PROBLEMA: I pazienti ricoverati presso le unità di terapia intensiva (UTI) possono trovarsi in uno stato di alterazione del regolare funzionamento del cervello, con compromissione dello stato di coscienza, e necessitare quindi di sedazione e ventilazione meccanica; in questa condizione i pazienti non sono in grado di comunicare e interagire con il personale infermieristico e con l’ambiente circostante. Diversi studi fanno emergere come il paziente immagazzini alcuni elementi percettivi durante le fasi assistenziali infermieristiche, e che questi ricompaiano in modo frammentato alla memoria, durante le fasi di riabilitazione post risveglio. Non verrà trattato in questo studio la percezione del dolore e della sintomatologia dovuta al quadro clinico, che talvolta il paziente ricorda in modo anche molto dettagliato. SCOPO: Individuare se in letteratura vi sono studi che permettano di indagare la fase di recupero post-risveglio, in particolare analizzando il racconto della memoria percettiva che fa il paziente del periodo di non coscienza, riferito proprio alle attività assistenziali infermieristiche; si cerca di individuare, inoltre, se vi siano strumenti che l’infermiere può utilizzare per far recuperare all’assistito le lacune di ricordo durante la fase riabilitativa. CAMPIONE: Paziente di età uguale o superiore a 18 anni, risvegliati da uno stato di coma indotto in UTI, in grado di raccontare percezioni e sensazioni vissute. MATERIALE E METODI: Una revisione della letteratura è stata effettuata mediante consultazione dei seguenti database online: MEDLINE, CHINAL, Pubmed e Scopus con restrizione temporale 2003 – 2023. In totale sono stati reperiti i full-text di 108 articoli. Seguendo i criteri di inclusione e esclusione sono stati analizzati 6 studi, di cui sono stati inclusi 4 studio descrittivi qualitativi, 1 studio randomizzato e controllato e 1 studio di coorte descrittivo e esplorativo. RISULTATI: L’implementazione di strumenti di condivisione infermiere/paziente, in particolare lo strumento del diario, si è mostrato utile per il paziente in coma indotto in UTI, permette alla persona di rivivere e comprendere il suo periodo di degenza e ridurre il rischio di insorgenza di ansia, depressione, PTSD e deficit di memoria. CONCLUSIONI: È raccomandabile l’uso di strumenti che raccolgono gli eventi durante lo stato di coma indotto per rendere possibile una condivisione infermiere/paziente una volta che quest’ultimo si è risvegliato. Tra questi il diario è risultato essere quello che ha riscontrato maggiore apprezzamento ed emerge la sua utilità al fine di garantire un miglior recupero a seguito della dimissione, di poter far comprendere alla persona cosa ha vissuto, di mantenere una connessione con i propri cari e per prevenire e ridurre il rischio di insorgenza di malattie mentali e deficit di memoria. Parole chiave: sedazione profonda, delirium, memoria, infermieristica, sensorio, percezione, coma, attività Key words: deep sedation, delirium, memory, nursing, sensory, perception, coma, activities

Accudire il ‘corpo esperienziale’ pensando al risveglio dal coma del paziente in UTI: il diario come atto di cura condiviso tra la famiglia e gli operatori sanitari

STANISLAO, SIMONE
2022/2023

Abstract

PROBLEMA: I pazienti ricoverati presso le unità di terapia intensiva (UTI) possono trovarsi in uno stato di alterazione del regolare funzionamento del cervello, con compromissione dello stato di coscienza, e necessitare quindi di sedazione e ventilazione meccanica; in questa condizione i pazienti non sono in grado di comunicare e interagire con il personale infermieristico e con l’ambiente circostante. Diversi studi fanno emergere come il paziente immagazzini alcuni elementi percettivi durante le fasi assistenziali infermieristiche, e che questi ricompaiano in modo frammentato alla memoria, durante le fasi di riabilitazione post risveglio. Non verrà trattato in questo studio la percezione del dolore e della sintomatologia dovuta al quadro clinico, che talvolta il paziente ricorda in modo anche molto dettagliato. SCOPO: Individuare se in letteratura vi sono studi che permettano di indagare la fase di recupero post-risveglio, in particolare analizzando il racconto della memoria percettiva che fa il paziente del periodo di non coscienza, riferito proprio alle attività assistenziali infermieristiche; si cerca di individuare, inoltre, se vi siano strumenti che l’infermiere può utilizzare per far recuperare all’assistito le lacune di ricordo durante la fase riabilitativa. CAMPIONE: Paziente di età uguale o superiore a 18 anni, risvegliati da uno stato di coma indotto in UTI, in grado di raccontare percezioni e sensazioni vissute. MATERIALE E METODI: Una revisione della letteratura è stata effettuata mediante consultazione dei seguenti database online: MEDLINE, CHINAL, Pubmed e Scopus con restrizione temporale 2003 – 2023. In totale sono stati reperiti i full-text di 108 articoli. Seguendo i criteri di inclusione e esclusione sono stati analizzati 6 studi, di cui sono stati inclusi 4 studio descrittivi qualitativi, 1 studio randomizzato e controllato e 1 studio di coorte descrittivo e esplorativo. RISULTATI: L’implementazione di strumenti di condivisione infermiere/paziente, in particolare lo strumento del diario, si è mostrato utile per il paziente in coma indotto in UTI, permette alla persona di rivivere e comprendere il suo periodo di degenza e ridurre il rischio di insorgenza di ansia, depressione, PTSD e deficit di memoria. CONCLUSIONI: È raccomandabile l’uso di strumenti che raccolgono gli eventi durante lo stato di coma indotto per rendere possibile una condivisione infermiere/paziente una volta che quest’ultimo si è risvegliato. Tra questi il diario è risultato essere quello che ha riscontrato maggiore apprezzamento ed emerge la sua utilità al fine di garantire un miglior recupero a seguito della dimissione, di poter far comprendere alla persona cosa ha vissuto, di mantenere una connessione con i propri cari e per prevenire e ridurre il rischio di insorgenza di malattie mentali e deficit di memoria. Parole chiave: sedazione profonda, delirium, memoria, infermieristica, sensorio, percezione, coma, attività Key words: deep sedation, delirium, memory, nursing, sensory, perception, coma, activities
2022
Taking care of the 'experiential body' when considering a patient's awakening from a coma in the ICU: the diarie as an act of care shared between the family and healthcare professionals
sedazione profonda
cura
diario
memoria
infermiere
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/57279