Due sono le principali teorie riguardo il movente relativo all’omicidio di Giacomo Matteotti avvenuto martedì 10 giugno 1924. La prima, quella più diffusa e tradizionalmente accettata, fa risalire i motivi dell’uccisione del deputato socialista al discorso da lui tenuto in Parlamento il 30 maggio in cui denunciava i brogli elettorali e il clima di violenza messo in atto dai fascisti in occasione delle elezioni del 6 aprile. La seconda, il cosiddetto “movente affaristico”, ha acquisito importanza solo di recente grazie allo studio dello storico Mauro Canali contenuto nel suo libro “Il delitto Matteotti” pubblicato nel 1997. Secondo questa teoria Matteotti sarebbe stato ucciso perché gli si voleva sottrarre i documenti che aveva con sé al momento dell’uccisione e che avrebbero dovuto contenere le prove della corruzione degli alti ranghi del fascismo riguardo la Convenzione Sinclair. Si supponeva infatti che Matteotti avrebbe usato tali documenti per tenere un esplosivo discorso di denuncia al fascismo il giorno seguente alla Camera. Approfondendo lo studio del delitto è però emerso un elemento molto interessante: Matteotti il giorno 11 giugno avrebbe sì dovuto tenere un discorso di denuncia contro il fascismo, ma non tanto per smascherare la corruzione intorno alla Convenzione Sinclair, bensì per denunciare il falso bilancio presentato dai fascisti al Re d’Italia in occasione del discorso della Corona alla Camera il 24 maggio, discorso che inaugurava la ventisettesima legislatura parlamentare. Partendo dalla denuncia del falso bilancio, Matteotti avrebbe poi avuto l’occasione di contestare la cattiva gestione delle finanze statali da parte dei fascisti, e forse anche, ma su questo punto non esistono prove certe, le trame affaristiche che coinvolgevano i piani alti del PNF. Questo aspetto, a cui finora non si è mai dato troppa importanza, avvalora la tesi del movente politico, cioè relativo all’attività parlamentare di Matteotti, anche se non è direttamente connesso al discorso del 30 maggio. Questa ricerca punta a dimostrare che il movente dell’omicidio non fu quasi certamente “affaristico” nel senso inteso da Canali. Grazie alle dichiarazioni dei testimoni oculari che assistettero al rapimento e alle deposizioni di varie persone che frequentavano quotidianamente Matteotti è possibile escludere con certezza che il deputato socialista avesse con sé documenti compromettenti per il fascismo relativi alla Convenzione Sinclair. Pertanto la ricerca del possibile movente è da effettuarsi altrove, più precisamente negli eventi che vanno dal discorso del 30 maggio al suo rapimento, avvenuto il 10 giugno, passando per due fondamentali riunioni della Giunta del Bilancio della Camera dei Deputati, di cui Matteotti faceva parte, svoltesi il 5 e il 7 giugno. Partendo da queste premesse la ricerca vuole dimostrare che il movente dell’omicidio fu sicuramente politico, ma non legato esclusivamente al discorso del 30 maggio, e vuole porre l’accento anche sulla componente economica, compresa all’interno di quella politica, che si riferisce alla natura degli interventi parlamentari di Matteotti.

Il delitto Matteotti: un movente affaristico?

PETTENUZZO, MARCO
2022/2023

Abstract

Due sono le principali teorie riguardo il movente relativo all’omicidio di Giacomo Matteotti avvenuto martedì 10 giugno 1924. La prima, quella più diffusa e tradizionalmente accettata, fa risalire i motivi dell’uccisione del deputato socialista al discorso da lui tenuto in Parlamento il 30 maggio in cui denunciava i brogli elettorali e il clima di violenza messo in atto dai fascisti in occasione delle elezioni del 6 aprile. La seconda, il cosiddetto “movente affaristico”, ha acquisito importanza solo di recente grazie allo studio dello storico Mauro Canali contenuto nel suo libro “Il delitto Matteotti” pubblicato nel 1997. Secondo questa teoria Matteotti sarebbe stato ucciso perché gli si voleva sottrarre i documenti che aveva con sé al momento dell’uccisione e che avrebbero dovuto contenere le prove della corruzione degli alti ranghi del fascismo riguardo la Convenzione Sinclair. Si supponeva infatti che Matteotti avrebbe usato tali documenti per tenere un esplosivo discorso di denuncia al fascismo il giorno seguente alla Camera. Approfondendo lo studio del delitto è però emerso un elemento molto interessante: Matteotti il giorno 11 giugno avrebbe sì dovuto tenere un discorso di denuncia contro il fascismo, ma non tanto per smascherare la corruzione intorno alla Convenzione Sinclair, bensì per denunciare il falso bilancio presentato dai fascisti al Re d’Italia in occasione del discorso della Corona alla Camera il 24 maggio, discorso che inaugurava la ventisettesima legislatura parlamentare. Partendo dalla denuncia del falso bilancio, Matteotti avrebbe poi avuto l’occasione di contestare la cattiva gestione delle finanze statali da parte dei fascisti, e forse anche, ma su questo punto non esistono prove certe, le trame affaristiche che coinvolgevano i piani alti del PNF. Questo aspetto, a cui finora non si è mai dato troppa importanza, avvalora la tesi del movente politico, cioè relativo all’attività parlamentare di Matteotti, anche se non è direttamente connesso al discorso del 30 maggio. Questa ricerca punta a dimostrare che il movente dell’omicidio non fu quasi certamente “affaristico” nel senso inteso da Canali. Grazie alle dichiarazioni dei testimoni oculari che assistettero al rapimento e alle deposizioni di varie persone che frequentavano quotidianamente Matteotti è possibile escludere con certezza che il deputato socialista avesse con sé documenti compromettenti per il fascismo relativi alla Convenzione Sinclair. Pertanto la ricerca del possibile movente è da effettuarsi altrove, più precisamente negli eventi che vanno dal discorso del 30 maggio al suo rapimento, avvenuto il 10 giugno, passando per due fondamentali riunioni della Giunta del Bilancio della Camera dei Deputati, di cui Matteotti faceva parte, svoltesi il 5 e il 7 giugno. Partendo da queste premesse la ricerca vuole dimostrare che il movente dell’omicidio fu sicuramente politico, ma non legato esclusivamente al discorso del 30 maggio, e vuole porre l’accento anche sulla componente economica, compresa all’interno di quella politica, che si riferisce alla natura degli interventi parlamentari di Matteotti.
2022
The Matteotti murder: a business motive?
Delitto Matteotti
Movente affaristico
Convenzione Sinclair
Fascismo
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