Il recupero delle ipoacusie infantili costituisce un percorso complesso che richiede professionalità e grande responsabilità da parte di tutti i professionisti sanitari che seguono il bambino durante l’intero iter diagnostico - riabilitativo. Negli ultimi anni, grazie a nuovi protocolli per l’individuazione dell’ipoacusia e tecnologie sempre più avanzate, si è cercato di ridurre il più possibile l’età di diagnosi del paziente in modo da accelerarne la presa in carico riabilitativa. Secondo le linee guida internazionali “Joint Committee on Infant Hearing, USA, 2007”, viene rimarcata l’importanza di accertare l’ ipoacusia entro i primi tre mesi di vita del bambino, di applicare gli apparecchi acustici entro i sei mesi e circa a dodici mesi, arrivare ad una protesizzazione ottimale. Ciò, assume rilevanza poiché è cruciale che entro i primi due anni, fase di massima flessibilità neurale, il bambino acquisisca il maggior numero possibile di informazioni sonore, al fine di favorire un ottimale sviluppo del linguaggio. [1]. Nel caso delle ipoacusie infantili, le informazioni audiologiche e audiometriche, utili alla scelta del percorso riabilitativo più adatto, sono solitamente incomplete ed imprecise. Da qui, nasce l’importanza di ricavare delle misure oggettive in grado di suggerire il miglior adattamento degli apparecchi acustici per il paziente. Questo studio approfondisce la correlazione tra il guadagno funzionale che il paziente ottiene con l’utilizzo degli ausili acustici e il guadagno d’inserzione, ricavato dalle prove in vivo eseguite sul bambino: due parametri dovrebbero concordare affinché l’applicazione dell’apparecchio acustico sia considerata adeguata. Il confronto tra questi due esami, è stato realizzato mediante l’utilizzo di segnali di test vocali ISTS ad un livello di pressione sonora pari a 50 DB SPL, un' intensità adeguata per l'analisi comparativa tra guadagno funzionale e guadagno d'inserzione, considerando il livello acustico ambientale. Le curve ottenute dal guadagno d’inserzione dell’orecchio reale, sono state poi accostate alle curve target suggerite dal software Otosuite con formula prescrittiva DSLv5, per verificarne l’appropriatezza. Nella maggior parte del campione, i risultati dimostrano un beneficio sufficiente ottenuto con l’applicazione degli apparecchi acustici, soprattutto nelle frequenze medio-acute, e una conformità nei valori target DSLv5.  

GUADAGNO FUNZIONALE E GUADAGNO D'INSERZIONE A CONFRONTO NELLE IPOACUSIE INFANTILI

ROTONDI, CAMILLA
2022/2023

Abstract

Il recupero delle ipoacusie infantili costituisce un percorso complesso che richiede professionalità e grande responsabilità da parte di tutti i professionisti sanitari che seguono il bambino durante l’intero iter diagnostico - riabilitativo. Negli ultimi anni, grazie a nuovi protocolli per l’individuazione dell’ipoacusia e tecnologie sempre più avanzate, si è cercato di ridurre il più possibile l’età di diagnosi del paziente in modo da accelerarne la presa in carico riabilitativa. Secondo le linee guida internazionali “Joint Committee on Infant Hearing, USA, 2007”, viene rimarcata l’importanza di accertare l’ ipoacusia entro i primi tre mesi di vita del bambino, di applicare gli apparecchi acustici entro i sei mesi e circa a dodici mesi, arrivare ad una protesizzazione ottimale. Ciò, assume rilevanza poiché è cruciale che entro i primi due anni, fase di massima flessibilità neurale, il bambino acquisisca il maggior numero possibile di informazioni sonore, al fine di favorire un ottimale sviluppo del linguaggio. [1]. Nel caso delle ipoacusie infantili, le informazioni audiologiche e audiometriche, utili alla scelta del percorso riabilitativo più adatto, sono solitamente incomplete ed imprecise. Da qui, nasce l’importanza di ricavare delle misure oggettive in grado di suggerire il miglior adattamento degli apparecchi acustici per il paziente. Questo studio approfondisce la correlazione tra il guadagno funzionale che il paziente ottiene con l’utilizzo degli ausili acustici e il guadagno d’inserzione, ricavato dalle prove in vivo eseguite sul bambino: due parametri dovrebbero concordare affinché l’applicazione dell’apparecchio acustico sia considerata adeguata. Il confronto tra questi due esami, è stato realizzato mediante l’utilizzo di segnali di test vocali ISTS ad un livello di pressione sonora pari a 50 DB SPL, un' intensità adeguata per l'analisi comparativa tra guadagno funzionale e guadagno d'inserzione, considerando il livello acustico ambientale. Le curve ottenute dal guadagno d’inserzione dell’orecchio reale, sono state poi accostate alle curve target suggerite dal software Otosuite con formula prescrittiva DSLv5, per verificarne l’appropriatezza. Nella maggior parte del campione, i risultati dimostrano un beneficio sufficiente ottenuto con l’applicazione degli apparecchi acustici, soprattutto nelle frequenze medio-acute, e una conformità nei valori target DSLv5.  
2022
FUNCTIONAL GAIN AND INSERTION GAIN COMPARED IN CHILDHOOD HEARING LOSS
IPOACUSIA INFANTILE
MISURE IN VIVO
GUADAGNO FUNZIONALE
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/57515