Nell’elaborato si va ad analizzare quanto è accaduto al secondo stadio del razzo cinese Lunga Marcia (CZ-6A) esploso in orbita il 12 Novembre 2022. In particolare, ci si concentra sulla valutazione delle dimensioni dello stadio esploso, sulle possibili cause, sull’effetto che la frammentazione di quest’ultimo ha avuto nell’orbita e, ancora più nel dettaglio, sull’enorme incremento della popolazione di detriti. Per fare ciò ci si è basati sui pochi dati forniti in rete, sul Quarterly News (NASA) del 23 Marzo, sulle foto del lanciatore prima della partenza e sulle TLE e 3LE fornite dai siti celestrak.org e space- track.org. Utilizzando Matlab è stato poi possibile costruire un diagramma di Gabbard partendo dalle 3LE relative al giorno 12/11/2023, alla distanza di un anno dall’esplosione, al fine di verificare i cambiamenti avvenuti nel periodo postumo all’evento, confrontandolo con quello fornito dalla NASA e relativo al giorno 31/12/2022. Inoltre, è stata ricavata una rappresentazione 3D dei detriti orbitanti attorno alla Terra. Infine, dopo aver scelto in maniera casuale 7 detriti, e dunque le TLE a essi associate, si è studiata l’evoluzione delle orbite, in particolare del semiasse, in funzione del tempo.
Analisi della frammentazione del razzo CZ-6A
NICOLINO, ANTONIO
2022/2023
Abstract
Nell’elaborato si va ad analizzare quanto è accaduto al secondo stadio del razzo cinese Lunga Marcia (CZ-6A) esploso in orbita il 12 Novembre 2022. In particolare, ci si concentra sulla valutazione delle dimensioni dello stadio esploso, sulle possibili cause, sull’effetto che la frammentazione di quest’ultimo ha avuto nell’orbita e, ancora più nel dettaglio, sull’enorme incremento della popolazione di detriti. Per fare ciò ci si è basati sui pochi dati forniti in rete, sul Quarterly News (NASA) del 23 Marzo, sulle foto del lanciatore prima della partenza e sulle TLE e 3LE fornite dai siti celestrak.org e space- track.org. Utilizzando Matlab è stato poi possibile costruire un diagramma di Gabbard partendo dalle 3LE relative al giorno 12/11/2023, alla distanza di un anno dall’esplosione, al fine di verificare i cambiamenti avvenuti nel periodo postumo all’evento, confrontandolo con quello fornito dalla NASA e relativo al giorno 31/12/2022. Inoltre, è stata ricavata una rappresentazione 3D dei detriti orbitanti attorno alla Terra. Infine, dopo aver scelto in maniera casuale 7 detriti, e dunque le TLE a essi associate, si è studiata l’evoluzione delle orbite, in particolare del semiasse, in funzione del tempo.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/57620