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ABSTRACT Background. La nostra società colloca sempre di più gli anziani all’interno di contesti residenziali, dove spesso trascorro anche gli ultimi giorni della loro vita. I professionisti che operano all’interno di tali realtà svolgono un ruolo fondamentale. In relazione a variabili intrinseche ed estrinseche, l’atteggiamento e lo stato emotivo può ripercuotersi in modo significativo sugli ospiti terminali, i familiari e caregivers, influenzando positivamente e/o negativamente la qualità del fine vita. Obiettivo. Valutare l’atteggiamento dei professionisti che lavorano in quattro residenze sanitarie per anziani del trevigiano, nei confronti del fine vita e degli ospiti terminali. Inoltre, individuare possibili connessioni e differenze tra le diverse categorie di operatori e le variabili socio-demografiche. Metodi e metodi. Studio trasversale-osservazionale multicentrico, tramite questionario anonimo, Frommelt Attitude Toward Care of the Dying Scale (FATCOD), indirizzato a medici, infermieri, OSS / OSS- FC, professionisti dell’area sociale e altri operatori presenti all’interno delle strutture, i quali adempiano direttamente e applichino la propria competenza in ambito del fine vita. Il questionario è stato somministrato, su base volontaria, ad un campione totale di 519 professionisti. I dati sono stati elaborati e sintetizzati mediante statistica descrittiva, nel loro complesso e per ciascuna della 6 dimensioni che costituiscono il questionario. Inoltre, i punteggi medi totali sono stati correlati con delle variabili socio-demografiche. Risultati. Hanno partecipato all’indagine 203 professionisti, prevalentemente di genere femminile (84,2%) e con età media di 45.5 anni. I professionisti sono quasi tutti nati in Italia (76,8%); 23 di essi sono infermieri (11,3%), 7 sono medici (3,5%), 136 sono OSS / OSS – FC (67,0%), 23 sono professionisti dell’area sociale (11,3%) e 9 si sono identificati in Altro (4,4%). La qualifica professionale nella maggior parte è stata conseguita in Italia (88,2%) e il presenta oltre i 5 anni di esperienza totali nella professione (74,8%). Il 46,3% ha avuto occasioni formative e la maggior parte di essi ha effettuato Corsi FAD e/o residenziali (65.9%). Dallo studio emerge un punteggio medio totale del questionario pari a 113,2, evidenziando un atteggiamento positivo da parte dei professionisti. Alcune delle variabili non hanno avuto un impatto significativo sui punteggi, come il luogo di nascita e gli anni di esperienza. Esaminando le sei dimensioni, tre di esse hanno mostrato un approccio positivo (“famiglia come cura”, “cura della famiglia” e della “cura attiva”).Tuttavia “comunicazione”, “relazione” e in particolare “paura e malessere”, hanno raggiunto punteggi che suggeriscono una tendenza positiva nei comportamenti, ma con notevoli discrepanze tra i partecipanti. Conclusioni. Risulta importante tenere in considerazione gli atteggiamenti dei professionisti che operano nelle residenze per anziani. Inoltre, è cruciale riconoscere il bisogno di supporto di questi operatori, facilitando così la crescita della loro consapevolezza professionale e personale in relazione alla morte a al fine vita. Questo supporto potrebbe includere assistenza psicologica per l’équipe e, se necessario, per i singoli operatori. Al fine di favorire un miglioramento aggiuntivo nell'atteggiamento dei professionisti, sarebbe opportuno integrare nelle formazioni post-base il contenuto delle sei dimensioni considerate. Nonostante la mancanza di correlazioni evidenti tra gli atteggiamenti e le variabili considerate, queste restano importanti e dovrebbero essere ulteriormente indagate poiché possono influenzare il comportamento nell'ambito dell'assistenza

FINE VITA NELLE STRUTTURE RESIDENZIALI PER ANZIANI: CONOSCENZE E SENSAZIONI DEI PROFESSIONISTI

SARI, AGNESE
2022/2023

Abstract

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2022
Healthcare professionals' attitudes and perceptions of caring for people at the end of life in nursing home
ABSTRACT Background. La nostra società colloca sempre di più gli anziani all’interno di contesti residenziali, dove spesso trascorro anche gli ultimi giorni della loro vita. I professionisti che operano all’interno di tali realtà svolgono un ruolo fondamentale. In relazione a variabili intrinseche ed estrinseche, l’atteggiamento e lo stato emotivo può ripercuotersi in modo significativo sugli ospiti terminali, i familiari e caregivers, influenzando positivamente e/o negativamente la qualità del fine vita. Obiettivo. Valutare l’atteggiamento dei professionisti che lavorano in quattro residenze sanitarie per anziani del trevigiano, nei confronti del fine vita e degli ospiti terminali. Inoltre, individuare possibili connessioni e differenze tra le diverse categorie di operatori e le variabili socio-demografiche. Metodi e metodi. Studio trasversale-osservazionale multicentrico, tramite questionario anonimo, Frommelt Attitude Toward Care of the Dying Scale (FATCOD), indirizzato a medici, infermieri, OSS / OSS- FC, professionisti dell’area sociale e altri operatori presenti all’interno delle strutture, i quali adempiano direttamente e applichino la propria competenza in ambito del fine vita. Il questionario è stato somministrato, su base volontaria, ad un campione totale di 519 professionisti. I dati sono stati elaborati e sintetizzati mediante statistica descrittiva, nel loro complesso e per ciascuna della 6 dimensioni che costituiscono il questionario. Inoltre, i punteggi medi totali sono stati correlati con delle variabili socio-demografiche. Risultati. Hanno partecipato all’indagine 203 professionisti, prevalentemente di genere femminile (84,2%) e con età media di 45.5 anni. I professionisti sono quasi tutti nati in Italia (76,8%); 23 di essi sono infermieri (11,3%), 7 sono medici (3,5%), 136 sono OSS / OSS – FC (67,0%), 23 sono professionisti dell’area sociale (11,3%) e 9 si sono identificati in Altro (4,4%). La qualifica professionale nella maggior parte è stata conseguita in Italia (88,2%) e il presenta oltre i 5 anni di esperienza totali nella professione (74,8%). Il 46,3% ha avuto occasioni formative e la maggior parte di essi ha effettuato Corsi FAD e/o residenziali (65.9%). Dallo studio emerge un punteggio medio totale del questionario pari a 113,2, evidenziando un atteggiamento positivo da parte dei professionisti. Alcune delle variabili non hanno avuto un impatto significativo sui punteggi, come il luogo di nascita e gli anni di esperienza. Esaminando le sei dimensioni, tre di esse hanno mostrato un approccio positivo (“famiglia come cura”, “cura della famiglia” e della “cura attiva”).Tuttavia “comunicazione”, “relazione” e in particolare “paura e malessere”, hanno raggiunto punteggi che suggeriscono una tendenza positiva nei comportamenti, ma con notevoli discrepanze tra i partecipanti. Conclusioni. Risulta importante tenere in considerazione gli atteggiamenti dei professionisti che operano nelle residenze per anziani. Inoltre, è cruciale riconoscere il bisogno di supporto di questi operatori, facilitando così la crescita della loro consapevolezza professionale e personale in relazione alla morte a al fine vita. Questo supporto potrebbe includere assistenza psicologica per l’équipe e, se necessario, per i singoli operatori. Al fine di favorire un miglioramento aggiuntivo nell'atteggiamento dei professionisti, sarebbe opportuno integrare nelle formazioni post-base il contenuto delle sei dimensioni considerate. Nonostante la mancanza di correlazioni evidenti tra gli atteggiamenti e le variabili considerate, queste restano importanti e dovrebbero essere ulteriormente indagate poiché possono influenzare il comportamento nell'ambito dell'assistenza
End-of-life
Nursing home
Professionals
Attitudes
Perceptions
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/57269