Introduzione: il delirium è un disturbo dell’attenzione e della consapevolezza più un altro eventuale disturbo cognitivo che si instaura in un breve periodo di tempo e la gravità tende a fluttuare nel corso della giornata. Dall’anamnesi, esame obiettivo o risultati di laboratorio si evince che il disturbo è una conseguenza fisiologica diretta di un'altra condizione medica, intossicazione da sostanze, astinenza o da molteplici eziologie. I disturbi cognitivi presenti non sono meglio spiegati da un disturbo cognitivo preesistente, stabilito o in evoluzione. Il delirium è associato ad un aumento del tasso di morbilità, mortalità, un aumento del tempo di ospedalizzazione e dei costi di trattamento; è inoltre utilizzato come indicatore della qualità dell’assistenza negli anziani. Obiettivo: Identificare il delirium, comprendere i fattori di rischio e le complicanze nel paziente ospedalizzato in un'unità operativa non di terapia intensiva. Metodi: Revisione della letteratura; le banche dati utilizzate sono state PUBMED, GIMBE-EBP e RNAO. Sono stati esaminati studi di revisione sistematica, RCT, studi di metanalisi e linee guida per rispettare la piramide delle evidenze a cui questo tipo di studi si collocano in cima. I criteri di inclusione sono: età maggiore o uguale a 18 anni, interventi non farmacologici, articoli dal 2018 ad eccezione di uno studio (2016) ritenuto utile per questa revisione della letteratura. Risultati: Sono stati presi in considerazione 6 studi studi per qualità metodologica, dei quali è emerso che gli interventi multicomponente danno origine a risultati statisticamente positivi nell’efficacia per la prevenzione del delirium; vanno pensati dal team, condivisi e sviluppati in collaborazione con la famiglia che necessita un'adeguata educazione anche per conoscere il disturbo. Key words: Delirium, Hospitalization, detecting instruments

La prevenzione del delirium nelle persone ospedalizzate, una revisione della letteratura

COPPE, MARTINA
2022/2023

Abstract

Introduzione: il delirium è un disturbo dell’attenzione e della consapevolezza più un altro eventuale disturbo cognitivo che si instaura in un breve periodo di tempo e la gravità tende a fluttuare nel corso della giornata. Dall’anamnesi, esame obiettivo o risultati di laboratorio si evince che il disturbo è una conseguenza fisiologica diretta di un'altra condizione medica, intossicazione da sostanze, astinenza o da molteplici eziologie. I disturbi cognitivi presenti non sono meglio spiegati da un disturbo cognitivo preesistente, stabilito o in evoluzione. Il delirium è associato ad un aumento del tasso di morbilità, mortalità, un aumento del tempo di ospedalizzazione e dei costi di trattamento; è inoltre utilizzato come indicatore della qualità dell’assistenza negli anziani. Obiettivo: Identificare il delirium, comprendere i fattori di rischio e le complicanze nel paziente ospedalizzato in un'unità operativa non di terapia intensiva. Metodi: Revisione della letteratura; le banche dati utilizzate sono state PUBMED, GIMBE-EBP e RNAO. Sono stati esaminati studi di revisione sistematica, RCT, studi di metanalisi e linee guida per rispettare la piramide delle evidenze a cui questo tipo di studi si collocano in cima. I criteri di inclusione sono: età maggiore o uguale a 18 anni, interventi non farmacologici, articoli dal 2018 ad eccezione di uno studio (2016) ritenuto utile per questa revisione della letteratura. Risultati: Sono stati presi in considerazione 6 studi studi per qualità metodologica, dei quali è emerso che gli interventi multicomponente danno origine a risultati statisticamente positivi nell’efficacia per la prevenzione del delirium; vanno pensati dal team, condivisi e sviluppati in collaborazione con la famiglia che necessita un'adeguata educazione anche per conoscere il disturbo. Key words: Delirium, Hospitalization, detecting instruments
2022
The prevention of delirium in hospitalized persons, a review of literature
delirium
hospitalization
detecting instrument
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/58219