Studio qualitativo sulla valutazione delle conoscenze e percezione del rischio sull'infezione da HCV tra gli utenti afferenti al Servizio per le Dipendenze della Provincia di Belluno

INTRODUCTION: Hepatitis C (HCV) is one of the most important causes of morbidity and mortality in the world. HCV is widespread mainly among subjects who consume narcotic drugs through injection, so much so that it represents the most frequent infectious disease in Western Europe and the United States. This study aims to evaluate the knowledge and risk perception of HCV infection among users belonging to the Addiction Service of the ULSS 1 Dolomiti Company in the Province of Belluno. MATERIALS AND METHODS: A paper questionnaire was administered to adult users belonging to the Addiction Service of the ULSS 1 Dolomiti company in the Belluno and Feltre offices. The sample is made up of users who were referred for the treatment of addiction to drugs, alcohol, pathological gambling and for the process for the Local Medical Commission for Licenses. The level of knowledge regarding how the virus is transmitted, the treatment of the disease and screening tests was analysed. RESULTS AND DISCUSSION: The study revealed a greater level of knowledge about HCV among users undergoing treatment for drug addiction. The same users also report a higher percentage (36%) of subjects who have received a positive HCV diagnosis in their lifetime. However, the subjects with positive results also belong to other categories, i.e. among the subjects followed for the CML process (15%) and in treatment for alcohol dependence (7%). During the evaluation of knowledge and perception of danger regarding some high-risk transmission methods, various inaccuracies were found, both by the subjects with a positive diagnosis and for the rest of the users. There is a better response regarding knowledge regarding the characteristics of the pathology and the new direct-acting antiviral therapy (DAAs). Regarding knowledge on the national screening program for the elimination of hepatitis C, less specific knowledge is evident regarding the places where it can be performed and according to which diagnostic means. CONCLUSIONS: Since hepatitis C is a pathology that is often asymptomatic, which often progresses towards chronicity and one of the most important causes of morbidity and mortality, it is important to expand knowledge and perception of risk especially among the potentially most exposed subjects, inviting them to undergo regular screening tests for the early detection of HCV.

INTRODUZIONE: L’epatite C (HCV) è una delle cause di morbidità e mortalità più importanti nel Mondo. L’HCV è diffusa prevalentemente tra i soggetti che consumano sostanze stupefacenti per via iniettiva, tanto da rappresentarne la patologia infettiva più frequente in Europa Occidentale e negli Stati Uniti. Il presente studio vuole valutare le conoscenze e la percezione del rischio sull’infezione da HCV tra gli utenti afferenti al Servizio per le Dipendenze dell’Azienda ULSS 1 Dolomiti della Provincia di Belluno. MATERIALI E METODI: È stato somministrato un questionario cartaceo agli utenti maggiorenni afferenti al Servizio per le Dipendenze dell’Azienda ULSS 1 Dolomiti nelle sedi di Belluno e Feltre. Il campione è costituito da utenti che afferivano per il trattamento della dipendenza da sostanze stupefacenti, alcol, gioco d’azzardo patologico e per il percorso per la Commissione Medico Locale Patenti. È stato analizzato il livello di conoscenze in merito alle modalità di trasmissione del virus, al trattamento della malattia e ai test di screening. RISULTATI E DISCUSSIONE: Dallo studio è emerso un livello di conoscenze sull’HCV maggiore tra gli utenti in trattamento per la dipendenza da sostanze stupefacenti. Gli stessi utenti riportano anche una percentuale maggiore (36%) di soggetti che hanno ricevuto una diagnosi di positività all’HCV nell’arco della loro vita. Tuttavia, i soggetti con riscontrata positività sono appartenenti anche ad altre categorie, ovvero tra i soggetti seguiti per il percorso per la CML (15%) e in trattamento per l’alcol-dipendenza (7%). Durante la valutazione delle conoscenze e della percezione del pericolo in merito ad alcune modalità di trasmissione ad alto rischio sono state riscontrate diverse inesattezze, sia dai soggetti con diagnosi di positività, sia per il restante degli utenti. Vi è una migliore risposta per quanto riguarda le conoscenze in merito alle caratteristiche della patologia e sulla nuova terapia antivirale ad azione diretta (DAAs). Riguardo alle conoscenze sul programma di screening nazionale per l’eliminazione dell’epatite C si evince una conoscenza meno specifica in merito ai luoghi dove può essere eseguito e secondo quali mezzi diagnostici. CONCLUSIONI: Essendo l’epatite C una patologia che spesso risulta asintomatica, che spesso decorre verso la cronicizzazione e una delle cause di morbidità e mortalità più importanti, è importante ampliare le conoscenze e la percezione del rischio soprattutto tra i soggetti potenzialmente più esposti, invitando loro a sottoporsi con regolarità agli esami di screening per la rilevazione precoce dell’HCV.