Due Paesi europei la cui storia si intreccia ormai da secoli: Italia e Germania. Dopo aver intrapreso uno accanto all’altro l’esperienza traumatica della Seconda Guerra Mondiale, anche se non nella sua totalità, e dopo aver dovuto accettare le condizioni imposte dai Paesi vincitori, Italia e Germania dovettero fare i conti con le proprie azioni: gli efferati crimini perpetrati contro milioni di vittime, compresa la propria stessa popolazione. Due sistemi totalitari furono instaurati e prosperarono per anni, portando alla diffusione del fascismo anche al di là dei propri confini, sia con la profusione dell’ideologia che con la forza coercitiva. È necessario dunque compiere un lungo processo perché dalle rovine delle due dittature possano rinascere due nuovi sistemi democratici, solidi nelle loro basi costituzionali. Questo percorso prenderà direzioni diverse nei due Paesi e porterà necessariamente a risultati difformi; due memorie pubbliche che non combaciano, ma che anzi a volte si scontrano. In questo, giocano un ruolo importante anche i pregiudizi, gli immaginari comuni che, sovente, si intrecciano alla storia, offuscandone i confini. Una memoria e una coscienza collettiva creata da discorsi ufficiali dei personaggi politici, prese di posizioni delle istituzioni, ma, anche e soprattutto, dalla memoria sempre vivida, ma non sempre oggettiva, della popolazione che ha vissuto l’esperienza bellica in prima persona e la riporta alle generazioni successive. Possiamo osservare i risultati di questo processo ancora oggi, positivi o negativi. La memoria pubblica e la presa di coscienza, compiuta o non, hanno un effetto assai rilevante fino ai giorni nostri, perché influiscono su ciò che viene legittimato o delegittimato nell’arena politica. Per questo motivo, è sempre importante ribadire la centralità di una memoria pubblica consapevole, che non soffra di giustificazioni o comode scorciatoie per evitare le proprie responsabilità storiche.

"La cura lenitiva dell'oblio". La risposta italiana alle colpe della Seconda Guerra Mondiale e il confronto con l'ex-alleato tedesco

AZZALIN, LAURA
2022/2023

Abstract

Due Paesi europei la cui storia si intreccia ormai da secoli: Italia e Germania. Dopo aver intrapreso uno accanto all’altro l’esperienza traumatica della Seconda Guerra Mondiale, anche se non nella sua totalità, e dopo aver dovuto accettare le condizioni imposte dai Paesi vincitori, Italia e Germania dovettero fare i conti con le proprie azioni: gli efferati crimini perpetrati contro milioni di vittime, compresa la propria stessa popolazione. Due sistemi totalitari furono instaurati e prosperarono per anni, portando alla diffusione del fascismo anche al di là dei propri confini, sia con la profusione dell’ideologia che con la forza coercitiva. È necessario dunque compiere un lungo processo perché dalle rovine delle due dittature possano rinascere due nuovi sistemi democratici, solidi nelle loro basi costituzionali. Questo percorso prenderà direzioni diverse nei due Paesi e porterà necessariamente a risultati difformi; due memorie pubbliche che non combaciano, ma che anzi a volte si scontrano. In questo, giocano un ruolo importante anche i pregiudizi, gli immaginari comuni che, sovente, si intrecciano alla storia, offuscandone i confini. Una memoria e una coscienza collettiva creata da discorsi ufficiali dei personaggi politici, prese di posizioni delle istituzioni, ma, anche e soprattutto, dalla memoria sempre vivida, ma non sempre oggettiva, della popolazione che ha vissuto l’esperienza bellica in prima persona e la riporta alle generazioni successive. Possiamo osservare i risultati di questo processo ancora oggi, positivi o negativi. La memoria pubblica e la presa di coscienza, compiuta o non, hanno un effetto assai rilevante fino ai giorni nostri, perché influiscono su ciò che viene legittimato o delegittimato nell’arena politica. Per questo motivo, è sempre importante ribadire la centralità di una memoria pubblica consapevole, che non soffra di giustificazioni o comode scorciatoie per evitare le proprie responsabilità storiche.
2022
"The soothing cure of forgetfulness". Italian response to its faults in the Second World War and comparison with the German former ally
Memoria pubblica
Responsabilità
Coscienza
Guerra
Italia Germania
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/57415