L’elaborato analizza in modo critico i rapporti tra la Chiesa cattolica ed il fascismo esaminando come quest’ultimo sia riuscito, seppur parzialmente, a coinvolgere la Chiesa cattolica nel suo programma politico e come la Chiesa abbia risposto alle richieste avanzate. Specifica attenzione viene data al ruolo svolto dalla Santa Sede durante il Ventennio Fascista con particolare interesse all’interpretazione del fascismo come religione della politica, vale a dire come esperienza di sacralizzazione della politica stessa. Nel primo capitolo si affronta l’origine e l’affermazione del movimento fascista, con peculiare attenzione alle modalità con cui il Partito Nazionale Fascista si è consolidato nell’Italia degli anni ’20 considerando l’importante fenomeno della fascistizzazione delle masse e partendo dalla consapevolezza che questo fu il primo movimento del Novecento a manifestare i principali caratteri di una religione politica. Accanto al fenomeno della fascistizzazione verrà analizzato il rapporto tra Mussolini e la Chiesa cattolica, definito come “opportunismo religioso”. Il secondo capitolo analizza in maniera specifica i rapporti tra la Chiesa cattolica e il fascismo soffermandosi, in particolar modo, su alcuni eventi di portata storica importanti come la Marcia su Roma nel 1922, la firma dei Patti Lateranensi nel 1929 e la pubblicazione delle leggi razziali fasciste del 1939. In questo capitolo, inoltre, particolare importanza sarà data all’elezione di Papa Pio XI e alle sue più importanti riflessioni presentate all’interno delle encicliche “Non Abbiamo Bisogno” e “Mit brennender Sorge”. L’elaborato si conclude, nel terzo capitolo, con un’analisi critica della diplomazia della Santa Sede durante la Seconda guerra mondiale, con un focus sul crescente sentimento antinazifascista e sulla resistenza delle gerarchie ecclesiastiche alla violenza e alla pressione esercitata dai nazifascisti. Un’attenzione particolare verrà dedicata al pontificato di Pio XII, il quale ebbe un ruolo diretto nelle vicende e nei fatti legati al conflitto e, in particolare, all’Olocausto. Inoltre, verrà esaminata l’importante eredità storica e culturale associata al suo pontificato.

Il ruolo della Chiesa cattolica durante il periodo fascista: il fascismo come religione della politica

DE PELLEGRIN, ANNA
2022/2023

Abstract

L’elaborato analizza in modo critico i rapporti tra la Chiesa cattolica ed il fascismo esaminando come quest’ultimo sia riuscito, seppur parzialmente, a coinvolgere la Chiesa cattolica nel suo programma politico e come la Chiesa abbia risposto alle richieste avanzate. Specifica attenzione viene data al ruolo svolto dalla Santa Sede durante il Ventennio Fascista con particolare interesse all’interpretazione del fascismo come religione della politica, vale a dire come esperienza di sacralizzazione della politica stessa. Nel primo capitolo si affronta l’origine e l’affermazione del movimento fascista, con peculiare attenzione alle modalità con cui il Partito Nazionale Fascista si è consolidato nell’Italia degli anni ’20 considerando l’importante fenomeno della fascistizzazione delle masse e partendo dalla consapevolezza che questo fu il primo movimento del Novecento a manifestare i principali caratteri di una religione politica. Accanto al fenomeno della fascistizzazione verrà analizzato il rapporto tra Mussolini e la Chiesa cattolica, definito come “opportunismo religioso”. Il secondo capitolo analizza in maniera specifica i rapporti tra la Chiesa cattolica e il fascismo soffermandosi, in particolar modo, su alcuni eventi di portata storica importanti come la Marcia su Roma nel 1922, la firma dei Patti Lateranensi nel 1929 e la pubblicazione delle leggi razziali fasciste del 1939. In questo capitolo, inoltre, particolare importanza sarà data all’elezione di Papa Pio XI e alle sue più importanti riflessioni presentate all’interno delle encicliche “Non Abbiamo Bisogno” e “Mit brennender Sorge”. L’elaborato si conclude, nel terzo capitolo, con un’analisi critica della diplomazia della Santa Sede durante la Seconda guerra mondiale, con un focus sul crescente sentimento antinazifascista e sulla resistenza delle gerarchie ecclesiastiche alla violenza e alla pressione esercitata dai nazifascisti. Un’attenzione particolare verrà dedicata al pontificato di Pio XII, il quale ebbe un ruolo diretto nelle vicende e nei fatti legati al conflitto e, in particolare, all’Olocausto. Inoltre, verrà esaminata l’importante eredità storica e culturale associata al suo pontificato.
2022
The role of the Catholic Church during the fascist period: fascism as a religion of politics
Religione
Fascismo
Chiesa cattolica
Politica
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/57442