In Italia sono presenti 5,2 milioni di stranieri residenti. La fondazione Iniziative e Studi sulla Multietnicità (ISMU) stima in 520mila persone la presenza in Italia di stranieri irregolari. Sono persone senza dimora o che vivono in case occupate, lavoratori provenienti dall’Unione Europea ma con permesso di soggiorno scaduto, bambini figli di immigrati irregolari. Molte di queste persone hanno diritto ad accedere solo a cure ritenute urgenti ed essenziali, a meno che non riescano ad iscriversi al SSN o paghino un'assicurazione sanitaria. Tante terapie, tanti esami che noi diamo per scontati per queste persone non sono accessibili. Scopi: Misurare lo stato di salute percepito dalle persone partecipanti allo studio. Valutare l’accesso ai servizi sanitari: viene condotta un’analisi dettagliata per comprendere le principali barriere che le persone con un accesso problematico alle cure devono affrontare quando si manifesta un problema di salute. Analizzare le disparità nella salute: si valuta se vi sono differenze significative nello stato di salute percepito tra le persone con accesso problematico alle cure e quelle che hanno un accesso più agevole. Raccogliere dati qualitativi: vengono raccolti dati attraverso le interviste per ottenere una comprensione più approfondita delle esperienze e delle percezioni delle persone coinvolte. Studio osservazionale/descrittivo. Il campione è composto da 36 persone. Per raccogliere i dati riferiti dagli intervistati sono stati uniti due strumenti. Questionario Short Form Health Survey (SF-36) e una serie di domande somministrate insieme al questionario che indagavano la situazione sociale dei pazienti, la presenza di documenti, la conoscenza delle strutture d’aiuto del territorio etc. Per rendere più fluida e comprensibile l’interpretazione dei dati la scala di valutazione di ogni item viene suddivisa in base al punteggio ottenuto: da 0 a 25 stato di salute percepita molto scarsa, da 26 a 50 stato di salute percepita scarsa, da 51 a 75 stato di salute percepita sufficiente, da 76 a 100 stato di salute percepita buona. Analizzando i questionari si nota come la media di ogni item dei questionari SF-36 dei pazienti sia bassa, inferiore al 60. Escludendo uno degli item, tutte le medie si assestano sotto i 50 punti, definendo la loro percezione della salute come “Scarsa” e “Molto scarsa”. Le medie dei questionari per il gruppo di controllo invece sono considerevolmente più alte. Inoltre, le risposte alla seconda parte delle domande hanno evidenziato come il numero di accessi al Pronto Soccorso dei pazienti intervistati sia molto alto, come molti di loro non siano sempre in grado di accedere alle cure che vengono loro prescritte, come molte di queste persone vivano in condizioni che aumentano il rischio di contrarre o cronicizzare alcune malattie. In conclusione, la ricerca ha affrontato un tema di grande rilevanza nell'ambito della sanità pubblica: l'accesso problematico alle cure e il suo impatto sullo stato di salute percepito dalle persone. I risultati di questa indagine hanno confermato l'esistenza di una significativa correlazione tra un accesso problematico alle cure e uno stato di salute percepito negativamente. Le persone che hanno sperimentato difficoltà nell'ottenere l'assistenza medica necessaria hanno manifestato una maggiore insoddisfazione riguardo al proprio stato di salute. Questo legame tra accesso alle cure e percezione dello stato di salute suggerisce che le barriere all'accesso ai servizi sanitari hanno un impatto diretto sulla qualità della vita delle persone. La consapevolezza di queste problematiche è fondamentale per gli operatori sanitari, i responsabili politici e tutti gli attori coinvolti nel settore sanitario al fine di sviluppare strategie efficaci per migliorare l'accessibilità e la qualità delle cure. Rimangono comunque molte sfide aperte e opportunità di ulteriori studi in questo campo.

Persone con un accesso problematico alle cure. Indagine sullo stato di salute percepito

SALERNI, SARA
2022/2023

Abstract

In Italia sono presenti 5,2 milioni di stranieri residenti. La fondazione Iniziative e Studi sulla Multietnicità (ISMU) stima in 520mila persone la presenza in Italia di stranieri irregolari. Sono persone senza dimora o che vivono in case occupate, lavoratori provenienti dall’Unione Europea ma con permesso di soggiorno scaduto, bambini figli di immigrati irregolari. Molte di queste persone hanno diritto ad accedere solo a cure ritenute urgenti ed essenziali, a meno che non riescano ad iscriversi al SSN o paghino un'assicurazione sanitaria. Tante terapie, tanti esami che noi diamo per scontati per queste persone non sono accessibili. Scopi: Misurare lo stato di salute percepito dalle persone partecipanti allo studio. Valutare l’accesso ai servizi sanitari: viene condotta un’analisi dettagliata per comprendere le principali barriere che le persone con un accesso problematico alle cure devono affrontare quando si manifesta un problema di salute. Analizzare le disparità nella salute: si valuta se vi sono differenze significative nello stato di salute percepito tra le persone con accesso problematico alle cure e quelle che hanno un accesso più agevole. Raccogliere dati qualitativi: vengono raccolti dati attraverso le interviste per ottenere una comprensione più approfondita delle esperienze e delle percezioni delle persone coinvolte. Studio osservazionale/descrittivo. Il campione è composto da 36 persone. Per raccogliere i dati riferiti dagli intervistati sono stati uniti due strumenti. Questionario Short Form Health Survey (SF-36) e una serie di domande somministrate insieme al questionario che indagavano la situazione sociale dei pazienti, la presenza di documenti, la conoscenza delle strutture d’aiuto del territorio etc. Per rendere più fluida e comprensibile l’interpretazione dei dati la scala di valutazione di ogni item viene suddivisa in base al punteggio ottenuto: da 0 a 25 stato di salute percepita molto scarsa, da 26 a 50 stato di salute percepita scarsa, da 51 a 75 stato di salute percepita sufficiente, da 76 a 100 stato di salute percepita buona. Analizzando i questionari si nota come la media di ogni item dei questionari SF-36 dei pazienti sia bassa, inferiore al 60. Escludendo uno degli item, tutte le medie si assestano sotto i 50 punti, definendo la loro percezione della salute come “Scarsa” e “Molto scarsa”. Le medie dei questionari per il gruppo di controllo invece sono considerevolmente più alte. Inoltre, le risposte alla seconda parte delle domande hanno evidenziato come il numero di accessi al Pronto Soccorso dei pazienti intervistati sia molto alto, come molti di loro non siano sempre in grado di accedere alle cure che vengono loro prescritte, come molte di queste persone vivano in condizioni che aumentano il rischio di contrarre o cronicizzare alcune malattie. In conclusione, la ricerca ha affrontato un tema di grande rilevanza nell'ambito della sanità pubblica: l'accesso problematico alle cure e il suo impatto sullo stato di salute percepito dalle persone. I risultati di questa indagine hanno confermato l'esistenza di una significativa correlazione tra un accesso problematico alle cure e uno stato di salute percepito negativamente. Le persone che hanno sperimentato difficoltà nell'ottenere l'assistenza medica necessaria hanno manifestato una maggiore insoddisfazione riguardo al proprio stato di salute. Questo legame tra accesso alle cure e percezione dello stato di salute suggerisce che le barriere all'accesso ai servizi sanitari hanno un impatto diretto sulla qualità della vita delle persone. La consapevolezza di queste problematiche è fondamentale per gli operatori sanitari, i responsabili politici e tutti gli attori coinvolti nel settore sanitario al fine di sviluppare strategie efficaci per migliorare l'accessibilità e la qualità delle cure. Rimangono comunque molte sfide aperte e opportunità di ulteriori studi in questo campo.
2022
People with problematic access to health care. A survey of their perceived state of health.
Diritto alla salute
STP
Senza fissa dimora
Cure
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/57266