PROBLEMA: la demenza è una sindrome caratterizzata dalla presenza di sintomi quali: perdita della memoria, difficoltà nell’orientamento spazio-temporale, danneggiamento delle capacità comunicative, cambiamenti della personalità e stati confusionali. (Webster C., 2021) Il paziente con demenza manifesta un progressivo peggioramento delle capacità comunicative (De Vreese L.P., 2009) che gli impediscono di esternare adeguatamente i suoi bisogni, oltre a ciò, col progredire della patologia, il paziente diventa man mano sempre più dipendente nell’effettuazione delle attività di vita quotidiana. (Gaugler J., et al., 2020) Pertanto diventa fondamentale selezionare le giuste strategie comunicative per mantenere l’autonomia residua del soggetto. OBIETTIVO: ricercare le migliori strategie comunicative utilizzabili, verbali e non verbali, da parte dell’infermiere in relazione all’assistito con diagnosi di demenza al fine di coinvolgerlo e mantenerne, per quanto possibile, in relazione alle sue funzionalità residue, l’autonomia durante l’effettuazione delle attività di vita quotidiana (ADL). CAMPIONE: pazienti adulti con diagnosi di demenza, di età ≥70 anni, ricoverati in strutture quali: case di riposo, strutture di assistenza a lungo termine, Dementia Care Units, nursing homes, assistiti nella gestione delle ADL da infermieri. METODI E STRUMENTI: sono stati consultati i seguenti database elettronici: PubMed, Google Scholar, Scopus, Cochrane, durante il mese di agosto 2023. Gli articoli inclusi sono stati pubblicati negli ultimi 10 anni, nel contesto internazionale. RISULTATI: 9 articoli sono stati tenuti in considerazione, questi comprendono: n.1 studio quasi sperimentale, n.1 studio etnografico, n.1 studio qualitativo descrittivo, n.1 studio qualitativo mediante focus group, n.1 revisione sistematica, n.1 studio qualitativo descrittivo mediante interviste semi-strutturate, n.1 studio qualitativo, n.1 studio qualitativo mediante interviste semi-strutturate e focus group, n.1 studio sperimentale. Gli studi sono stati svolti in Svezia, America, Inghilterra, Olanda, Nuova Zelanda, Australia e Italia. DISCUSSIONE: le strategie/tecniche comunicative verbali e non verbali utilizzate durante l’assistenza per la gestione delle ADL dagli infermieri maggiormente riscontrate sono state: le istruzioni verbali, gli incoraggiamenti, la negoziazione delle attività, l’anticipazione delle attività, l’importanza di non discutere, utilizzare frasi negative o alzare il tono della voce, i suggerimenti comportamentali, le rassicurazioni e, infine, la riformulazione delle frasi. Tra le strategie non verbali troviamo: l’importanza di fornire tempo all’assistito per l’effettuazione dell’attività o per fornire la risposta, il controllo dell’ambiente circostante, il mantenimento di un atteggiamento positivo, l’utilizzo di differenti tipologie di stimolazioni (tattili o visive) e, infine, la guida fisica. CONCLUSIONE: dallo studio e analisi condotta è possibile concludere che l’ambito della comunicazione (verbale e non verbale) in relazione al paziente con demenza con la finalità di coinvolgerlo e mantenerne, per quanto possibile, l’autonomia sia poco studiato. Nonostante ciò, è stato possibile il ritrovamento di alcune tecniche comunicative utilizzabili per mantenerne l’autonomia negli stadi precoci della malattia e favorirne il coinvolgimento in quelli più avanzati. KEYWORDS (PAROLE CHIAVE): dementia (demenza), communication (comunicazione), dyadic interaction (interazione diadica), physical care (cure fisiche), meals (pasti), nursing (infermieristica), nursing care (assistenza infermieristica), skills (competenze), residential care (assistenza residenziale), nutrition (nutrizione), people (persone), dress (vestito).

"Strategie comunicative per mantenere l'autonomia dell'assistito con diagnosi di demenza nelle ADL."

MARANZAN, MONICA
2022/2023

Abstract

PROBLEMA: la demenza è una sindrome caratterizzata dalla presenza di sintomi quali: perdita della memoria, difficoltà nell’orientamento spazio-temporale, danneggiamento delle capacità comunicative, cambiamenti della personalità e stati confusionali. (Webster C., 2021) Il paziente con demenza manifesta un progressivo peggioramento delle capacità comunicative (De Vreese L.P., 2009) che gli impediscono di esternare adeguatamente i suoi bisogni, oltre a ciò, col progredire della patologia, il paziente diventa man mano sempre più dipendente nell’effettuazione delle attività di vita quotidiana. (Gaugler J., et al., 2020) Pertanto diventa fondamentale selezionare le giuste strategie comunicative per mantenere l’autonomia residua del soggetto. OBIETTIVO: ricercare le migliori strategie comunicative utilizzabili, verbali e non verbali, da parte dell’infermiere in relazione all’assistito con diagnosi di demenza al fine di coinvolgerlo e mantenerne, per quanto possibile, in relazione alle sue funzionalità residue, l’autonomia durante l’effettuazione delle attività di vita quotidiana (ADL). CAMPIONE: pazienti adulti con diagnosi di demenza, di età ≥70 anni, ricoverati in strutture quali: case di riposo, strutture di assistenza a lungo termine, Dementia Care Units, nursing homes, assistiti nella gestione delle ADL da infermieri. METODI E STRUMENTI: sono stati consultati i seguenti database elettronici: PubMed, Google Scholar, Scopus, Cochrane, durante il mese di agosto 2023. Gli articoli inclusi sono stati pubblicati negli ultimi 10 anni, nel contesto internazionale. RISULTATI: 9 articoli sono stati tenuti in considerazione, questi comprendono: n.1 studio quasi sperimentale, n.1 studio etnografico, n.1 studio qualitativo descrittivo, n.1 studio qualitativo mediante focus group, n.1 revisione sistematica, n.1 studio qualitativo descrittivo mediante interviste semi-strutturate, n.1 studio qualitativo, n.1 studio qualitativo mediante interviste semi-strutturate e focus group, n.1 studio sperimentale. Gli studi sono stati svolti in Svezia, America, Inghilterra, Olanda, Nuova Zelanda, Australia e Italia. DISCUSSIONE: le strategie/tecniche comunicative verbali e non verbali utilizzate durante l’assistenza per la gestione delle ADL dagli infermieri maggiormente riscontrate sono state: le istruzioni verbali, gli incoraggiamenti, la negoziazione delle attività, l’anticipazione delle attività, l’importanza di non discutere, utilizzare frasi negative o alzare il tono della voce, i suggerimenti comportamentali, le rassicurazioni e, infine, la riformulazione delle frasi. Tra le strategie non verbali troviamo: l’importanza di fornire tempo all’assistito per l’effettuazione dell’attività o per fornire la risposta, il controllo dell’ambiente circostante, il mantenimento di un atteggiamento positivo, l’utilizzo di differenti tipologie di stimolazioni (tattili o visive) e, infine, la guida fisica. CONCLUSIONE: dallo studio e analisi condotta è possibile concludere che l’ambito della comunicazione (verbale e non verbale) in relazione al paziente con demenza con la finalità di coinvolgerlo e mantenerne, per quanto possibile, l’autonomia sia poco studiato. Nonostante ciò, è stato possibile il ritrovamento di alcune tecniche comunicative utilizzabili per mantenerne l’autonomia negli stadi precoci della malattia e favorirne il coinvolgimento in quelli più avanzati. KEYWORDS (PAROLE CHIAVE): dementia (demenza), communication (comunicazione), dyadic interaction (interazione diadica), physical care (cure fisiche), meals (pasti), nursing (infermieristica), nursing care (assistenza infermieristica), skills (competenze), residential care (assistenza residenziale), nutrition (nutrizione), people (persone), dress (vestito).
2022
"Communication strategies to maintain the autonomy of the patient diagnosed with dementia in the ADL."
communication
dementia
ADL
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/57230