Sfondo e obiettivi. La musicoterapia è una delle terapie complementari più utilizzate nel mondo sanitario, soprattutto in ambito palliativo. Tuttavia, la sua messa in pratica è assai esigua, nonostante gli studi, per quanto limitati, abbiano dimostrato effetti positivi nel dolore totale del paziente terminale. Il presente studio propone quindi di valutare il possibile miglioramento della qualità di vita dei pazienti in cure palliative analizzando stati fisici, psicologici, spirituali, esistenziali, emotivi, comunicativi e sociali successivamente alle sessioni musico terapeutiche; inoltre, si propone un’analisi delle modalità di musicoterapia più efficaci e si studia in particolare il ruolo infermieristico nell’applicazione di questa terapia. Materiali e metodi. È stata condotta una revisione di letteratura tramite la consultazione di banche dati MEDLINE Pubmed e Google Scholar, ponendo come limite temporale gli ultimi di 10 anni di pubblicazioni. Sono stati inclusi studi qualitativi e quantitativi che affrontano il tema della musicoterapia nel paziente adulto in cure palliative, e che trattano degli effetti sui sintomi bio-psico-sociali, oltre che delle modalità di applicazione della terapia e dell’implicazione del ruolo infermieristico. Risultati. Dalla ricerca sono stati identificati una totalità di 678 articoli, dei quali ne sono stati inclusi nella revisione 14, grazie alla selezione con metodologia PRISMA. Tutti questi studi hanno dimostrato effetti positivi in almeno uno dei seguenti ambiti: fisico, psicologico, spirituale ed esistenziale, emotivo, comunicativo e sociale, generando miglioramenti sulla qualità di vita dei pazienti terminali. E’ risultato che la musicoterapia attiva è più funzionale rispetto a quella recettiva e che è fondamentale una collaborazione tra infermieri e musicoterapisti. Discussione. Considerando che il fine vita incide nel paziente in maniera globale, è necessario prendere in considerazione una sintomatologia varia che può influire negativamente, oltre che sul paziente, anche sui caregiver e sul personale sanitario. Può essere molto utile applicare la musicoterapia, in quanto permette di trattare il paziente dal punto di vista olistico, multiprofessionale e interdisciplinare, per poterlo accompagnare nella fase terminale fornendogli il maggior e miglior supporto possibile. Conclusione. Il paziente terminale presenta, durante il fine vita, una sintomatologia varia e complessa, che spazia negli ambiti fisici, psicologici, spirituali, esistenziali, emotivi, comunicativi e sociali. Gli studi presi in considerazione evidenziano che la musicoterapia può essere una terapia complementare valida per alleviare il dolore totale del paziente e di chi, attorno a lui, lo accompagna in questa sofferente fase della vita, poiché riesce a penetrare in modo incisivo lo stato bio-psico-sociale della persona che la recepisce. Infine, nonostante la letteratura si presenti limitata, il ruolo dell’infermiere nell’applicazione di questa terapia risulta fondamentale (autonomo o collaborante che sia) grazie alla profondità del legame che si instaura soprattutto in ambito palliativo. Parole chiave: music therapy, palliative care, pain, anxiety, quality of life, nursing.
LA MUSICOTERAPIA NEL TRATTAMENTO DEL DOLORE PSICO-FISICO NEL PAZIENTE TERMINALE: UNA REVISIONE DI LETTERATURA
ZILIO, LUCIA
2022/2023
Abstract
Sfondo e obiettivi. La musicoterapia è una delle terapie complementari più utilizzate nel mondo sanitario, soprattutto in ambito palliativo. Tuttavia, la sua messa in pratica è assai esigua, nonostante gli studi, per quanto limitati, abbiano dimostrato effetti positivi nel dolore totale del paziente terminale. Il presente studio propone quindi di valutare il possibile miglioramento della qualità di vita dei pazienti in cure palliative analizzando stati fisici, psicologici, spirituali, esistenziali, emotivi, comunicativi e sociali successivamente alle sessioni musico terapeutiche; inoltre, si propone un’analisi delle modalità di musicoterapia più efficaci e si studia in particolare il ruolo infermieristico nell’applicazione di questa terapia. Materiali e metodi. È stata condotta una revisione di letteratura tramite la consultazione di banche dati MEDLINE Pubmed e Google Scholar, ponendo come limite temporale gli ultimi di 10 anni di pubblicazioni. Sono stati inclusi studi qualitativi e quantitativi che affrontano il tema della musicoterapia nel paziente adulto in cure palliative, e che trattano degli effetti sui sintomi bio-psico-sociali, oltre che delle modalità di applicazione della terapia e dell’implicazione del ruolo infermieristico. Risultati. Dalla ricerca sono stati identificati una totalità di 678 articoli, dei quali ne sono stati inclusi nella revisione 14, grazie alla selezione con metodologia PRISMA. Tutti questi studi hanno dimostrato effetti positivi in almeno uno dei seguenti ambiti: fisico, psicologico, spirituale ed esistenziale, emotivo, comunicativo e sociale, generando miglioramenti sulla qualità di vita dei pazienti terminali. E’ risultato che la musicoterapia attiva è più funzionale rispetto a quella recettiva e che è fondamentale una collaborazione tra infermieri e musicoterapisti. Discussione. Considerando che il fine vita incide nel paziente in maniera globale, è necessario prendere in considerazione una sintomatologia varia che può influire negativamente, oltre che sul paziente, anche sui caregiver e sul personale sanitario. Può essere molto utile applicare la musicoterapia, in quanto permette di trattare il paziente dal punto di vista olistico, multiprofessionale e interdisciplinare, per poterlo accompagnare nella fase terminale fornendogli il maggior e miglior supporto possibile. Conclusione. Il paziente terminale presenta, durante il fine vita, una sintomatologia varia e complessa, che spazia negli ambiti fisici, psicologici, spirituali, esistenziali, emotivi, comunicativi e sociali. Gli studi presi in considerazione evidenziano che la musicoterapia può essere una terapia complementare valida per alleviare il dolore totale del paziente e di chi, attorno a lui, lo accompagna in questa sofferente fase della vita, poiché riesce a penetrare in modo incisivo lo stato bio-psico-sociale della persona che la recepisce. Infine, nonostante la letteratura si presenti limitata, il ruolo dell’infermiere nell’applicazione di questa terapia risulta fondamentale (autonomo o collaborante che sia) grazie alla profondità del legame che si instaura soprattutto in ambito palliativo. Parole chiave: music therapy, palliative care, pain, anxiety, quality of life, nursing.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
ZILIO.LUCIA.2014122.pdf
accesso aperto
Dimensione
421.87 kB
Formato
Adobe PDF
|
421.87 kB | Adobe PDF | Visualizza/Apri |
The text of this website © Università degli studi di Padova. Full Text are published under a non-exclusive license. Metadata are under a CC0 License
https://hdl.handle.net/20.500.12608/57302