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INTRODUZIONE. In seguito all’emergenza Covid-19, si è osservato un notevole aumento della violenza nei confronti degli operatori sanitari, con particolare impatto nei servizi di emergenza medica. Il personale sanitario di emergenza si trova ad agire in situazioni e ambienti differenti e spesso caratterizzati da impatti emotivi intensi, che possono innescare agitazione nei pazienti, che può poi sfociare in atti di violenza. La violenza può assumere diverse forme e può avere conseguenze importanti che coinvolgono sia l’individuo che l’intero sistema sanitario. Spesso, il personale infermieristico tende a non segnalare questi episodi poiché li considera parte integrante del proprio lavoro. Secondo la Raccomandazione Ministeriale n. 8 del 2007, questi vengono definiti veri e propri eventi sentinella che richiedono di mettere in atto diverse politiche di prevenzione e protezione. OBIETTIVO. Questo studio si propone di indagare le strategie di prevenzione e protezione che gli operatori sanitari che lavorano nell’emergenza extra-ospedaliera possono mettere in atto per far fronte agli episodi di violenza. Inoltre, si pone l’obiettivo di confrontare il protocollo dell’U.O.C 118 di Mestre con i dati emersi dalla letteratura, e valutare eventuali aree di miglioramento. METODI. È stata redatta una revisione della letteratura mediante consultazione dei database scientifici Scopus, Pubmed e Cinahl, inserendo un limite temporale di 5 anni. RISULTATI. Sono stati selezionati 10 articoli che rispondevano ai criteri di inclusione ed esclusione: due revisioni sistematiche, cinque studi qualitativi, uno studio prospettico, uno studio con metodi misti e una dichiarazione politica. CONCLUSIONI. Gli studi hanno evidenziato che la gestione della violenza necessità di diversi approcci che coinvolgono più livelli: quello individuale, del singolo infermiere, quello organizzativo, sociale e giudiziario. Dalla letteratura sono emersi questi temi principali per mitigare la violenza sugli operatori sanitari nell’extra-ospedaliero: la formazione, le body-worn camera (BWC), le strategie di protezione, la collaborazione con le forze dell’ordine e l’impegno organizzativo, sociale e giudiziario. Le aree di miglioramento individuate che possono essere implementate nel protocollo della U.O.C 118 di Mestre sono: il miglioramento della formazione attraverso le simulazioni, migliorare il sistema di reporting, l’utilizzo di un sistema di allarme finalizzato a segnalare le aree a rischio di violenza e migliorare la gestione post-violenza attraverso il debriefing e il sostegno psicologico.

Strategie di prevenzione e protezione della violenza sugli operatori sanitari nell’emergenza extraospedaliera: una revisione della letteratura.

POPA, DARIA
2022/2023

Abstract

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2022
Strategies for prevention and protection of violence against healthcare workers in out-of-hospital emergencies: a review of the literature.
INTRODUZIONE. In seguito all’emergenza Covid-19, si è osservato un notevole aumento della violenza nei confronti degli operatori sanitari, con particolare impatto nei servizi di emergenza medica. Il personale sanitario di emergenza si trova ad agire in situazioni e ambienti differenti e spesso caratterizzati da impatti emotivi intensi, che possono innescare agitazione nei pazienti, che può poi sfociare in atti di violenza. La violenza può assumere diverse forme e può avere conseguenze importanti che coinvolgono sia l’individuo che l’intero sistema sanitario. Spesso, il personale infermieristico tende a non segnalare questi episodi poiché li considera parte integrante del proprio lavoro. Secondo la Raccomandazione Ministeriale n. 8 del 2007, questi vengono definiti veri e propri eventi sentinella che richiedono di mettere in atto diverse politiche di prevenzione e protezione. OBIETTIVO. Questo studio si propone di indagare le strategie di prevenzione e protezione che gli operatori sanitari che lavorano nell’emergenza extra-ospedaliera possono mettere in atto per far fronte agli episodi di violenza. Inoltre, si pone l’obiettivo di confrontare il protocollo dell’U.O.C 118 di Mestre con i dati emersi dalla letteratura, e valutare eventuali aree di miglioramento. METODI. È stata redatta una revisione della letteratura mediante consultazione dei database scientifici Scopus, Pubmed e Cinahl, inserendo un limite temporale di 5 anni. RISULTATI. Sono stati selezionati 10 articoli che rispondevano ai criteri di inclusione ed esclusione: due revisioni sistematiche, cinque studi qualitativi, uno studio prospettico, uno studio con metodi misti e una dichiarazione politica. CONCLUSIONI. Gli studi hanno evidenziato che la gestione della violenza necessità di diversi approcci che coinvolgono più livelli: quello individuale, del singolo infermiere, quello organizzativo, sociale e giudiziario. Dalla letteratura sono emersi questi temi principali per mitigare la violenza sugli operatori sanitari nell’extra-ospedaliero: la formazione, le body-worn camera (BWC), le strategie di protezione, la collaborazione con le forze dell’ordine e l’impegno organizzativo, sociale e giudiziario. Le aree di miglioramento individuate che possono essere implementate nel protocollo della U.O.C 118 di Mestre sono: il miglioramento della formazione attraverso le simulazioni, migliorare il sistema di reporting, l’utilizzo di un sistema di allarme finalizzato a segnalare le aree a rischio di violenza e migliorare la gestione post-violenza attraverso il debriefing e il sostegno psicologico.
Violence
Healthcare workers
Emergency department
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/57257