L’INFERMIERE E IL SUPERAMENTO DELLE BARRIERE CULTURALI NEL FINE VITA: UNA REVISIONE DI LETTERATURA

Background: a fronte dei continui fenomeni globali di migrazione, la popolazione italiana sta diventando sempre più eterogenea: secondo le fonti ISTAT nel 2021 in Italia l’8,7% del totale dei residenti sono cittadini stranieri, comportando una crescente varietà sociale, etnica e culturale. Vi è inoltre un costante invecchiamento della popolazione: più persone andranno incontro a malattie croniche, in particolare di natura neoplastica, con la necessità di assistenza nella cronicità e nell’accompagnamento al fine vita. In un approccio globale, specialmente nel contesto delle cure palliative, le diversità culturali possono rappresentare una sfida importante a cui l’assistenza infermieristica non è sempre pronta. Diventa perciò fondamentale indagare quali possano essere le strategie di superamento delle barriere cultuali nel fine vita. Obiettivo: lo scopo di questo studio è quello di individuare, attraverso la ricerca di letteratura, strategie di superamento delle barriere culturali nel fine vita per migliorare l’assistenza infermieristica di carattere palliativo e garantire un approccio personalizzato all’assistito e alle famiglie. Materiali e metodi: è stata condotta una revisione di letteratura mediante l’utilizzo del metodo PICO nelle banche dati PubMed e CINAHL da maggio 2023 ad agosto 2023. La procedura di selezione degli articoli è stata condotta con il metodo PRISMA, sono stati inclusi 10 studi, di cui 3 studi osservazionali trasversali qualitativi, 1 studio osservazionale longitudinale misto, 5 revisioni della letteratura e 1 studio sperimentale prospettico. Risultati: l’analisi della letteratura ha identificato diverse strategie attraverso cui l’infermiere può sviluppare competenza culturale e superare le barriere culturali nel fine vita: la formulazione di proposte educative per affrontare i temi della transculturalità nella palliazione; l’autovalutazione da parte degli infermieri del proprio background culturale, anche avvalendosi di scale dedicate, con lo scopo di diventare culturalmente più consapevoli; l’approfondimento e lo studio della storia dell’assistito e della famiglia, dei loro valori e delle loro esigenze specifiche nel fine vita; e infine lo sviluppo di capacità comunicative efficaci anche in contesti transculturali. Conclusioni: lo sviluppo di competenze culturali nell’assistenza infermieristica nel fine vita consente di accompagnare in modo completo la persona in una fase estremamente delicata della sua esistenza, in cui la dimensione spirituale può assumere un ruolo fondamentale. Con l’intento di sviluppare e applicare concretamente le conoscenze e le strategie che questo studio ha messo in luce, è stata elaborata la proposta di un workshop rivolto al personale infermieristico che si occupa di cure palliative. La proposta prevede la partecipazione di circa venti infermieri ed è strutturata alternando lezioni frontali a momenti di collaborazione attiva del gruppo, così da valorizzare il confronto e la condivisione. Per gli infermieri, rapportarsi con realtà differenti può rappresentare da un lato una sfida complessa, dall’altro l’occasione di guardare con occhi nuovi le distanze che intercorrono tra tradizioni e costumi diversi, trasformando così un apparente ostacolo culturale in una risorsa di ricchezza per la crescita intellettuale, emotiva, morale e professionale dell’infermiere. Parole chiave: barriere culturali, competenza culturale, cure palliative, assistenza infermieristica transculturale, assistenza infermieristica nel fine vita. Key Words: cultural barriers, cultural competence, palliative care, transcultural nursing, end-of-life nursing care.