INTRODUZIONE: L’encefalite da zecca (TBE) è un’infezione acuta del sistema nervoso centrale, causata da un virus, che solitamente viene trasmesso all’uomo da una puntura di zecca. L'habitat della specie I. ricinus si è notevolmente ampliato negli ultimi decenni in tutta Europa, anche a causa del cambiamento climatico e della variazione dell’uso del territorio. Con la presente tesi si andranno ad analizzare conoscenze e percezione del rischio della popolazione dell’Azienda ULSS 7 Pedemontana sul tema Encefalite da Zecca e relativa vaccinazione. MATERIALI E METODI: È stato somministrato un questionario auto-redatto, in modalità Computer Assisted Web Interview (CAWI), ai Soci CAI e ai Gruppi Scout del territorio. Nell’analisi sono state analizzate le nozioni concernenti il rischio e il pericolo associati al morso da zecca e le conseguenze riscontrate dai singoli in seguito al morso. Sono state approfondite le conoscenze riguardanti la vaccinazione e la profilassi preventiva da seguire per evitare il morso, concludendo con una valutazione dell’utilità per ciascun individuo nell’acquisire ulteriori informazioni sul tema. RISULTATI: La percentuale di persone con storia di morso di zecca è del 77%. Le zone del corpo maggiormente segnalate sono gli arti inferiori, quelli superiori e la zona genitale. La diagnosi di malattia di Lyme si registra in 18 intervistati (6%) e quella di TBE è riportata da 3 intervistati (1%). La percezione del pericolo di TBE è in media 8,59 su scala da 1 a 10. Si registra una percentuale di vaccinati del 23% sul totale. La misura preventiva più diffusa è il controllo della pelle, seguita dall’utilizzo dei pantaloni lunghi e dall’applicazione dei repellenti. Quasi la metà degli intervistati risponde che ha necessità pari a 10 su scala da 1 a 10, di ricevere più informazioni sull’argomento. DISCUSSIONE E CONCLUSIONE: Dallo studio emerge la necessità informativa ed educativa riguardante le buone pratiche e atteggiamenti da utilizzare quando ci si reca in zone a rischio, nonché le conseguenze associate al morso da zecca e i possibili campanelli di allarme per riconoscere e curare la malattia. La popolazione in studio, frequentatrice dell’ambiente montano e boschivo, spesso non conosce i rischi o non utilizza le tecniche preventive e di protezione. Inoltre, emerge un tasso di copertura vaccinale ancora insufficiente, trattandosi di persone che frequentano zone a rischio.
Studio trasversale su percezione del rischio e conoscenza dell’Encefalite da Zecca e relativa vaccinazione nella popolazione dell'Azienda ULSS 7 Pedemontana
LAGHETTO, NOEMI
2022/2023
Abstract
INTRODUZIONE: L’encefalite da zecca (TBE) è un’infezione acuta del sistema nervoso centrale, causata da un virus, che solitamente viene trasmesso all’uomo da una puntura di zecca. L'habitat della specie I. ricinus si è notevolmente ampliato negli ultimi decenni in tutta Europa, anche a causa del cambiamento climatico e della variazione dell’uso del territorio. Con la presente tesi si andranno ad analizzare conoscenze e percezione del rischio della popolazione dell’Azienda ULSS 7 Pedemontana sul tema Encefalite da Zecca e relativa vaccinazione. MATERIALI E METODI: È stato somministrato un questionario auto-redatto, in modalità Computer Assisted Web Interview (CAWI), ai Soci CAI e ai Gruppi Scout del territorio. Nell’analisi sono state analizzate le nozioni concernenti il rischio e il pericolo associati al morso da zecca e le conseguenze riscontrate dai singoli in seguito al morso. Sono state approfondite le conoscenze riguardanti la vaccinazione e la profilassi preventiva da seguire per evitare il morso, concludendo con una valutazione dell’utilità per ciascun individuo nell’acquisire ulteriori informazioni sul tema. RISULTATI: La percentuale di persone con storia di morso di zecca è del 77%. Le zone del corpo maggiormente segnalate sono gli arti inferiori, quelli superiori e la zona genitale. La diagnosi di malattia di Lyme si registra in 18 intervistati (6%) e quella di TBE è riportata da 3 intervistati (1%). La percezione del pericolo di TBE è in media 8,59 su scala da 1 a 10. Si registra una percentuale di vaccinati del 23% sul totale. La misura preventiva più diffusa è il controllo della pelle, seguita dall’utilizzo dei pantaloni lunghi e dall’applicazione dei repellenti. Quasi la metà degli intervistati risponde che ha necessità pari a 10 su scala da 1 a 10, di ricevere più informazioni sull’argomento. DISCUSSIONE E CONCLUSIONE: Dallo studio emerge la necessità informativa ed educativa riguardante le buone pratiche e atteggiamenti da utilizzare quando ci si reca in zone a rischio, nonché le conseguenze associate al morso da zecca e i possibili campanelli di allarme per riconoscere e curare la malattia. La popolazione in studio, frequentatrice dell’ambiente montano e boschivo, spesso non conosce i rischi o non utilizza le tecniche preventive e di protezione. Inoltre, emerge un tasso di copertura vaccinale ancora insufficiente, trattandosi di persone che frequentano zone a rischio.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/58165