PREECLAMPSIA E PARTO PREMATURO: LA RILEVANZA DI UN’ASSISTENZA MULTIDISCIPLINARE CONDIVISA E LE IMPLICAZIONI PER L’INFERMIERE

La preeclampsia è l’insorgenza di un’ipertensione non esistente o di un peggioramento di un’ipertensione già esistente con proteinuria in genere dopo la ventesima settimana di gestazione. Si manifesta nel 3-8% dei casi e può portare a complicanze sia materne che fetali. E’ caratterizzata da edemi, ipertensione e proteinuria. Nelle donne con preeclampsia viene diagnosticata una disfunzione di molti organi, come reni e fegato. Se non trattata tempestivamente evolve in eclampsia, una patologia che si manifesta con convulsioni, perdita di coscienza e in alcuni casi emorragie cerebrali. Per queste conseguenze la preeclampsia è una delle cause principali di mortalità materna in gravidanza e durante il parto, sia nei paesi in via di sviluppo sia in quelli più avanzati come l'Italia. Nel feto si osserva un ritardo o un arresto della crescita. Quando insorge la preeclampsia, spesso, l'unica soluzione possibile per risolverla è il parto.