Questo elaborato si apre con una breve spiegazione degli aspetti anatomici e fisiopatologici legati alla retina e alla sua degenerazione. Segue la presentazione dei principali approcci terapeutici attuali, i quali si limitano a bloccare oppure a ritardare la degenerazione della retina; vengono poi analizzate le terapie alternative che si pongono l’obbiettivo di sostituire o rigenerare i tessuti danneggiati, con la prospettiva di ripristinare le capacità visive. Nonostante questi trattamenti innovativi siano in continua evoluzione, si riscontrano non poche criticità legate all’origine dei tessuti da utilizzare per la sostituzione di quelli compromessi e alla loro interazione con il ricevente. Una soluzione a questi aspetti problematici potrebbe arrivare dall’ingegneria tissutale, che lavora nel campo della “medicina rigenerativa”, e ha come obbiettivo la produzione di tessuti ingegnerizzati progettati proprio per essere perfettamente compatibili con il ricevente. In particolare, l’ingegneria tissutale, applicata alla rigenerazione retinica, si pone come obbiettivo di ottenere tessuti che imitino al meglio la membrana di Brunch, il tessuto epiteliale retinico, le cellule gangliari retiniche e i fotorecettori. Lo studio prosegue con la descrizione delle strutture di supporto per la crescita cellulare (gli scaffold), la classificazione dei biomateriali e dei metodi che vengono impiegati per la fabbricazione di queste “impalcature”; sono inoltre presentati e descritti brevemente tre studi particolarmente interessanti per i risultati raggiunti; due di questi, in particolare, sono arrivati alla fase di trial clinico. L’ultima parte del presente lavoro espone una nuova strategia per la produzione degli scaffold e dei tessuti per la medicina rigenerativa: la 3D bioprinting, che sembra possedere grandi potenzialità nel campo del trattamento di alcune malattie; segue, poi, l’esame dei principali vantaggi dell’uso di questa tecnica e le criticità etiche che non possono essere ignorate.
BIOMATERIALI PER LA RIGENERAZIONE RETINICA
PERARO, ANNALISA
2022/2023
Abstract
Questo elaborato si apre con una breve spiegazione degli aspetti anatomici e fisiopatologici legati alla retina e alla sua degenerazione. Segue la presentazione dei principali approcci terapeutici attuali, i quali si limitano a bloccare oppure a ritardare la degenerazione della retina; vengono poi analizzate le terapie alternative che si pongono l’obbiettivo di sostituire o rigenerare i tessuti danneggiati, con la prospettiva di ripristinare le capacità visive. Nonostante questi trattamenti innovativi siano in continua evoluzione, si riscontrano non poche criticità legate all’origine dei tessuti da utilizzare per la sostituzione di quelli compromessi e alla loro interazione con il ricevente. Una soluzione a questi aspetti problematici potrebbe arrivare dall’ingegneria tissutale, che lavora nel campo della “medicina rigenerativa”, e ha come obbiettivo la produzione di tessuti ingegnerizzati progettati proprio per essere perfettamente compatibili con il ricevente. In particolare, l’ingegneria tissutale, applicata alla rigenerazione retinica, si pone come obbiettivo di ottenere tessuti che imitino al meglio la membrana di Brunch, il tessuto epiteliale retinico, le cellule gangliari retiniche e i fotorecettori. Lo studio prosegue con la descrizione delle strutture di supporto per la crescita cellulare (gli scaffold), la classificazione dei biomateriali e dei metodi che vengono impiegati per la fabbricazione di queste “impalcature”; sono inoltre presentati e descritti brevemente tre studi particolarmente interessanti per i risultati raggiunti; due di questi, in particolare, sono arrivati alla fase di trial clinico. L’ultima parte del presente lavoro espone una nuova strategia per la produzione degli scaffold e dei tessuti per la medicina rigenerativa: la 3D bioprinting, che sembra possedere grandi potenzialità nel campo del trattamento di alcune malattie; segue, poi, l’esame dei principali vantaggi dell’uso di questa tecnica e le criticità etiche che non possono essere ignorate.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/57558