Il lato oscuro degli sport da combattimento: taglio del peso e salute degli atleti.

Negli sport da combattimento, al fine di garantire incontri equilibrati e sicuri, gli atleti gareggiano in diverse classi di peso e devono effettuare una pesata ufficiale prima dell’inizio delle gare permettendo loro di confrontarsi con avversari di pari massa corporea. Questo è vero solamente in teoria, perché in realtà i combattenti, per ottenere un vantaggio sui loro avversari, competono ad un peso superiore a quello registrato in precedenza nella bilancia: ciò è possibile grazie all’utilizzo di una o più metodiche che permettono agli atleti di calare rapidamente la loro massa corporea nel periodo precedente alla pesata ufficiale per poi recuperarla successivamente, nel tempo a disposizione prima dell’inizio della gara. Nel mondo degli sport da combattimento questa perdita di peso è definita come “taglio del peso” e gli atleti che la attuano “tagliano il peso”, purtroppo facendosi spesso influenzare da persone senza conoscenza in materia, come i loro coach o genitori: l’utilizzo sconsiderato di queste pratiche, in particolare se eseguite senza il supporto di medici o nutrizionisti, può portare a gravi conseguenze e minacciare ulteriormente la salute dei combattenti, già normalmente a rischio vista la natura traumatica delle varie discipline da combattimento.