Presupposti dello studio: L’allattamento al seno rappresenta la scelta nutrizionale più corretta per il bambino, essendo il latte materno l’alimento più completo e responsivo per le necessità dello stesso e che garantisce il raggiungimento di un benessere psico-fisico nel tempo. Considerato come diritto della madre e del bambino, risulta necessario tutelare la diade e garantire un corretto ed adeguato supporto alla stessa. Risulta quindi di primaria importanza indagare in merito alle reali esperienze vissute nel post partum e capire come poter migliorare l’assistenza erogabile, in modo da favorire la continuità nel tempo del percorso di allattamento al seno. Scopo dello studio: Tale studio ha il fine di indagare il vissuto materno circa il percorso di allattamento al seno intrapreso, evidenziando gli aspetti di maggiore peculiarità circa le aspettative materne, l’educazione ante partum e la reale esperienza sperimentata dalla madre nel periodo del post partum. Si ambisce conseguentemente ad aumentare la consapevolezza degli operatori sanitari, con il fine di garantire un’adeguata e completa assistenza alla puerpera nell’esercizio della professione. Materiali e metodi: Lo studio è di tipo osservazionale. Il campione di studio comprende 339 donne, che hanno volontariamente deciso di aderire al progetto; di queste, 314 hanno costituito il campione di studio effettivo, in quanto rispettavano l’unico criterio di selezione posto dall’indagine, quale l’avvio, presente o passato, di un percorso di allattamento al seno. I dati raccolti sono stati ricavati dalla somministrazione di un questionario strutturato in forma anonima, formulato ex novo ed erogato tramite canali telematici. Nel questionario sono stati trattati temi relativi alle aspettative ante partum, alle modalità di educazione prenatale ricevuta in tema di allattamento al seno, all’effettiva esperienza vissuta nel post partum e al supporto offerto dall’operatore sanitario. Conclusioni: Dall’indagine è emersa la mancanza di una corrispondenza totale tra le aspettative ante partum ed il reale vissuto materno in tema di allattamento al seno, caratterizzato invece da una generale criticità. Si deduce la necessità di supporto e di assistenza alla maternità adeguati nel primo periodo e si attribuisce all’ostetrica il ruolo di counselor più adeguato al compito. È emerso che l’informazione erogata nel periodo prenatale risulti essere funzionale, ma necessitante di perfezionamento; si deduce di conseguenza la necessità di migliorarla, rendendola esaustiva e coerente con il reale vissuto del post partum. Si vede poi la necessità di implementare e migliorare anche i servizi atti al sostegno della genitorialità, in modo da garantire un appoggio ostetrico continuativo nel post partum.
Il vissuto materno in tema di allattamento al seno: aspettative e realtà a confronto
NICOLIN, CHIARA MARIA
2022/2023
Abstract
Presupposti dello studio: L’allattamento al seno rappresenta la scelta nutrizionale più corretta per il bambino, essendo il latte materno l’alimento più completo e responsivo per le necessità dello stesso e che garantisce il raggiungimento di un benessere psico-fisico nel tempo. Considerato come diritto della madre e del bambino, risulta necessario tutelare la diade e garantire un corretto ed adeguato supporto alla stessa. Risulta quindi di primaria importanza indagare in merito alle reali esperienze vissute nel post partum e capire come poter migliorare l’assistenza erogabile, in modo da favorire la continuità nel tempo del percorso di allattamento al seno. Scopo dello studio: Tale studio ha il fine di indagare il vissuto materno circa il percorso di allattamento al seno intrapreso, evidenziando gli aspetti di maggiore peculiarità circa le aspettative materne, l’educazione ante partum e la reale esperienza sperimentata dalla madre nel periodo del post partum. Si ambisce conseguentemente ad aumentare la consapevolezza degli operatori sanitari, con il fine di garantire un’adeguata e completa assistenza alla puerpera nell’esercizio della professione. Materiali e metodi: Lo studio è di tipo osservazionale. Il campione di studio comprende 339 donne, che hanno volontariamente deciso di aderire al progetto; di queste, 314 hanno costituito il campione di studio effettivo, in quanto rispettavano l’unico criterio di selezione posto dall’indagine, quale l’avvio, presente o passato, di un percorso di allattamento al seno. I dati raccolti sono stati ricavati dalla somministrazione di un questionario strutturato in forma anonima, formulato ex novo ed erogato tramite canali telematici. Nel questionario sono stati trattati temi relativi alle aspettative ante partum, alle modalità di educazione prenatale ricevuta in tema di allattamento al seno, all’effettiva esperienza vissuta nel post partum e al supporto offerto dall’operatore sanitario. Conclusioni: Dall’indagine è emersa la mancanza di una corrispondenza totale tra le aspettative ante partum ed il reale vissuto materno in tema di allattamento al seno, caratterizzato invece da una generale criticità. Si deduce la necessità di supporto e di assistenza alla maternità adeguati nel primo periodo e si attribuisce all’ostetrica il ruolo di counselor più adeguato al compito. È emerso che l’informazione erogata nel periodo prenatale risulti essere funzionale, ma necessitante di perfezionamento; si deduce di conseguenza la necessità di migliorarla, rendendola esaustiva e coerente con il reale vissuto del post partum. Si vede poi la necessità di implementare e migliorare anche i servizi atti al sostegno della genitorialità, in modo da garantire un appoggio ostetrico continuativo nel post partum.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
Nicolin_ChiaraMaria.pdf
accesso riservato
Dimensione
2 MB
Formato
Adobe PDF
|
2 MB | Adobe PDF |
The text of this website © Università degli studi di Padova. Full Text are published under a non-exclusive license. Metadata are under a CC0 License
https://hdl.handle.net/20.500.12608/57789