Circa il 20% dei bambini con ipoacusia congenita presenta malformazioni dell'orecchio interno, la perdita dell'udito può avere un effetto drammatico sullo sviluppo generale soprattutto per quanto riguarda la crescita infantile. Oggi, per la maggior parte di loro, è disponibile una possibilità di riabilitazione dell'udito che può comprendere apparecchi acustici e/o impianti cocleari quando ci si trova ad affrontare perdite uditive gravi-profonde, e questo rende l'ipoacusia una condizione curabile. L’obiettivo di questo elaborato è quello di affrontare la tematica delle diverse malformazioni dell’orecchio interno (sia monolaterali che bilaterali), analizzandone i diversi aspetti con l’elaborazione e descrizione degli elementi clinici, diagnostici e mettendo a confronto un eventuale miglioramento dovuto all’uso degli ausili acustici. Il gruppo di pazienti analizzato è composto da ottantacinque persone, le quali sono state selezionate e seguite presso il dipartimento di ORL dell’Ospedale di Padova. I pazienti selezionati presentano diverse malformazioni che interessano l’orecchio interno sia monolateralmente che bilateralmente (IP-I, IP-II, IP-III, Common Cavity ed EVA). Nel gruppo di soggetti posto in esame troviamo: • Quattro pazienti con IP-I bilaterale, • Quattro persone con IP-I monolaterale, • Due soggetti con IP-II bilaterale, • Una persona con IP-II per quanto riguarda la deformità monolaterale, • Con IP-III sono presenti cinque pazienti con anomalia da ambe due le orecchie, • Quattro persone con Common Cavity (CC) bilaterale, • Due con Common Cavity monolaterale, • Ventisette pazienti con Acquedotto Vestibolare Allargato (EVA) in ambe due le orecchie, • Otto con EVA monolaterale, • Nove persone con la combinazione di più IEMs (EVA+IP2, EVA+MONDINI, EVA+CMV) in ambe due le orecchie, Per ogni paziente con impianto cocleare e/o apparecchio acustico è stata eseguita una valutazione anamnestica, eventuali esami strumentali (audiometria tonale) e un’indagine neuroradiologica. La valutazione anamnestica è stata ottenuta attraverso un colloquio con il medico audiologo, il quale, andava ad indagare il tipo di malformazione dell’orecchio interno, il lato colpito dallo IEM e l’uso di eventuali ausili acustici, specificando il lato in cui impianto cocleare e/o protesi acustica siano state applicate, marca e data di applicazione. L’audiometria tonale, ossia, l’esame impiegato per determinare la soglia viene svolto sia in pre-applicazione di qualsiasi ausilio uditivo sia in post-applicazione per andare a monitorare l’eventuale beneficio ottenuto con la stimolazione acustica. L’indagine neuroradiologica comprensiva di Tomografia Computerizzata (TC) e Risonanza Magnetica (RM) vengono effettuate per evidenziare eventuali anomalie cocleovestibolari. L’ obiettivo di questa ricerca è quello di dimostrare che l’uso e l’applicazione degli ausili acustici come impianti cocleari e/o apparecchi acustici comporti un notevole miglioramento nella persona con una malformazione dell’orecchio interno, e il progresso è diverso anche a seconda dello IEM di cui soffre il paziente
Andamento audiologico a lungo termine in pazienti con malformazioni dell'orecchio interno
COCCO, SHARON
2022/2023
Abstract
Circa il 20% dei bambini con ipoacusia congenita presenta malformazioni dell'orecchio interno, la perdita dell'udito può avere un effetto drammatico sullo sviluppo generale soprattutto per quanto riguarda la crescita infantile. Oggi, per la maggior parte di loro, è disponibile una possibilità di riabilitazione dell'udito che può comprendere apparecchi acustici e/o impianti cocleari quando ci si trova ad affrontare perdite uditive gravi-profonde, e questo rende l'ipoacusia una condizione curabile. L’obiettivo di questo elaborato è quello di affrontare la tematica delle diverse malformazioni dell’orecchio interno (sia monolaterali che bilaterali), analizzandone i diversi aspetti con l’elaborazione e descrizione degli elementi clinici, diagnostici e mettendo a confronto un eventuale miglioramento dovuto all’uso degli ausili acustici. Il gruppo di pazienti analizzato è composto da ottantacinque persone, le quali sono state selezionate e seguite presso il dipartimento di ORL dell’Ospedale di Padova. I pazienti selezionati presentano diverse malformazioni che interessano l’orecchio interno sia monolateralmente che bilateralmente (IP-I, IP-II, IP-III, Common Cavity ed EVA). Nel gruppo di soggetti posto in esame troviamo: • Quattro pazienti con IP-I bilaterale, • Quattro persone con IP-I monolaterale, • Due soggetti con IP-II bilaterale, • Una persona con IP-II per quanto riguarda la deformità monolaterale, • Con IP-III sono presenti cinque pazienti con anomalia da ambe due le orecchie, • Quattro persone con Common Cavity (CC) bilaterale, • Due con Common Cavity monolaterale, • Ventisette pazienti con Acquedotto Vestibolare Allargato (EVA) in ambe due le orecchie, • Otto con EVA monolaterale, • Nove persone con la combinazione di più IEMs (EVA+IP2, EVA+MONDINI, EVA+CMV) in ambe due le orecchie, Per ogni paziente con impianto cocleare e/o apparecchio acustico è stata eseguita una valutazione anamnestica, eventuali esami strumentali (audiometria tonale) e un’indagine neuroradiologica. La valutazione anamnestica è stata ottenuta attraverso un colloquio con il medico audiologo, il quale, andava ad indagare il tipo di malformazione dell’orecchio interno, il lato colpito dallo IEM e l’uso di eventuali ausili acustici, specificando il lato in cui impianto cocleare e/o protesi acustica siano state applicate, marca e data di applicazione. L’audiometria tonale, ossia, l’esame impiegato per determinare la soglia viene svolto sia in pre-applicazione di qualsiasi ausilio uditivo sia in post-applicazione per andare a monitorare l’eventuale beneficio ottenuto con la stimolazione acustica. L’indagine neuroradiologica comprensiva di Tomografia Computerizzata (TC) e Risonanza Magnetica (RM) vengono effettuate per evidenziare eventuali anomalie cocleovestibolari. L’ obiettivo di questa ricerca è quello di dimostrare che l’uso e l’applicazione degli ausili acustici come impianti cocleari e/o apparecchi acustici comporti un notevole miglioramento nella persona con una malformazione dell’orecchio interno, e il progresso è diverso anche a seconda dello IEM di cui soffre il pazienteFile | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/57504