Sotto le bandiere Ultras: un’analisi bidirezionale delle dinamiche politiche nelle curve calcistiche italiane

This research delves into the intricate world of fan culture in the Italian football context in order to establish whether, over time, it has become a tool for politics to gain the consent of the masses of voters or create dissent through protest actions. After addressing the reasons why football arouses such intense and sometimes violent emotions among its followers, the analysis shifts to a description of the main organized fan groups (or "ultras") and their main characteristics, including ideology, where present, in order to decipher how much politics, both in its terminology and dynamics, influences organized fan groups and whether there has ever been instrumentalization by political parties. In this direction, anti-hooliganism laws implemented in the country will also be considered, and how they have affected the phenomenon of violence in stadiums. The second direction of analysis in this two-way study aims to determine if, in case politics did not enter the world of football, it was the world of football that entered politics. Here, recurring "stadium" dynamics in the political context will also be examined, with a focus on the rise of Silvio Berlusconi in politics and how "piazza fandom" contributed to gaining widespread support. The thesis's goal is to highlight how negative behaviors typical of the stadium (racist chants, fights, and civil disobedience) are based on the political ideology they represent or if the motivations are different. In the final phase, the author will examine concrete connections between ultra extremism and political extremism in a comparative study that will also analyze other European fan groups to highlight similarities and differences. The conclusion will, therefore, be an assessment of how much of politics has entered football and, conversely, how much of football has entered the political world.

Questa ricerca si addentra nell’intricato mondo della cultura del tifo nel contesto calcistico italiano al fine di stabilire se questo, nel tempo, sia diventato uno strumento della politica per ottenere il consenso delle masse di elettori o creare dissenso attraverso azioni di protesta. Dopo aver trattato i motivi per cui il calcio suscita così grandi e a volte violente emozioni nei suoi seguaci, l’analisi si sposta su una descrizione dei principali gruppi di tifoseria organizzata (o “ultras”) e sulle loro caratteristiche principali, compresa l’ideologia, ove presente, al fine di decifrare quanto la politica, sia con la sua terminologia che con le sue dinamiche, influisca sulle tifoserie organizzate e se vi sia mai stata una strumentalizzazione ad opera dei partiti. In questa direzione, verranno prese in considerazione anche le leggi anti hooliganismo messe in atto nel paese e come queste hanno inciso sul fenomeno della violenza negli stadi. La seconda direzione di analisi in questo studio bidirezionale ha il fine di stabilire se, qualora non sia stata la politica ad entrare nel mondo del calcio, sia stato il mondo del calcio ad entrare nella politica. Verranno anche qui esaminate dinamiche “da stadio” ricorrenti nel contesto politico con un focus sull’ascesa di Silvio Berlusconi in politica e su quanto il “tifo da piazza” abbia contribuito all’ottenimento di tanti consensi. Il fine della tesi è quello di mettere in luce quanto i comportamenti negativi tipici dello stadio (cori razzisti, risse e rappresaglie, disobbedienza civile) siano basati sull’ideologia politica che li rappresenta o se le motivazioni sono differenti. Nella fase finale l’autore esaminerà le connessioni concrete tra l’estremismo ultrà e l’estremismo politico in uno studio comparato che prenderà in analisi anche altri gruppi di tifoseria europei per mettere in risalto similitudini e differenze. La conclusione dunque sarà una valutazione su quanto, della politica, sia entrato nel calcio e, al contrario, su quanto del calcio sia entrato nel mondo politico