"Il dono della vita: la comunicazione tra infermiere e famigliari sull'ipotesi di donazione"

Introduction: donating organs or tissues is an anonymous, voluntary and gratuitous gesture capable of giving a concrete hope of life to people who are struggling with a serious pathology. Specifically, the donor will give his consent, so that after death, the recipient disposes of his organs through transplantation. When, however, the consent of the donor is absent, reference is made to his family members. For the latter, talking about donation will never be easy because of the concomitant processing of mourning with all the painful emotions related to loss. We must also take into account that for everyone donation and transplantation can represent a problem of various nature: ethics, morals, religious and psychosocial. Objective: This literature review will focus on communicating organ/tissue donation requests to people who are mourning their loved one. In particular, the issue of the deceased’s lack of will in life will be addressed. This may be due to the lack of knowledge on the subject, but also because, family members are not aware of their loved one's wishes regarding the donation. This literature review is therefore intended to explore: - how it is structured and what are the main steps in comunicatino with family members about brain death and organ and tissue donation; - explain how the interview can be established during the donation; - All this has the main purpose of promoting and encouraging the idea of donation to the population. Materials and Methods: In this literature review, pubmed databases have been used, Chinall including articles published in the last fourteen years (2009 to 2023). In addition, some websites, ministerial documents and paper manuals were consulted. Results: The results obtained in this review highlight that good communication is the basis of any treatment path and donation is care for all patients on the waiting list. The nurse of procurement covers an important role during the interview of communication of the donation. In order to increase the supply of organs/tissues relative to the demand and to reduce the absence, one of the methods evinti in this study are: to improve the medical assistance and to improve the hemodynamic stability of the donor in order to safeguard the survival of the organs to be donated. In addition, the study showed how health education within the educational path of adolescents allows better in the younger generations the fundamental concept of health promotion. Discussion and conclusion: at present the demand for organs/tissues exceeds the actual supply, also because of the lack of consensus that is very often based on a lack of knowledge on the part of the population. Studies in this paper show that citizens are surrounded by misinformation about donation, doubts and fears about facing death, poor information and distrust of public health. Some citizens see the donation as a selfish gesture: "if you do not give, do not receive" or as an act of civic duty. The nurse becomes a reference figure for family members who at that time are often unable to make a decision. This figure, however, needs continuous training and psychological support.

Introduzione: donare organi o tessuti è un gesto anonimo, volontario e gratuito capace di dare una speranza concreta di vita a persone che si trovano a lottare con una patologia grave. Nello specifico il donatore darà il proprio consenso, affinché dopo la morte, il ricevente disponga dei suoi organi attraverso il trapianto. Quando però il consenso da parte del donatore è assente, viene fatto riferimento ai suoi famigliari. Per quest’ultimi parlare di donazione non sarà mai facile a causa della concomitante elaborazione del lutto con tutte le emozioni dolorose legate alla perdita. Bisogna poi tener conto che per chiunque la donazione ed il trapianto possono rappresentare un problema di varia natura: etica, morale, religiosa e psicosociale. Obiettivo: questa revisione di letteratura andrà a porre un focus sul problema della comunicazione di richiesta di donazione di organi/tessuti a delle persone che stanno elaborando il lutto del proprio caro. In particolare, si affronterà il problema della mancata espressione di volontà in vita da parte del defunto. Questo potrebbe manifestarsi sia per la poca conoscenza sull’argomento, ma anche perché a volte, i familiari non sono a conoscenza delle volontà del proprio caro in merito alla donazione. Questa revisione di letteratura ha pertanto lo scopo di esplorare: - come è strutturata e quali sono i passaggi principali della comunicazione con i famigliari in merito alla morte encefalica e alla donazione degli organi e dei tessuti; - spiegare il modo in cui il colloquio si può instaurare durante la donazione; - tutto questo ha lo scopo precipuo di promuovere ed incentivare l’idea di donazione alla popolazione. Materiali e Metodi: nella presente revisione della letteratura sono state utilizzate le banche dati PubMed, Chinall includendo articoli pubblicati negli ultimi quattordici anni (dal 2009 al 2023). Inoltre, sono stati consultati alcuni siti internet, documenti ministeriali e manuali cartacei. Risultati: i risultati ottenuti in questa revisione evidenziano che una buona comunicazione è alla base di qualsiasi percorso di cura e la donazione è cura per tutti i pazienti in lista d'attesa. L’infermiere di procurement ricopre un ruolo importante durante il colloquio di comunicazione della donazione. Per aumentare l’offerta di organi/tessuti rispetto alla domanda e ridurne l’assenza, uno dei metodi evinti in questo studio sono: migliorare l’assistenza medica e migliorare la stabilità emodinamica del donatore per salvaguardare la sopravvivenza degli organi da donare. Inoltre, nello studio è emerso come l’educazione in ambito sanitario all’interno del percorso educativo scolastico degli adolescenti permette di migliore nelle giovani generazioni il concetto fondamentale di promozione della salute. Discussione e conclusione: attualmente la domanda d’organi/tessuti supera l’offerta effettiva anche per il problema della mancanza di consenso che poggia le basi, molto spesso, in una scarsa conoscenza da parte della popolazione. Studi presenti in questo elaborato evidenziano che i cittadini sono circondati da informazioni errate sulla donazione, da dubbi e paure di affrontare la morte, da scarsa informazione e da sfiducia nella sanità pubblica. Alcuni cittadini vedono la donazione come un gesto egoistico: “se non dai, non ricevi” oppure come un atto di dovere civile. L’infermiere diventa una figura di riferimento per famigliari che in quel momento spesso non sono in grado di prendere una decisione. Questa figura però necessita di una continua formazione e di un supporto psicologico.