coercitivi. Gli interventi individuati sono stati categorizzati in interventi semplici come formazione del personale, tecniche di de-escalation, modifiche ambientali e interventi complessi (composti da più strategie) come programmi complessi di minimizzazione, quali: Six Core Strategies, Restrain Yourself e Safewards. Implementando tecniche meno coercitive, la relazione terapeutica tra infermiere e paziente ha maggior possibilità di rafforzarsi, a patto che il personale deve essere adeguatamente formato al fine di garantire la migliore assistenza. Conclusioni: In conclusione, si riconosce la necessità di ridurre l’utilizzo di misure coercitive, in quanto possono avere conseguenze negative sullo stato di salute del paziente psichiatrico, nonché sul personale sanitario coinvolto. A favore di questo, sono disponibili strategie e interventi alternativi che si sono dimostrati efficaci nel ridurre eventi di restrizione e di comportamento aggressivo. Inoltre, è fondamentale che gli operatori sanitari siano adeguatamente formati e informati su come gestire questi episodi in modo sicuro e rispettoso dei diritti del paziente. Keywords: aggression, restraint, prevention, negative effect, alternative strategies

Aggressività e contenzione in SPDC: gestione infermieristica e strategie alternative

LANZA, GIULIA
2022/2023

Abstract

Introduzione: La contenzione nei Servizi Psichiatrici di Diagnosi e Cura rappresenta una soluzione estrema nell’assistenza al paziente aggressivo; viene praticata principalmente per garantire la sicurezza dei pazienti e del personale sanitario stesso. Nonostante ciò, il loro uso è sempre stato considerato controverso, sollevando implicazioni etiche, legali e deontologiche nel tempo. Inoltre, la contenzione può causare effetti psico-sociali negativi sia al paziente sia al personale di reparto, come una riduzione dell’autostima o un aumento di ansia e stress. Per questo motivo, prima di intraprendere la via della coercizione, devono essere considerate le possibili strategie alternative esistenti al fine di assicurare un’assistenza adeguata, la quale potrebbe ridurre essa stessa frequenti episodi di contenzione. Obiettivi: L’elaborato si pone lo scopo di individuare quali possibili strategie alternative alla pratica contenitiva possono essere messe in atto in ambito psichiatrico, in particolar modo all’interno dell’SPDC, per prevenire e gestire gli eventi aggressivi. L’ipotesi è che l’utilizzo di strategie alternative alla contenzione possano aiutare il personale sanitario ad assistere i pazienti psichiatrici nel miglior modo possibile, con l’obiettivo finale di ridurre e prevenire il rischio di comportamenti aggressivi che possono portare a conseguenze dannose sia agli operatori sanitari, sia ai pazienti stessi. Materiali e metodi: Questo elaborato è stato condotto attraverso una revisione della letteratura scientifica sull’argomento in questione, sono stati selezionati articoli scientifici pubblicati negli ultimi dieci anni e pertinenti al tema preso in discussione, identificando la rilevanza del problema. La ricerca è stata condotta nel periodo di tempo compreso tra aprile e settembre 2023. Il materiale raccolto è stato reperito principalmente dalla banca dati di tipo biomedico PubMed ed è perlopiù in lingua inglese. Risultati: Da quanto emerso dalla ricerca, si è dimostrato che l’implementazione di strategie alternative alla contenzione possono ridurre in maniera significativa agiti aggressivi e interventi coercitivi. Gli interventi individuati sono stati categorizzati in interventi semplici come formazione del personale, tecniche di de-escalation, modifiche ambientali e interventi complessi (composti da più strategie) come programmi complessi di minimizzazione, quali: Six Core Strategies, Restrain Yourself e Safewards. Implementando tecniche meno coercitive, la relazione terapeutica tra infermiere e paziente ha maggior possibilità di rafforzarsi, a patto che il personale deve essere adeguatamente formato al fine di garantire la migliore assistenza. Conclusioni: In conclusione, si riconosce la necessità di ridurre l’utilizzo di misure coercitive, in quanto possono avere conseguenze negative sullo stato di salute del paziente psichiatrico, nonché sul personale sanitario coinvolto. A favore di questo, sono disponibili strategie e interventi alternativi che si sono dimostrati efficaci nel ridurre eventi di restrizione e di comportamento aggressivo. Inoltre, è fondamentale che gli operatori sanitari siano adeguatamente formati e informati su come gestire questi episodi in modo sicuro e rispettoso dei diritti del paziente. Keywords: aggression, restraint, prevention, negative effect, alternative strategies
2022
Aggression and restraint in SPDC: nursing management and alternative strategies
aggression
restraints
psychiatry
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
Lanza.Giulia.2010457.pdf

accesso aperto

Dimensione 1.49 MB
Formato Adobe PDF
1.49 MB Adobe PDF Visualizza/Apri

The text of this website © Università degli studi di Padova. Full Text are published under a non-exclusive license. Metadata are under a CC0 License

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/57216