Introduzione: L’arresto cardiaco rappresenta la terza causa di morte in Europa, con un’incidenza annuale di arresto cardiaco extra-ospedaliero (OHCA) compreso tra i 67 e i 170 casi ogni 100.000 abitanti, mentre l’incidenza media complessiva in Italia è di 86 casi su 100.000 abitanti all’anno (circa 1 OHCA ogni 1.000 abitanti). Le linee guida per la prevenzione ed il trattamento dell’arresto cardiaco, sottolineano l’importanza di un riconoscimento precoce dell’evento e di un rapido inizio delle manovre di rianimazione, comprendenti anche l’uso di un Defibrillatore Automatico Esterno (DAE). In mancanza di un intervento tempestivo, infatti, le possibilità di sopravvivenza calano del 10-12% per ogni minuto trascorso. I tassi di sopravvivenza alla dimissione ospedaliera rimangono ancora bassi: in media, solo l’8% sopravvive in Europa. Tuttavia, numerosi studi condotti negli ultimi anni hanno fatto emergere l’utilità della tecnologia mobile nella gestione delle emergenze extra-ospedaliere. L’utilizzo di applicativi per smartphone da parte di personale laico si è dimostrato fondamentale nell’attivazione di “Community First Responders” (CFR) in risposta a casi di arresto cardiaco extra-ospedaliero. Obiettivo: Lo scopo principale di questo elaborato di tesi è ricercare all’interno della documentazione scientifica, quali sono gli applicativi per telefoni cellulari utilizzati per l’allertamento dei “First Responders” in caso di arresto cardiaco extra-ospedaliero e se questi sistemi aumentano il tasso di ripristino alla circolazione spontanea e la sopravvivenza con buon esito neurologico all’evento. Materiali e Metodi: È stata eseguita una revisione di letteratura ricavando le informazioni necessarie prevalentemente dalla banca dati di Scienze e Discipline Biomediche, Medline, attraverso il suo motore di ricerca Pubmed. Sono state utilizzate, inoltre, delle parole chiave facenti parte di un vocabolario controllato, il Medical Subject Headings (MeSH) e poi combinate tra loro mediante l’utilizzo di operatori booleani. Al fine di rendere la ricerca più completa, si è fatto ricorso anche alla banca dati Cochrane Library, e siti di interesse scientifico: l’International Liaison Commitee of Resuscitation (ILCOR), le linee guida europee (ERC-European Resuscitation Council) ed americane (AHA-American Heart Association Risultati: Sono stati inclusi ed analizzati 11 articoli. In questi studi, sono stati riportati i risultati di un confronto tra la risposta standard ad un arresto cardiaco extra-ospedaliero da parte del soccorso avanzato e la risposta da parte dei Servizi di Emergenza Medica, i quali, in caso di OHCA, hanno implementato nel loro sistema l’allertamento dei first responders mediante l’utilizzo di un’applicazione per smartphone. È emerso come quest’ultimo approccio, sia idoneo ad apportare miglioramenti in termini di sopravvivenza con buon esito neurologico all’evento, sebbene gli applicativi smartphone utilizzati dai differenti sistemi di emergenza dei vari Paesi presi in considerazione dagli studi, siano diversi. Conclusioni: Le attuali evidenze scientifiche sembrano supportare l’efficacia di applicativi smartphone capaci di localizzare ed allertare, in caso di OHCA, i first responders mediante notifica e consentendo l’attuazione precoce di manovre salvavita quali la Rianimazione Cardio-Polmonare (RCP) ed uso di DAE. Grazie a questo sistema, i cittadini laici giungerebbero sul target prima dell’arrivo dei soccorsi avanzati e il loro rapido intervento porterebbe ad un significativo miglioramento della sopravvivenza alla dimissione ospedaliera e della prognosi. Key words: Out of hospital cardiac arrest, mobile applications, emergency responders. Parole chiave: Arresto cardiaco extra-ospedaliero, applicazioni per cellulari, primi soccorritori.

Arresto cardiaco 2.0, quando le app salvano la vita. Una revisione di letteratura

BASSO, LISA
2022/2023

Abstract

Introduzione: L’arresto cardiaco rappresenta la terza causa di morte in Europa, con un’incidenza annuale di arresto cardiaco extra-ospedaliero (OHCA) compreso tra i 67 e i 170 casi ogni 100.000 abitanti, mentre l’incidenza media complessiva in Italia è di 86 casi su 100.000 abitanti all’anno (circa 1 OHCA ogni 1.000 abitanti). Le linee guida per la prevenzione ed il trattamento dell’arresto cardiaco, sottolineano l’importanza di un riconoscimento precoce dell’evento e di un rapido inizio delle manovre di rianimazione, comprendenti anche l’uso di un Defibrillatore Automatico Esterno (DAE). In mancanza di un intervento tempestivo, infatti, le possibilità di sopravvivenza calano del 10-12% per ogni minuto trascorso. I tassi di sopravvivenza alla dimissione ospedaliera rimangono ancora bassi: in media, solo l’8% sopravvive in Europa. Tuttavia, numerosi studi condotti negli ultimi anni hanno fatto emergere l’utilità della tecnologia mobile nella gestione delle emergenze extra-ospedaliere. L’utilizzo di applicativi per smartphone da parte di personale laico si è dimostrato fondamentale nell’attivazione di “Community First Responders” (CFR) in risposta a casi di arresto cardiaco extra-ospedaliero. Obiettivo: Lo scopo principale di questo elaborato di tesi è ricercare all’interno della documentazione scientifica, quali sono gli applicativi per telefoni cellulari utilizzati per l’allertamento dei “First Responders” in caso di arresto cardiaco extra-ospedaliero e se questi sistemi aumentano il tasso di ripristino alla circolazione spontanea e la sopravvivenza con buon esito neurologico all’evento. Materiali e Metodi: È stata eseguita una revisione di letteratura ricavando le informazioni necessarie prevalentemente dalla banca dati di Scienze e Discipline Biomediche, Medline, attraverso il suo motore di ricerca Pubmed. Sono state utilizzate, inoltre, delle parole chiave facenti parte di un vocabolario controllato, il Medical Subject Headings (MeSH) e poi combinate tra loro mediante l’utilizzo di operatori booleani. Al fine di rendere la ricerca più completa, si è fatto ricorso anche alla banca dati Cochrane Library, e siti di interesse scientifico: l’International Liaison Commitee of Resuscitation (ILCOR), le linee guida europee (ERC-European Resuscitation Council) ed americane (AHA-American Heart Association Risultati: Sono stati inclusi ed analizzati 11 articoli. In questi studi, sono stati riportati i risultati di un confronto tra la risposta standard ad un arresto cardiaco extra-ospedaliero da parte del soccorso avanzato e la risposta da parte dei Servizi di Emergenza Medica, i quali, in caso di OHCA, hanno implementato nel loro sistema l’allertamento dei first responders mediante l’utilizzo di un’applicazione per smartphone. È emerso come quest’ultimo approccio, sia idoneo ad apportare miglioramenti in termini di sopravvivenza con buon esito neurologico all’evento, sebbene gli applicativi smartphone utilizzati dai differenti sistemi di emergenza dei vari Paesi presi in considerazione dagli studi, siano diversi. Conclusioni: Le attuali evidenze scientifiche sembrano supportare l’efficacia di applicativi smartphone capaci di localizzare ed allertare, in caso di OHCA, i first responders mediante notifica e consentendo l’attuazione precoce di manovre salvavita quali la Rianimazione Cardio-Polmonare (RCP) ed uso di DAE. Grazie a questo sistema, i cittadini laici giungerebbero sul target prima dell’arrivo dei soccorsi avanzati e il loro rapido intervento porterebbe ad un significativo miglioramento della sopravvivenza alla dimissione ospedaliera e della prognosi. Key words: Out of hospital cardiac arrest, mobile applications, emergency responders. Parole chiave: Arresto cardiaco extra-ospedaliero, applicazioni per cellulari, primi soccorritori.
2022
Cardiac arrest 2.0, when apps save your life. A review of the literature
out of hospital
cardiac arrest
app
first responders
smartphone
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/58202