INTRODUZIONE. I professionisti della sanità sono continuamente minacciati da aggressioni di vario tipo. Tra i più colpiti risultano esserci anche gli operatori sanitari dei dipartimenti d’emergenza. Nonostante le dichiarazioni dell’OMS e l’impegno del Ministero della Salute con la legge n.113/2020, il fenomeno resta allarmante e necessita di interventi in materia di protezione e prevenzione. L’esposizione ad eventi violenti infatti può alterare la salute del lavoratore e deve essere considerata come rischio a fianco di quelli tradizionali. MATERIALI E METODI. Sono stati somministrati in formato cartaceo due questionari auto-redatti, con garanzia di anonimato, rivolti a tutti i lavoratori operanti nei servizi di Pronto Soccorso degli ospedali “spoke” di San Vito al Tagliamento e Spilimbergo. Questi strumenti hanno permesso una rilevazione puntuale di agiti aggressivi subiti dagli operatori e di avere una panoramica generale di esperienze, conoscenze, opinioni e attese nei confronti delle aggressioni e della loro prevenzione da parte del personale coinvolto nello studio. RISULTATI E DISCUSSIONE. Dal questionario è emerso che circa il 72% dei rispondenti ha subito violenza nel corso della carriera con una predominanza di aggressioni verbali. Le motivazioni per le quali gli operatori subiscono più agiti aggressivi possono essere riconducibili maggiormente ai tempi d’attesa e alla conseguente frustrazione da parte di familiari e pazienti. Il sistema di segnalazione di aggressione, seppur discretamente conosciuto, è scarsamente utilizzato dagli operatori, in quanto ritenuto poco utile e con un iter di segnalazione lungo. Emerge inoltre una sottovalutazione dei lavoratori degli atti lesivi che evidenzia una sottostima del problema. Gli operatori si sentono scarsamente tutelati e possono provare sentimenti di rabbia, sfiducia, tristezza e paura a seguito di violenza. Potrebbero inoltre andare incontro a cambiamenti nei rapporti con i pazienti e timore di rientro al lavoro. Le misure preventive ritenute più idonee da parte dei lavoratori dei servizi di emergenza-urgenza sono riconducibili al miglioramento del sistema di segnalazione, al miglioramento tecnologico-strutturale e all’ampliamento della formazione in materia di prevenzione alla violenza. CONCLUSIONI. Lo studio ha permesso una quantificazione degli eventi violenti e ha messo in evidenza la sottostima degli stessi. Ha reso possibile ottenere una panoramica in merito alla prevenzione attuata e attuabile nei confronti delle aggressioni e delle sequele a cui gli operatori possono essere esposti. La specifica valutazione del rischio di violenza ed aggressione può essere implementata integrandola con i nuovi riferimenti normativi. Proposte migliorative possono riguardare lo snellimento dell’iter di segnalazione, accompagnato da una maggior sensibilizzazione nell’uso dell’applicativo aziendale e l’estensione della formazione in materia di de-escalation e gestione dell’aggressività coinvolgendo la figura dell’Assistente Sanitario.

“INDAGINE ESPLORATIVA DELLE AGGRESSIONI CONTRO GLI OPERATORI DEI PRONTO SOCCORSO PERIFERICI DI ASFO”

VALERI, MAURO
2022/2023

Abstract

INTRODUZIONE. I professionisti della sanità sono continuamente minacciati da aggressioni di vario tipo. Tra i più colpiti risultano esserci anche gli operatori sanitari dei dipartimenti d’emergenza. Nonostante le dichiarazioni dell’OMS e l’impegno del Ministero della Salute con la legge n.113/2020, il fenomeno resta allarmante e necessita di interventi in materia di protezione e prevenzione. L’esposizione ad eventi violenti infatti può alterare la salute del lavoratore e deve essere considerata come rischio a fianco di quelli tradizionali. MATERIALI E METODI. Sono stati somministrati in formato cartaceo due questionari auto-redatti, con garanzia di anonimato, rivolti a tutti i lavoratori operanti nei servizi di Pronto Soccorso degli ospedali “spoke” di San Vito al Tagliamento e Spilimbergo. Questi strumenti hanno permesso una rilevazione puntuale di agiti aggressivi subiti dagli operatori e di avere una panoramica generale di esperienze, conoscenze, opinioni e attese nei confronti delle aggressioni e della loro prevenzione da parte del personale coinvolto nello studio. RISULTATI E DISCUSSIONE. Dal questionario è emerso che circa il 72% dei rispondenti ha subito violenza nel corso della carriera con una predominanza di aggressioni verbali. Le motivazioni per le quali gli operatori subiscono più agiti aggressivi possono essere riconducibili maggiormente ai tempi d’attesa e alla conseguente frustrazione da parte di familiari e pazienti. Il sistema di segnalazione di aggressione, seppur discretamente conosciuto, è scarsamente utilizzato dagli operatori, in quanto ritenuto poco utile e con un iter di segnalazione lungo. Emerge inoltre una sottovalutazione dei lavoratori degli atti lesivi che evidenzia una sottostima del problema. Gli operatori si sentono scarsamente tutelati e possono provare sentimenti di rabbia, sfiducia, tristezza e paura a seguito di violenza. Potrebbero inoltre andare incontro a cambiamenti nei rapporti con i pazienti e timore di rientro al lavoro. Le misure preventive ritenute più idonee da parte dei lavoratori dei servizi di emergenza-urgenza sono riconducibili al miglioramento del sistema di segnalazione, al miglioramento tecnologico-strutturale e all’ampliamento della formazione in materia di prevenzione alla violenza. CONCLUSIONI. Lo studio ha permesso una quantificazione degli eventi violenti e ha messo in evidenza la sottostima degli stessi. Ha reso possibile ottenere una panoramica in merito alla prevenzione attuata e attuabile nei confronti delle aggressioni e delle sequele a cui gli operatori possono essere esposti. La specifica valutazione del rischio di violenza ed aggressione può essere implementata integrandola con i nuovi riferimenti normativi. Proposte migliorative possono riguardare lo snellimento dell’iter di segnalazione, accompagnato da una maggior sensibilizzazione nell’uso dell’applicativo aziendale e l’estensione della formazione in materia di de-escalation e gestione dell’aggressività coinvolgendo la figura dell’Assistente Sanitario.
2022
“PILOT SURVEY ON AGGRESSION AGAINST ASFO’S WORKERS IN SUBURBAN AREAS”
Violenza - WPV
Operatori sanitari
Pronto Soccorso
Prevenzione
Sottostima
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