Le malattie neurodegenerative costituiscono un problema molto comune nella popolazione anziana. Con questo termine si indica un insieme di patologie caratterizzate da un’irreversibile perdita di cellule neuronali in determinate aree del cervello. Questo è il motivo per cui le malattie neurodegenerative sono classificate come debilitanti e non curabili. Esse sono differenti nella loro fisiopatologia e sintomatologia: alcune causano deficit mnemonici e cognitivi, ad esempio l’Alzheimer; altre possono influenzare la capacità di muoversi, parlare e respirare come il Parkinson o la sclerosi laterale amiotrofica (SLA). L’ingegneria biomedica studia differenti metodi per recuperare i danni provocati da queste malattie o quanto meno, di limitare gli effetti collaterali dovuti alle cure. Questa tesi si occupa di approfondire i nuovi approcci terapeutici, realizzati con l’uso dei biomateriali, che si possono applicare con differenti metodologie: la rigenerazione neuronale e la veicolazione del farmaco in situ. Verrà posta particolare attenzione sulle nanoparticelle, gli hydrogel e i biomateriali polimerici in genere. Si tratta di nuove procedure che, sebbene rappresentino un possibile futuro e una speranza nella medicina, sono tuttora in fase di sperimentazione per poterne valutare vantaggi e svantaggi.
Biomateriali per il trattamento delle malattie neurodegenerative
GASPARINI, ANNA
2022/2023
Abstract
Le malattie neurodegenerative costituiscono un problema molto comune nella popolazione anziana. Con questo termine si indica un insieme di patologie caratterizzate da un’irreversibile perdita di cellule neuronali in determinate aree del cervello. Questo è il motivo per cui le malattie neurodegenerative sono classificate come debilitanti e non curabili. Esse sono differenti nella loro fisiopatologia e sintomatologia: alcune causano deficit mnemonici e cognitivi, ad esempio l’Alzheimer; altre possono influenzare la capacità di muoversi, parlare e respirare come il Parkinson o la sclerosi laterale amiotrofica (SLA). L’ingegneria biomedica studia differenti metodi per recuperare i danni provocati da queste malattie o quanto meno, di limitare gli effetti collaterali dovuti alle cure. Questa tesi si occupa di approfondire i nuovi approcci terapeutici, realizzati con l’uso dei biomateriali, che si possono applicare con differenti metodologie: la rigenerazione neuronale e la veicolazione del farmaco in situ. Verrà posta particolare attenzione sulle nanoparticelle, gli hydrogel e i biomateriali polimerici in genere. Si tratta di nuove procedure che, sebbene rappresentino un possibile futuro e una speranza nella medicina, sono tuttora in fase di sperimentazione per poterne valutare vantaggi e svantaggi.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/57540