Background: Le tecniche di PMA nel tempo hanno permesso di ottenere importanti successi nell’ambito della medicina della riproduzione. In particolare, si è al momento in grado di ottenere degli embrioni di buona qualità e permetterne la coltura fino allo stadio di blastocisti. Al momento, mediamente solo il 50% degli embrioni euploidi vanno incontro ad un impianto, per cui l’attenzione del mondo scientifico si sta spostando sul ruolo dell’endometrio. Ad oggi per capire qual è il momento più appropriato per procedere con il transfer, ci basiamo sullo spessore dell’endometrio, che è dimostrato essere ottimale quando rientra nei valori da 7 a 11 mm. Scopo dello studio: Il presente lavoro di tesi è finalizzato a valutare la presenza di una possibile correlazione tra il volume della cavità dell’endometrio, lo spessore endometriale e il pattern dell’endometrio con l’outcome della PMA. Materiali e metodi: I dati sono stati raccolti nel periodo di tempo da Gennaio 2023 a Settembre 2023 presso Procreazione Medicalmente Assistita dell’Azienda Ospedale-Università di Padova. Partendo dall’acquisizione ecografica siamo andati a ricreare la stima del volume della cavità uterina tramite il software VOCAL. Popolazione di studio: gruppo A (pazienti in cui l’embrione è stato trasferito in terza giornata), gruppo B (pazienti in cui l’embrione è stato trasferito in quinta giornata). Risultati: Nel primo gruppo del nostro studio non è emersa una differenza statisticamente significativa tra lo spessore endometriale e il volume della cavità endometriale nelle donne che hanno ottenuto la gravidanza rispetto a quelle che non l’hanno ottenuta. Tuttavia, in entrambi i sottogruppi, lo spessore dell’endometrio era mediamente maggiore dei 7 mm, cut off riconosciuto per un buon outcome del trattamento e il volume della cavità endometriale era mediamente maggiore di 3,2 cm3 in entrambi i sottogruppi. Tra le donne che invece hanno trasferito gli embrioni allo stadio di blastocisti, lo spessore medio dell’endometrio è risultato essere statisticamente maggiore nei casi di successo di gravidanza; queste analisi si pongono in linea con quanto riportato negli studi presenti in letteratura. Per quanto riguarda il volume della cavità uterina nelle donne che hanno trasferito blastocisti, nel nostro studio non è emersa una differenza significativa tra coloro che hanno ottenuto la gravidanza rispetto a coloro che non l’hanno ottenuta, diversamente da quanto riportato in altri studi. In questo elaborato il volume della cavità endometriale è risultato maggiore nelle donne che hanno ottenuto la gravidanza. Abbiamo poi valutato la possibilità di proporre dei cut-off per il volume della cavità endometriale sia per il primo che per il secondo gruppo usando un grafico Box Plot e, basandoci sui risultati di quest’ultimo, abbiamo assunto il valore di 3,3 cm³ che è risultato essere lo stesso per entrambi i gruppi. Sia per il primo che per il secondo gruppo il valore di AUC-ROC può essere classificato come un discriminatore accettabile. Conclusioni: La volumetria tridimensionale dell'endometrio può fornire informazioni aggiuntive all'ecografia bidimensionale e potrebbe essere applicata nelle pazienti infertili allo stesso modo dell'ecografia bidimensionale. Possiamo giungere alla conclusione che i dati dimostrano che la misurazione del volume della cavità endometriale può fornire ulteriori informazioni per valutare la ricettività endometriale e la possibilità di gravidanza, oltre al parametro dello spessore dell’endometrio, che ad oggi viene più comunemente usato.

Valutazione della correlazione tra spessore endometriale, pattern endometriale e volume della cavità endometriale in pazienti sottoposte a trattamenti di procreazione medicalmente assistita

BONALDI, GLORIA
2022/2023

Abstract

Background: Le tecniche di PMA nel tempo hanno permesso di ottenere importanti successi nell’ambito della medicina della riproduzione. In particolare, si è al momento in grado di ottenere degli embrioni di buona qualità e permetterne la coltura fino allo stadio di blastocisti. Al momento, mediamente solo il 50% degli embrioni euploidi vanno incontro ad un impianto, per cui l’attenzione del mondo scientifico si sta spostando sul ruolo dell’endometrio. Ad oggi per capire qual è il momento più appropriato per procedere con il transfer, ci basiamo sullo spessore dell’endometrio, che è dimostrato essere ottimale quando rientra nei valori da 7 a 11 mm. Scopo dello studio: Il presente lavoro di tesi è finalizzato a valutare la presenza di una possibile correlazione tra il volume della cavità dell’endometrio, lo spessore endometriale e il pattern dell’endometrio con l’outcome della PMA. Materiali e metodi: I dati sono stati raccolti nel periodo di tempo da Gennaio 2023 a Settembre 2023 presso Procreazione Medicalmente Assistita dell’Azienda Ospedale-Università di Padova. Partendo dall’acquisizione ecografica siamo andati a ricreare la stima del volume della cavità uterina tramite il software VOCAL. Popolazione di studio: gruppo A (pazienti in cui l’embrione è stato trasferito in terza giornata), gruppo B (pazienti in cui l’embrione è stato trasferito in quinta giornata). Risultati: Nel primo gruppo del nostro studio non è emersa una differenza statisticamente significativa tra lo spessore endometriale e il volume della cavità endometriale nelle donne che hanno ottenuto la gravidanza rispetto a quelle che non l’hanno ottenuta. Tuttavia, in entrambi i sottogruppi, lo spessore dell’endometrio era mediamente maggiore dei 7 mm, cut off riconosciuto per un buon outcome del trattamento e il volume della cavità endometriale era mediamente maggiore di 3,2 cm3 in entrambi i sottogruppi. Tra le donne che invece hanno trasferito gli embrioni allo stadio di blastocisti, lo spessore medio dell’endometrio è risultato essere statisticamente maggiore nei casi di successo di gravidanza; queste analisi si pongono in linea con quanto riportato negli studi presenti in letteratura. Per quanto riguarda il volume della cavità uterina nelle donne che hanno trasferito blastocisti, nel nostro studio non è emersa una differenza significativa tra coloro che hanno ottenuto la gravidanza rispetto a coloro che non l’hanno ottenuta, diversamente da quanto riportato in altri studi. In questo elaborato il volume della cavità endometriale è risultato maggiore nelle donne che hanno ottenuto la gravidanza. Abbiamo poi valutato la possibilità di proporre dei cut-off per il volume della cavità endometriale sia per il primo che per il secondo gruppo usando un grafico Box Plot e, basandoci sui risultati di quest’ultimo, abbiamo assunto il valore di 3,3 cm³ che è risultato essere lo stesso per entrambi i gruppi. Sia per il primo che per il secondo gruppo il valore di AUC-ROC può essere classificato come un discriminatore accettabile. Conclusioni: La volumetria tridimensionale dell'endometrio può fornire informazioni aggiuntive all'ecografia bidimensionale e potrebbe essere applicata nelle pazienti infertili allo stesso modo dell'ecografia bidimensionale. Possiamo giungere alla conclusione che i dati dimostrano che la misurazione del volume della cavità endometriale può fornire ulteriori informazioni per valutare la ricettività endometriale e la possibilità di gravidanza, oltre al parametro dello spessore dell’endometrio, che ad oggi viene più comunemente usato.
2022
Evaluation of the correlation between endometrial thickness, endometrial pattern and endometrial cavity volume in patients undergoing medically assisted reproduction treatments
infertilità
endometrio
imaging
volume
PMA
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/57794