Ad oggi il metodo dei transiti è il sistema più utilizzato per la rilevazione dei pianeti, nonché quello che ha portato alla scoperta del maggior numero di pianeti. L’utilizzo di questo metodo richiede che l’osservatore e il piano orbitale del pianeta si trovino approssimativamente sullo stesso piano, il che è particolarmente raro. Il moto orbitale del pianeta provoca periodiche diminuzioni della luminosità apparente della stella a causa di eclissi e di occultamenti. La missione spaziale CHEOPS (CHaracterising ExOPlanets Satellite) sfrutta questo metodo con lo scopo di studiare e caratterizzare gli esopianeti.
Esopianeti transitanti: rilevazione e caratterizzazione con CHEOPS
DI LUCH, LORENZO
2022/2023
Abstract
Ad oggi il metodo dei transiti è il sistema più utilizzato per la rilevazione dei pianeti, nonché quello che ha portato alla scoperta del maggior numero di pianeti. L’utilizzo di questo metodo richiede che l’osservatore e il piano orbitale del pianeta si trovino approssimativamente sullo stesso piano, il che è particolarmente raro. Il moto orbitale del pianeta provoca periodiche diminuzioni della luminosità apparente della stella a causa di eclissi e di occultamenti. La missione spaziale CHEOPS (CHaracterising ExOPlanets Satellite) sfrutta questo metodo con lo scopo di studiare e caratterizzare gli esopianeti.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/57608