Lo stupro come arma di guerra. Il caso emblematico della ex Jugoslavia

If it is true that over the years, wars are fought with increasingly innovative and technological weapons and tools, it is equally true that there are means of destruction that systematically recur in belligerent situations, such as rape. A constant of wars, they represent an instrument of destruction and cancellation of an entire people, of their customs, their values, their beliefs. This practice ensures that women's bodies become a place of conflict, where the victim is dominated by a cultural script that uses her as a means to stain and destroy the community of which she is part. This is how the physical destruction of the woman becomes a symbol of the destruction of the enemy nation: by attacking her body, the opponent is destroyed from within. The consequences of the mass rapes that took place during the civil conflict in the former Yugoslavia were disastrous, in which we witnessed the creation of rape camps specifically designed to impregnate Bosnian Muslim women, with the ultimate aim of "producing a Serb", so as to stain the offspring of the enemy nation and make it disappear. In this thesis project, the objective pursued was to understand the motivations that push men to almost always opt for the use of this weapon; analyze the logic, the ways in which mass rapes occurred in the Yugoslav context, and then focus on the difficulties of reconstruction once the conflict is over.

Se è vero che col passare degli anni, le guerre vengono combattute con armi e strumenti sempre più innovativi e tecnologici, è altrettanto vero che vi sono mezzi di distruzione che si ripresentano sistematicamente nelle situazioni belligeranti, come gli stupri. Una costante delle guerre, rappresentano uno strumento di distruzione e cancellazione di un intero popolo, delle loro usanze, dei loro valori, del loro credo. Questa pratica fa in modo che il corpo delle donne diventi un luogo di scontri, dove la vittima è succube di un copione culturale che la usa come tramite per macchiare e distruggere la comunità di cui fa parte. È così che la distruzione fisica della donna diventa simbolo della distruzione della Nazione nemica: attaccando il suo corpo, si distrugge l’avversario dall’interno. Disastrose sono state le conseguenze degli stupri di massa tenutisi durante il conflitto civile nella ex Jugoslavia, nel quale si assistette alla creazione di campi di stupro appositamente ideati per fecondare donne bosniache musulmane, con fine ultimo di “generare un serbo”, così da macchiare la prole della Nazione nemica e farla scomparire. In questo progetto di tesi, l’obiettivo perseguito è stato comprendere le motivazioni che spingono gli uomini a optare quasi sempre per l’utilizzo di quest’arma; analizzare la logica, le modalità attraverso le quali gli stupri di massa sono avvenuti nel contesto Jugoslavo, per poi porre l’attenzione sulle difficoltà della ricostruzione una volta terminato il conflitto.