Background: Durante il travaglio di parto, ed il parto stesso, la donna vive un’esperienza dolorifica particolare, multifattoriale ed estremamente variabile. È un dolore del tutto soggettivo, risultato di una profonda elaborazione personale. Negli anni, sono state rese disponibili sempre più tecniche di contenimento e controllo del dolore, farmacologiche e non. L’analgesia epidurale è, attualmente, il gold standard per il controllo del dolore del parto. Tuttavia, è ancora una pratica medica dibattuta a causa delle possibili interferenze con la fisiologia dell’evento nascita. Questo è spesso attribuibile a dosi elevate di farmaci che vanno ad influire sulla mobilità materna, sul tono muscolare pelvico e sulla percezione delle contrazioni e degli sforzi espulsivi. Le forme “low dose” di analgesia epidurale combinano basse dosi di un anestetico locale con un oppioide, in modo da garantire sollievo dal dolore e assicurare un andamento quanto più fisiologico del travaglio e del parto. Scopo: Lo scopo di questo studio è confrontare gli effetti, in termini di andamento del travaglio e di outcome materno-fetali del parto, di differenti dosi di analgesia epidurale (low dose vs high dose), somministrate in maniera randomizzata a donne primigravide il cui travaglio è insorto spontaneamente oppure è stato indotto (indipendentemente dal metodo di induzione). Materiali e metodi: Lo studio è di tipo osservazionale prospettico. Si è svolto raccogliendo i dati relativi a parti avvenuti tra gennaio e luglio 2023, reclutando 62 pazienti primigravide che hanno fatto richiesta di analgesia peridurale nel corso del travaglio di parto. Per poter analizzare l’andamento del travaglio e le caratteristiche ostetriche, ci si è avvalsi dell’utilizzo del partogramma, strumento che permette la descrizione grafica del travaglio di parto. Contemporaneamente sono stati monitorati il numero di boli analgesici somministrati, la loro frequenza e la dose di anestetico locale utilizzata. I dati sono poi stati inseriti all’interno di un database per la loro analisi e successivamente confrontati con la letteratura preesistente. Risultati: Il confronto tra i due regimi di partoanalgesia ha permesso di evidenziare come non siano identificabili delle divergenze in termini di outcome materno-fetali del parto, in particolar modo per quanto riguarda la modalità di espletamento dello stesso (un parto spontaneo è avvenuto nell’87,5% dei casi di high dose e nell’81,8% per le low dose) e la copertura del dolore, per il quale il valore su scala NRS espresso dalle donne è, in media, 3 indipendentemente dal dosaggio. Inoltre, non si sono riscontrate correlazioni tra il regime analgesico seguito e l’insorgenza di complicanze legate al parto, quali distocie del travaglio, episiotomia, emorragia post partum e secondamento manuale. Conclusioni: Entrambi i regimi di somministrazione, low dose e high dose, assicurano alla partoriente un’adeguata copertura del dolore provato durante il corso del travaglio di parto e non risultano essere influenzanti per un maggiore ricorso a parti operativi o tagli cesarei ed una maggiore insorgenza di complicanze legate al travaglio oppure al parto.

Regimi diversi di partoanalgesia: high dose vs low dose

CONTE, FRANCESCA
2022/2023

Abstract

Background: Durante il travaglio di parto, ed il parto stesso, la donna vive un’esperienza dolorifica particolare, multifattoriale ed estremamente variabile. È un dolore del tutto soggettivo, risultato di una profonda elaborazione personale. Negli anni, sono state rese disponibili sempre più tecniche di contenimento e controllo del dolore, farmacologiche e non. L’analgesia epidurale è, attualmente, il gold standard per il controllo del dolore del parto. Tuttavia, è ancora una pratica medica dibattuta a causa delle possibili interferenze con la fisiologia dell’evento nascita. Questo è spesso attribuibile a dosi elevate di farmaci che vanno ad influire sulla mobilità materna, sul tono muscolare pelvico e sulla percezione delle contrazioni e degli sforzi espulsivi. Le forme “low dose” di analgesia epidurale combinano basse dosi di un anestetico locale con un oppioide, in modo da garantire sollievo dal dolore e assicurare un andamento quanto più fisiologico del travaglio e del parto. Scopo: Lo scopo di questo studio è confrontare gli effetti, in termini di andamento del travaglio e di outcome materno-fetali del parto, di differenti dosi di analgesia epidurale (low dose vs high dose), somministrate in maniera randomizzata a donne primigravide il cui travaglio è insorto spontaneamente oppure è stato indotto (indipendentemente dal metodo di induzione). Materiali e metodi: Lo studio è di tipo osservazionale prospettico. Si è svolto raccogliendo i dati relativi a parti avvenuti tra gennaio e luglio 2023, reclutando 62 pazienti primigravide che hanno fatto richiesta di analgesia peridurale nel corso del travaglio di parto. Per poter analizzare l’andamento del travaglio e le caratteristiche ostetriche, ci si è avvalsi dell’utilizzo del partogramma, strumento che permette la descrizione grafica del travaglio di parto. Contemporaneamente sono stati monitorati il numero di boli analgesici somministrati, la loro frequenza e la dose di anestetico locale utilizzata. I dati sono poi stati inseriti all’interno di un database per la loro analisi e successivamente confrontati con la letteratura preesistente. Risultati: Il confronto tra i due regimi di partoanalgesia ha permesso di evidenziare come non siano identificabili delle divergenze in termini di outcome materno-fetali del parto, in particolar modo per quanto riguarda la modalità di espletamento dello stesso (un parto spontaneo è avvenuto nell’87,5% dei casi di high dose e nell’81,8% per le low dose) e la copertura del dolore, per il quale il valore su scala NRS espresso dalle donne è, in media, 3 indipendentemente dal dosaggio. Inoltre, non si sono riscontrate correlazioni tra il regime analgesico seguito e l’insorgenza di complicanze legate al parto, quali distocie del travaglio, episiotomia, emorragia post partum e secondamento manuale. Conclusioni: Entrambi i regimi di somministrazione, low dose e high dose, assicurano alla partoriente un’adeguata copertura del dolore provato durante il corso del travaglio di parto e non risultano essere influenzanti per un maggiore ricorso a parti operativi o tagli cesarei ed una maggiore insorgenza di complicanze legate al travaglio oppure al parto.
2022
Different regimens of epidural analgesia: high dose vs low dose
Analgesia epidurale
Travaglio di parto
Gestione del dolore
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/57798