L’ictus cerebrale acuto è una malattia ad insorgenza improvvisa molto invalidante e potenzialmente mortale, costituisce la seconda causa di morte e la prima causa di disabilità negli anziani. In questo documento viene proposta una revisione della letteratura sull’ictus cerebrale acuto e post acuto, sul percorso assistenziale intraospedaliero ed extraospedaliero e sul ruolo dell’infermiere. L’ictus acuto è una patologia che viene trattata nei tempi più brevi possibili al fine di evitare decessi o invalidità, per questo motivo è fondamentale che i familiari riconoscano i segni e sintomi e che portino i pazienti al Pronto Soccorso il prima possibile. I pazienti al loro arrivo vengono accolti e valutati tempestivamente dal medico di turno e dal Neurologo attraverso esami strumentali e l’esame obiettivo per confermarne la diagnosi. Successivamente vengono trasferiti nel reparto più idoneo, se presente solitamente in Stroke Unit dove vengono ulteriormente valutati al fine di definire la terapia più corretta da effettuare il più precocemente possibile. Appena il paziente si stabilizza è importante iniziare un percorso di riabilitazione neuromotoria che poi continuerà in fase di post dimissione in strutture adeguate o al proprio domicilio al fine di recuperare le capacità residue e di evitare invalidità permanenti. Fondamentale è il ruolo dell’infermiere il quale durante tutto il percorso assistenziale si occupa della gestione della terapia, dell’osservazione dei possibili effetti collaterali, dei parametri vitali, della diuresi, dell’educazione al paziente, della mobilizzazione precoce e della verifica delle abilità residue al fine di prevenire complicanze. Importante è anche per il suo ruolo di sostegno e affiancamento al paziente e alla sua famiglia, gli sta vicino in questo momento molto difficile, risponde alle loro domande e perplessità e li supporta sempre con empatia e professionalità.

Ictus acuto e post acuto: il percorso assistenziale e il ruolo dell'infermiere

MANTOVANI, CHIARA
2022/2023

Abstract

L’ictus cerebrale acuto è una malattia ad insorgenza improvvisa molto invalidante e potenzialmente mortale, costituisce la seconda causa di morte e la prima causa di disabilità negli anziani. In questo documento viene proposta una revisione della letteratura sull’ictus cerebrale acuto e post acuto, sul percorso assistenziale intraospedaliero ed extraospedaliero e sul ruolo dell’infermiere. L’ictus acuto è una patologia che viene trattata nei tempi più brevi possibili al fine di evitare decessi o invalidità, per questo motivo è fondamentale che i familiari riconoscano i segni e sintomi e che portino i pazienti al Pronto Soccorso il prima possibile. I pazienti al loro arrivo vengono accolti e valutati tempestivamente dal medico di turno e dal Neurologo attraverso esami strumentali e l’esame obiettivo per confermarne la diagnosi. Successivamente vengono trasferiti nel reparto più idoneo, se presente solitamente in Stroke Unit dove vengono ulteriormente valutati al fine di definire la terapia più corretta da effettuare il più precocemente possibile. Appena il paziente si stabilizza è importante iniziare un percorso di riabilitazione neuromotoria che poi continuerà in fase di post dimissione in strutture adeguate o al proprio domicilio al fine di recuperare le capacità residue e di evitare invalidità permanenti. Fondamentale è il ruolo dell’infermiere il quale durante tutto il percorso assistenziale si occupa della gestione della terapia, dell’osservazione dei possibili effetti collaterali, dei parametri vitali, della diuresi, dell’educazione al paziente, della mobilizzazione precoce e della verifica delle abilità residue al fine di prevenire complicanze. Importante è anche per il suo ruolo di sostegno e affiancamento al paziente e alla sua famiglia, gli sta vicino in questo momento molto difficile, risponde alle loro domande e perplessità e li supporta sempre con empatia e professionalità.
2022
Nursing care plan in stroke treatment and recovery
stroke
percorso terapeutico
riabilitazione
complicanze
prevenzione
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