Studio descrittivo sulle conoscenze e adesione alla vaccinazione anti-HPV tra gli adolescenti - Azienda ULSS 2 Marca Trevigiana - Regione Veneto

Il Papillomavirus umano è considerata la più frequente malattia sessualmente trasmissibile, infatti, è responsabile di circa il 20% di tumore causati da virus che si verificano ogni anno in Italia. Lo strumento più efficace e sicuro in grado di prevenire il rischio di infezione da HPV è la vaccinazione che, secondo l’OMS, rappresenta una priorità di sanità pubblica. Tuttavia, nonostante le azioni di miglioramento dell’offerta vaccinale, vi è una scarsa adesione alla vaccinazione contro l'HPV negli adolescenti con un mancato raggiungimento della copertura vaccinale prevista dall’OMS e dal PNPV. MATERIALI E METODI: è stata effettuata una rilevazione delle coperture vaccinali nazionali e regionali attraverso il Sito del Ministero della Salute delle coorti dal 2005 al 2009. Inoltre, attraverso il Database aziendale dell’ULSS 2, sono stati rilevati i dati delle coperture vaccinali di ragazze e ragazzi nati dal 2005 al 2010. Per la somministrazione del questionario, invece, sono stati presi in studio i genitori di ragazzi e ragazze di età 14 che si sono recati in ambulatorio vaccinale dell’ULSS 2 per eseguire la vaccinazione DTaP +IPV. RISULTATI E DISCUSSIONE: i dati ottenuti riguardanti le ragazze delle coorti dal 2005 al 2009, in Italia e in Veneto presentano una percentuale più alta nella coorte 2005. I ragazzi, invece, presentano delle coperture più alte nella coorte 2006 in Veneto e nei nati 2007 in Italia. L’andamento delle coperture vaccinali per ciclo completo nell’ULSS 2 non presenta un notevole aumento o decremento dell’adesione alla vaccinazione tra le varie coorte prese in studio, con una percentuale più alta nella coorte 2007 con il 74,4%. Le ragazze vaccinate con ciclo completo sono maggiori nella coorte 2007 con il 77,4%. Nei maschi, invece, si osserva una percentuale di copertura più alta nelle coorti 2006 e 2007 con il 71,6%. Al 2023, le coperture vaccinali nelle femmine sono più alte nella coorte 2005 e nei maschi è più alta nei 2007. Dal questionario è emerso che il 66,25% dei genitori non ha mai affrontato il tema HPV a scuola, il 53,75% non ne ha mai parlato in famiglia e il 36,37% con il MMG. Il 93,8%, sa che il Papilloma virus può causare il tumore del collo dell’utero, il 44,4% ha risposto tumore al pene, il 32,1% ha indicato verruche genitali e infine solo il 21% ha risposto tumori all’orofaringe. Si è rilevato, inoltre, che il 50% non ha fatto vaccinare il figlio perché non aveva sufficienti informazioni sull’HPV, il 46,4% per la giovane età del figlio, il 21,4% ha paura degli effetti collaterali del vaccino e al 18% è stato consigliato dal medico. Tra le strategie proposte, la collaborazione con le scuole con il 79,8%, la diffusione attraverso mezzi di comunicazione con il 76,1% e la collaborazione con i MMG con il 72,8% sono state ritenute molto utili. Infine, le fonti informative considerate più affidabili sono state i Siti Istituzionali e i loro social con il 76,5%, gli Operatori dei servizi del SSN con il 76,1% e il Medico di Famiglia con il 75,7%. Dai dati ottenuti è emerso che le coperture vaccinali aziendali presentano delle percentuali più alte rispetto a quelle italiane e regionali. Inoltre, si è potuta osservare una considerevole differenza tra le coperture femminili e maschili, di cui quest’ultima hanno una percentuale inferiore, sia nei dati italiani che regionali e aziendali. CONCLUSIONE: Dalle risposte ottenute dal questionario e dai dati delle coperture vaccinali si è individuato che la formazione di tutti gli operatori coinvolti nel tema dell’infezione da HPV e sua prevenzione, l’educazione degli adolescenti e dei genitori attraverso incontri partecipati informativi e la diffusione di materiale informativo in diversi setting, rappresentano le strategie più efficaci per aumentare le conoscenze dell’infezione da HPV, comportando una maggiore adesione alla vaccinazione anti-HPV.