INTRODUZIONE: L’endometriosi è una malattia cronica infiammatoria che coinvolge globalmente la salute della donna, con effetti psicofisici spesso debilitanti. Secondo recenti studi una donna su 10 è affetta da endometriosi e le tempistiche per la diagnosi sono in media di 7 anni, tempo troppo lungo per poter evitare danni alla salute e alla qualità di vita. MATERIALI E METODI: È stato somministrato un questionario auto-redatto sia online nelle scuole secondarie di secondo grado che attraverso i social media, rivolto alla popolazione di età compresa tra i 14 e i 30 anni; attraverso questa indagine sono state analizzate le conoscenze della malattia in generale, il profilo socio demografico e poste alcune domande esclusivamente alle donne con diagnosi di endometriosi al fine di visionare alcuni aspetti comuni o meno della malattia. RISULTATI: Sono state raccolte 177 risposte, il 79% delle quali prevenute dal genere femminile mentre il 21% dal genere maschile. Il maggior numero dei rispondenti corrisponde alle fasce di età di 19 e 29 anni ed è emerso che il livello di conoscenza dell’endometriosi dei rispondenti al questionario è maggiore nella coorte 2001 e che il campione di donne a cui è stata diagnosticata l’endometriosi corrisponde a 10 su 140 delle rispondenti donne totali. DISCUSSIONE: Dai risultati analizzati si evince che in quasi tutti i quesiti le donne hanno più conoscenze sulla materia rispetto agli uomini e che la consapevolezza cambia anche in base all’età; si è potuto rilevare inoltre che la presenza della patologia nelle donne spesso non viene compresa nei luoghi dove esse passano la maggior parte delle loro giornate. Si presume quindi, che i sintomi vengono sminuiti dalla società e questo contribuisce al peggioramento della qualità di vita della donna affetta da questa malattia. CONCLUSIONI: I risultati ottenuti possono essere importanti per migliorare l’approccio con tale patologia e migliorare la relazione con le donne affette ponendosi in una situazione di comprensione ed empatia e non di discriminazione. Si ritiene quindi necessario incrementare il livello di conoscenza della patologia, fornire una maggiore educazione a tutta la popolazione concentrandosi quindi su una possibile prevenzione e informazione anche attraverso interventi proposti nelle scuole secondarie superiori.
Indagine sulla percezione dell'endometriosi nella popolazione dai 14 ai 30 anni.
MANASSERO, ILARIA
2022/2023
Abstract
INTRODUZIONE: L’endometriosi è una malattia cronica infiammatoria che coinvolge globalmente la salute della donna, con effetti psicofisici spesso debilitanti. Secondo recenti studi una donna su 10 è affetta da endometriosi e le tempistiche per la diagnosi sono in media di 7 anni, tempo troppo lungo per poter evitare danni alla salute e alla qualità di vita. MATERIALI E METODI: È stato somministrato un questionario auto-redatto sia online nelle scuole secondarie di secondo grado che attraverso i social media, rivolto alla popolazione di età compresa tra i 14 e i 30 anni; attraverso questa indagine sono state analizzate le conoscenze della malattia in generale, il profilo socio demografico e poste alcune domande esclusivamente alle donne con diagnosi di endometriosi al fine di visionare alcuni aspetti comuni o meno della malattia. RISULTATI: Sono state raccolte 177 risposte, il 79% delle quali prevenute dal genere femminile mentre il 21% dal genere maschile. Il maggior numero dei rispondenti corrisponde alle fasce di età di 19 e 29 anni ed è emerso che il livello di conoscenza dell’endometriosi dei rispondenti al questionario è maggiore nella coorte 2001 e che il campione di donne a cui è stata diagnosticata l’endometriosi corrisponde a 10 su 140 delle rispondenti donne totali. DISCUSSIONE: Dai risultati analizzati si evince che in quasi tutti i quesiti le donne hanno più conoscenze sulla materia rispetto agli uomini e che la consapevolezza cambia anche in base all’età; si è potuto rilevare inoltre che la presenza della patologia nelle donne spesso non viene compresa nei luoghi dove esse passano la maggior parte delle loro giornate. Si presume quindi, che i sintomi vengono sminuiti dalla società e questo contribuisce al peggioramento della qualità di vita della donna affetta da questa malattia. CONCLUSIONI: I risultati ottenuti possono essere importanti per migliorare l’approccio con tale patologia e migliorare la relazione con le donne affette ponendosi in una situazione di comprensione ed empatia e non di discriminazione. Si ritiene quindi necessario incrementare il livello di conoscenza della patologia, fornire una maggiore educazione a tutta la popolazione concentrandosi quindi su una possibile prevenzione e informazione anche attraverso interventi proposti nelle scuole secondarie superiori.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
MANASSERO_ILARIA_TESI COMPLETA.pdf
accesso aperto
Dimensione
1.59 MB
Formato
Adobe PDF
|
1.59 MB | Adobe PDF | Visualizza/Apri |
The text of this website © Università degli studi di Padova. Full Text are published under a non-exclusive license. Metadata are under a CC0 License
https://hdl.handle.net/20.500.12608/58155