BACKGROUND: La celiachia è una malattia cronica autoimmune che sta diventando sempre più diffusa con circa 9000 diagnosi ogni anno in Italia. Comporta l’aderenza ad una dieta priva di glutine, che porta a risoluzione della sintomatologia. L’esclusione del glutine dalla dieta può risultare, però, impegnativa sia per il bambino che per i familiari, vista l’ampia presenza del glutine nella dieta mediterranea e non solo. Risulta quindi importante fornire al bambino ed ai caregivers il maggiore supporto possibile per favorire l’aderenza alla dieta e quindi il benessere clinico e la prevenzione delle possibili complicanze. OBIETTIVO: L’obiettivo di questa revisione della letteratura è di identificare i migliori interventi infermieristici all’interno di un team multidisciplinare, rivolti al paziente pediatrico affetto da celiachia, per migliorarne la gestione e ottimizzare le risorse anche in Italia, Paese in cui l’infermiere non ha un ruolo così rilevante nella prevenzione e gestione della celiachia, come invece avviene nel mondo anglosassone. MATERIALI E METODI: è stata condotta una ricerca sulle banche dati di PubMed, Cinahl e Gloogle scholar utilizzando stringhe di ricerca con termini liberi e termini Mesh. Sono stati inclusi gli articoli redatti dopo il 2013, appartenenti a Paesi anglosassoni e che riguardassero la popolazione pediatrica. RISULTATI: sono stati inclusi nella revisione 5 articoli. Emerge come la figura dell’infermiere contribuisce nella diagnosi precoce di celiachia, nel fornire informazioni ai genitori, nel consigliare associazioni o gruppi di supporto e nel gestire i follow up nei centri terziari in modo da ridurre i costi sanitari e migliorando la gestione del paziente. CONCLUSIONE: nei Paesi anglosassoni la figura dell’infermiere assume una maggiore rilevanza. L’Italia potrebbe prendere ad esempio i centri terziari gestiti da infermieri, in modo da offrire un servizio più coeso, migliorando la gestione del bambino e l’aderenza alla dieta priva di glutine e riducendo il rischio di complicanze.
L'ASSISTENZA INFERMIERISTICA AL PAZIENTE PEDIATRICO AFFETTO DA CELIACHIA E ALLA SUA FAMIGLIA. Una revisione della letteratura
CASONATI, AMALIA
2022/2023
Abstract
BACKGROUND: La celiachia è una malattia cronica autoimmune che sta diventando sempre più diffusa con circa 9000 diagnosi ogni anno in Italia. Comporta l’aderenza ad una dieta priva di glutine, che porta a risoluzione della sintomatologia. L’esclusione del glutine dalla dieta può risultare, però, impegnativa sia per il bambino che per i familiari, vista l’ampia presenza del glutine nella dieta mediterranea e non solo. Risulta quindi importante fornire al bambino ed ai caregivers il maggiore supporto possibile per favorire l’aderenza alla dieta e quindi il benessere clinico e la prevenzione delle possibili complicanze. OBIETTIVO: L’obiettivo di questa revisione della letteratura è di identificare i migliori interventi infermieristici all’interno di un team multidisciplinare, rivolti al paziente pediatrico affetto da celiachia, per migliorarne la gestione e ottimizzare le risorse anche in Italia, Paese in cui l’infermiere non ha un ruolo così rilevante nella prevenzione e gestione della celiachia, come invece avviene nel mondo anglosassone. MATERIALI E METODI: è stata condotta una ricerca sulle banche dati di PubMed, Cinahl e Gloogle scholar utilizzando stringhe di ricerca con termini liberi e termini Mesh. Sono stati inclusi gli articoli redatti dopo il 2013, appartenenti a Paesi anglosassoni e che riguardassero la popolazione pediatrica. RISULTATI: sono stati inclusi nella revisione 5 articoli. Emerge come la figura dell’infermiere contribuisce nella diagnosi precoce di celiachia, nel fornire informazioni ai genitori, nel consigliare associazioni o gruppi di supporto e nel gestire i follow up nei centri terziari in modo da ridurre i costi sanitari e migliorando la gestione del paziente. CONCLUSIONE: nei Paesi anglosassoni la figura dell’infermiere assume una maggiore rilevanza. L’Italia potrebbe prendere ad esempio i centri terziari gestiti da infermieri, in modo da offrire un servizio più coeso, migliorando la gestione del bambino e l’aderenza alla dieta priva di glutine e riducendo il rischio di complicanze.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/58213