INTRODUZIONE: il disturbo dello spettro autistico (ASD) è un disturbo del neurosviluppo che implica principalmente la compromissione di importanti aspetti della vita indipendente e di relazione, quali la comunicazione, l’interazione sociale, gli interessi ristretti e i comportamenti ripetitivi che possono essere gravemente invalidanti. Un aspetto che può essere compromesso, nello sviluppo della persona con ASD, è l’alimentazione. I bambini con disturbo dello spettro autistico possono avere difficoltà sia nell’alimentarsi che nel mantenere un adeguato comportamento durante i pasti. L’anomalia alimentare più frequente è la “selettività alimentare”. OBIETTIVI: le finalità di questo progetto di tesi è indagare quanto le anomalie alimentari in un bambino autistico siano impattanti sul benessere del bambino stesso e della famiglia e quale sia il ruolo del Terapista della Neuro e psicomotricità dell’età evolutiva. MATERIALI E METODI: la metodologia scelta, per questo progetto è consistita, innanzitutto, in una revisione della letteratura. Dopo tale analisi è stato ottenuto un campione di 10 di bambini con ASD osservati in neuropsichiatria infantile degli Spedali Civili di Brescia. Sei bambini sono stati esclusi poiché non rientravano nei criteri di inclusione di questo studio ovvero la diagnosi di iperselettività alimentare e età prescolare. Due bambini sono stati esclusi poiché assumevano farmaci che potevano interagire con l’alimentazione. Quindi dopo un’attenta analisi e applicazione dei criteri di inclusione e esclusione il numero dei bambini presi in considerazione per il progetto si è ridotto a 2. Questi bambini evidenziavano una selettività alimentare, con livelli di gravità differente. Le famiglie riferivano difficoltà a gestire il momento del pasto, risultando preoccupante e sgradevole. Gli strumenti utilizzati sono stati il questionario BAMBI (Brief Autism Mealtime Behavior Inventory) e il questionario Sensory Profile 2, entrambi somministrati ai genitori. Per questi bambini è stato proposto un trattamento diretto basato principalmente su strategie comportamentali e indiretto eseguito a casa e a scuola per aumentare la quantità di cibi assunti e diminuire i comportamenti disfunzionali durante i pasti. I genitori diventano agenti attivi durante l’intervento poiché il terapista insegnava loro strategie che servivano a prevenire e/o a rispondere ai comportamenti problema e ad aumentare la quantità di pietanze assunte. RISULTATI: dopo cinque mesi di intervento terapeutico, i comportamenti disfunzionali durante i pasti, in un caso sono risultati diminuiti, nell’altro c’è stata una migliore calibrazione delle quantità assunte dei vari cibi durante la giornata. La famiglia nel primo questionario somministrato affermava che i comportamenti del figlio durante i pasti sono stati impattanti nella loro quotidianità e hanno inciso sui rapporti figlio-genitore, figlio fratello e/o sorella. Questo lavoro mette in forte evidenza il ruolo e l’importanza della figura della TNPEE, per fornire delle strategie utili al bambino stesso e ai genitori nell’affrontare l’alimentazione e i pasti vivendoli più serenamente e con minore ansia e fatica.

Autismo e anomalie alimentari: le difficoltà della famiglia e il ruolo del terapista della neuro e psicomotricità dell’età evolutiva.

STEFINI, VERONICA
2022/2023

Abstract

INTRODUZIONE: il disturbo dello spettro autistico (ASD) è un disturbo del neurosviluppo che implica principalmente la compromissione di importanti aspetti della vita indipendente e di relazione, quali la comunicazione, l’interazione sociale, gli interessi ristretti e i comportamenti ripetitivi che possono essere gravemente invalidanti. Un aspetto che può essere compromesso, nello sviluppo della persona con ASD, è l’alimentazione. I bambini con disturbo dello spettro autistico possono avere difficoltà sia nell’alimentarsi che nel mantenere un adeguato comportamento durante i pasti. L’anomalia alimentare più frequente è la “selettività alimentare”. OBIETTIVI: le finalità di questo progetto di tesi è indagare quanto le anomalie alimentari in un bambino autistico siano impattanti sul benessere del bambino stesso e della famiglia e quale sia il ruolo del Terapista della Neuro e psicomotricità dell’età evolutiva. MATERIALI E METODI: la metodologia scelta, per questo progetto è consistita, innanzitutto, in una revisione della letteratura. Dopo tale analisi è stato ottenuto un campione di 10 di bambini con ASD osservati in neuropsichiatria infantile degli Spedali Civili di Brescia. Sei bambini sono stati esclusi poiché non rientravano nei criteri di inclusione di questo studio ovvero la diagnosi di iperselettività alimentare e età prescolare. Due bambini sono stati esclusi poiché assumevano farmaci che potevano interagire con l’alimentazione. Quindi dopo un’attenta analisi e applicazione dei criteri di inclusione e esclusione il numero dei bambini presi in considerazione per il progetto si è ridotto a 2. Questi bambini evidenziavano una selettività alimentare, con livelli di gravità differente. Le famiglie riferivano difficoltà a gestire il momento del pasto, risultando preoccupante e sgradevole. Gli strumenti utilizzati sono stati il questionario BAMBI (Brief Autism Mealtime Behavior Inventory) e il questionario Sensory Profile 2, entrambi somministrati ai genitori. Per questi bambini è stato proposto un trattamento diretto basato principalmente su strategie comportamentali e indiretto eseguito a casa e a scuola per aumentare la quantità di cibi assunti e diminuire i comportamenti disfunzionali durante i pasti. I genitori diventano agenti attivi durante l’intervento poiché il terapista insegnava loro strategie che servivano a prevenire e/o a rispondere ai comportamenti problema e ad aumentare la quantità di pietanze assunte. RISULTATI: dopo cinque mesi di intervento terapeutico, i comportamenti disfunzionali durante i pasti, in un caso sono risultati diminuiti, nell’altro c’è stata una migliore calibrazione delle quantità assunte dei vari cibi durante la giornata. La famiglia nel primo questionario somministrato affermava che i comportamenti del figlio durante i pasti sono stati impattanti nella loro quotidianità e hanno inciso sui rapporti figlio-genitore, figlio fratello e/o sorella. Questo lavoro mette in forte evidenza il ruolo e l’importanza della figura della TNPEE, per fornire delle strategie utili al bambino stesso e ai genitori nell’affrontare l’alimentazione e i pasti vivendoli più serenamente e con minore ansia e fatica.
2022
Autism and eating abnormalities: the difficulties of the family and the role of the neuro and psychomotor therapist of the developmental age.
Autismo
Anomalie Alimentari
Parent Training
Questionario BAMBI
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
Tesi Veronica Stefini tnpee1.pdf

accesso riservato

Dimensione 267.67 MB
Formato Adobe PDF
267.67 MB Adobe PDF

The text of this website © Università degli studi di Padova. Full Text are published under a non-exclusive license. Metadata are under a CC0 License

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/57750