Background: Sedazione palliativa, suicidio assistito ed eutanasia sono tematiche d’attualità e molto spesso questi tre termini vengono confusi. Sono sempre di più in Italia e in Europa, le persone in fine vita che esprimono la volontà di morte anticipata attraverso atti come l'eutanasia e il suicidio medicalmente assistito. In Italia però la morte assistita non è ancora stata approvata da una legge ma vi sono alcuni interventi palliativi permessi come la sedazione palliativa per il controllo dei sintomi refrattari. L’infermiere è una tra le figure professionali più vicine al malato in tutto il percorso clinico assistenziale ed instaura un vero e proprio patto di fiducia non solo con il malato ma anche con la famiglia e il caregiver. Obiettivo: L’obiettivo di questa revisione di letteratura è identificare qual è il ruolo dell’infermiere nell’assistenza di un paziente terminale con sintomatologia refrattaria che esprime la volontà di porre fine alla propria vita attraverso atti come l’eutanasia e il suicidio medicalmente assistito, non soltanto nel contesto italiano ma europeo. Materiali e metodi: È stata condotta una ricerca nella letteratura mediante l’utilizzo delle banche dati PubMed e Cinahl, gli articoli sono stati selezionati secondo il metodo PRISMA. Risultati della ricerca: Sono stati selezionati 10 articoli. La ricerca evidenzia come l’infermiere abbia un ruolo attivo e cruciale sia dal punto di vista tecnico/procedurale che dal punto di vista comunicativo e relazionale. L’infermiere infatti è una tra le figure più vicino al malato in questi momenti di sofferenza ed è proprio a lui che molte volte viene espressa la decisione di morte accelerata. La letteratura evidenzia inoltre ancora molta incertezza da parte degli infermieri riguardanti la sedazione palliativa. Molti infermieri, infatti, credono che la sedazione palliativa possa accelerare il processo di morte. Gli articoli inoltre mettono in evidenza come, nei paesi in cui la morte assistita è legale, il ruolo dell’infermiere sia poco definito e regolamentato. Inoltre, anche a causa di una scarsa comunicazione tra il team multidisciplinare vi è spesso un disagio morale e psicologico dovuto al peso emotivo che comportano tali pratiche. Conclusione: La letteratura evidenzia il ruolo centrale dell’infermiere nell’intervento di sedazione palliativa e negli atti di morte assistita. Gli studi riguardanti il ruolo dell’infermiere nella morte assistita e nella sedazione palliativa sono ancora limitati. key word: refractory symptoms, palliative sedation, euthanasia, physician assisted suicide, nurse’s role, nurse

La sofferenza e le scelte nel fine vita della persona con sintomatologia refrattaria: il ruolo dell'infermiere. Revisione di letteratura

PAROLIN, GIADA
2022/2023

Abstract

Background: Sedazione palliativa, suicidio assistito ed eutanasia sono tematiche d’attualità e molto spesso questi tre termini vengono confusi. Sono sempre di più in Italia e in Europa, le persone in fine vita che esprimono la volontà di morte anticipata attraverso atti come l'eutanasia e il suicidio medicalmente assistito. In Italia però la morte assistita non è ancora stata approvata da una legge ma vi sono alcuni interventi palliativi permessi come la sedazione palliativa per il controllo dei sintomi refrattari. L’infermiere è una tra le figure professionali più vicine al malato in tutto il percorso clinico assistenziale ed instaura un vero e proprio patto di fiducia non solo con il malato ma anche con la famiglia e il caregiver. Obiettivo: L’obiettivo di questa revisione di letteratura è identificare qual è il ruolo dell’infermiere nell’assistenza di un paziente terminale con sintomatologia refrattaria che esprime la volontà di porre fine alla propria vita attraverso atti come l’eutanasia e il suicidio medicalmente assistito, non soltanto nel contesto italiano ma europeo. Materiali e metodi: È stata condotta una ricerca nella letteratura mediante l’utilizzo delle banche dati PubMed e Cinahl, gli articoli sono stati selezionati secondo il metodo PRISMA. Risultati della ricerca: Sono stati selezionati 10 articoli. La ricerca evidenzia come l’infermiere abbia un ruolo attivo e cruciale sia dal punto di vista tecnico/procedurale che dal punto di vista comunicativo e relazionale. L’infermiere infatti è una tra le figure più vicino al malato in questi momenti di sofferenza ed è proprio a lui che molte volte viene espressa la decisione di morte accelerata. La letteratura evidenzia inoltre ancora molta incertezza da parte degli infermieri riguardanti la sedazione palliativa. Molti infermieri, infatti, credono che la sedazione palliativa possa accelerare il processo di morte. Gli articoli inoltre mettono in evidenza come, nei paesi in cui la morte assistita è legale, il ruolo dell’infermiere sia poco definito e regolamentato. Inoltre, anche a causa di una scarsa comunicazione tra il team multidisciplinare vi è spesso un disagio morale e psicologico dovuto al peso emotivo che comportano tali pratiche. Conclusione: La letteratura evidenzia il ruolo centrale dell’infermiere nell’intervento di sedazione palliativa e negli atti di morte assistita. Gli studi riguardanti il ruolo dell’infermiere nella morte assistita e nella sedazione palliativa sono ancora limitati. key word: refractory symptoms, palliative sedation, euthanasia, physician assisted suicide, nurse’s role, nurse
2022
suffering and choices at the end of life of the patient with refractory symptoms: nurse's role. Literature review.
Palliative
Euthanasia
Physician-assisted s
Nurse's role
Refractory syntoms
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
Parolin_Giada.pdf

accesso aperto

Dimensione 593.24 kB
Formato Adobe PDF
593.24 kB Adobe PDF Visualizza/Apri

The text of this website © Università degli studi di Padova. Full Text are published under a non-exclusive license. Metadata are under a CC0 License

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/57248