Le emozioni costituiscono un aspetto fondamentale nella psiche umana, sono implicate nei processi decisionali e sono il punto cardine della relazione con l’altro e con la società in cui viviamo. Quando si verifica un trauma psicologico le emozioni di base (rabbia, disgusto, paura, felicità e tristezza) si alterano andando a polarizzarsi sul versante negativo. Infatti spesso chi ha subito dei traumi riporta vissuti emotivi di rabbia, paura e tristezza che influenzano il rapporto con gli altri, la visione del mondo e soprattutto la qualità di vita. L’assenza di emozioni positive o il non riconoscimento di esse risultano essere dei punti cardine durante la stesura di un progetto riabilitativo individualizzato. Da tali considerazioni è nata l’idea di un training che andasse a lavorare sul riconoscimento delle emozioni positive senza però gravare sull’utente, per questo motivo sono state strutturare attività più ludiche ma allo stesso tempo terapeutiche. Avendo ipotizzato un progetto di tale stampo si è scelto di dedicarlo ad un’utenza più giovane, per questo motivo si è svolto all’interno della CTRP Biancospin che ospita ragazzi minorenne con problematiche psicosociali di varia natura. L’obiettivo primario era stato quello di portare un training che oltre ad aiutare potesse regalare momenti di spensieratezza e leggerezza. Per queste ragioni nella realizzazione sono state adottate maggiormente tecniche espressive. Le tecniche espressive utilizzate, spiegate al capitolo 2, comprendono: World Café, 6 cappelli per pensare, disegno collaborativo e l’attività delle 4A. Ciascuna è pensata per stimolare in maniera differente le emozioni positive della persona e metterla in uno stato di fiducia in cui si possa esporre in modo sicuro. Per la parte di analisi del campione sono stati utilizzati: VADO, CAN - Camberwell Assessment of Need, WHOQOL-Breve - World Health Organization Quality of Life, CANS, CRSS-R, MMPI-A e la CANS. Tali strumenti sono stati selezionati per garantire un’analisi della persona in maniera dettagliata. Oltre a questi durante l’esecuzione del training sono state compilate schede di monitoraggio per valutare il grado di apprendimento dell’abilità. Una volta concluso il training, svoltosi tra Giugno e Agosto 2023, è stato confrontato con un precedente progetto (sempre sulle emozioni positive) proposto ad un diverso gruppo di utenti nel periodo tra Dicembre 2022 e Febbraio 2023. I due training anche se simili tra loro hanno avuto risultati completamente differenti. Durante il primo training, si è riscontrata una maggior aderenza e una propensione alla generalizzazione; diversamente durante il secondo vi è stato un alto tasso di drop-out, meno generalizzazione e minor confronto anche quando stimolato dal conduttore o dagli operatori presenti. La ricerca svolta necessità di essere perfezionata in modo che possa risultare maggiormente utile nella riabilitazione della persona. Potrebbe essere utile svolgere una prima parte di psicoeducazione anche con l’affiancamento di uno psicoterapeuta, successivamente svolgere una parte centrale sulle emozioni in generale e sulla loro utilità utilizzando gli albi illustrati utili perché il ragazzo si può impersonare nel protagonista e analizzare la situazione dall’esterno. Infine un’ultima parte prettamente sulle emozioni positive, sul risvolto che queste hanno nella vita di tutti i giorni nel rapporto con noi e gli altri, ma anche sulla salute mentale e fisica. La prospettiva sarebbe di riuscire a creare un training manualizzato e strutturato da poter applicare a più utenti e anche di differenti età non limitandosi ai minori, ma fornendo un percorso differente e innovativo anche per gli adulti che da tempo convivono con la loro disabilità psichica.

Emozioni positive come strategia di coping in pazienti adolescenti con storia di traumi infantili. Un confronto tra due training.

BALDELLI, GAIA
2022/2023

Abstract

Le emozioni costituiscono un aspetto fondamentale nella psiche umana, sono implicate nei processi decisionali e sono il punto cardine della relazione con l’altro e con la società in cui viviamo. Quando si verifica un trauma psicologico le emozioni di base (rabbia, disgusto, paura, felicità e tristezza) si alterano andando a polarizzarsi sul versante negativo. Infatti spesso chi ha subito dei traumi riporta vissuti emotivi di rabbia, paura e tristezza che influenzano il rapporto con gli altri, la visione del mondo e soprattutto la qualità di vita. L’assenza di emozioni positive o il non riconoscimento di esse risultano essere dei punti cardine durante la stesura di un progetto riabilitativo individualizzato. Da tali considerazioni è nata l’idea di un training che andasse a lavorare sul riconoscimento delle emozioni positive senza però gravare sull’utente, per questo motivo sono state strutturare attività più ludiche ma allo stesso tempo terapeutiche. Avendo ipotizzato un progetto di tale stampo si è scelto di dedicarlo ad un’utenza più giovane, per questo motivo si è svolto all’interno della CTRP Biancospin che ospita ragazzi minorenne con problematiche psicosociali di varia natura. L’obiettivo primario era stato quello di portare un training che oltre ad aiutare potesse regalare momenti di spensieratezza e leggerezza. Per queste ragioni nella realizzazione sono state adottate maggiormente tecniche espressive. Le tecniche espressive utilizzate, spiegate al capitolo 2, comprendono: World Café, 6 cappelli per pensare, disegno collaborativo e l’attività delle 4A. Ciascuna è pensata per stimolare in maniera differente le emozioni positive della persona e metterla in uno stato di fiducia in cui si possa esporre in modo sicuro. Per la parte di analisi del campione sono stati utilizzati: VADO, CAN - Camberwell Assessment of Need, WHOQOL-Breve - World Health Organization Quality of Life, CANS, CRSS-R, MMPI-A e la CANS. Tali strumenti sono stati selezionati per garantire un’analisi della persona in maniera dettagliata. Oltre a questi durante l’esecuzione del training sono state compilate schede di monitoraggio per valutare il grado di apprendimento dell’abilità. Una volta concluso il training, svoltosi tra Giugno e Agosto 2023, è stato confrontato con un precedente progetto (sempre sulle emozioni positive) proposto ad un diverso gruppo di utenti nel periodo tra Dicembre 2022 e Febbraio 2023. I due training anche se simili tra loro hanno avuto risultati completamente differenti. Durante il primo training, si è riscontrata una maggior aderenza e una propensione alla generalizzazione; diversamente durante il secondo vi è stato un alto tasso di drop-out, meno generalizzazione e minor confronto anche quando stimolato dal conduttore o dagli operatori presenti. La ricerca svolta necessità di essere perfezionata in modo che possa risultare maggiormente utile nella riabilitazione della persona. Potrebbe essere utile svolgere una prima parte di psicoeducazione anche con l’affiancamento di uno psicoterapeuta, successivamente svolgere una parte centrale sulle emozioni in generale e sulla loro utilità utilizzando gli albi illustrati utili perché il ragazzo si può impersonare nel protagonista e analizzare la situazione dall’esterno. Infine un’ultima parte prettamente sulle emozioni positive, sul risvolto che queste hanno nella vita di tutti i giorni nel rapporto con noi e gli altri, ma anche sulla salute mentale e fisica. La prospettiva sarebbe di riuscire a creare un training manualizzato e strutturato da poter applicare a più utenti e anche di differenti età non limitandosi ai minori, ma fornendo un percorso differente e innovativo anche per gli adulti che da tempo convivono con la loro disabilità psichica.
2022
Positive emotions as a coping strategy in adolescent patients with a history of childhood trauma. A comparison between two trainings.
Traumi infantili
Adolescenti
Emozioni positive
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/58045