BACKGROUND: Le pazienti affette da carcinoma della mammella in trattamento adiuvante endocrino spesso devono ricorrere all’utilizzo di terapie farmacologiche volte e preservare la salute ossea. Da diversi anni, vengono suggeriti farmaci che svolgono un’attività antiriassorbitiva a livello osseo, tra cui l’Acido Zoledronico (AZ), somministrato per via endovenosa, effettuato annualmente per almeno 3 cicli. Dopo l’infusione si possono verificare degli effetti collaterali importanti come dolore e febbre che spesso portano alla rinuncia della terapia da parte di molte pazienti sottoposte al primo ciclo di trattamento. OBIETTIVI: verificare se l’adozione di un protocollo standardizzato, che prevede l’utilizzo di Paracetamolo o Ibuprofene, può ridurre la prevalenza, l’intensità e di durata dei sintomi. Tale protocollo vede la figura infermieristica come fondamentale per creare un rapporto di fiducia con le pazienti basata sull’assistenza nei giorni successivi l’infusione al fine di aumentare l’aderenza ai cicli di AZ. MATERIALI E METODI: Sono state arruolate in modo consecutivo 60 pazienti in trattamento con la prima dose di AZ suddividendole in 2 gruppi: il primo gruppo composto da 34 pazienti che hanno assunto Paracetamolo dopo l’infusione; il secondo da 26 pazienti che hanno assunto Ibuprofene dopo l’infusione. Alle pazienti oggetto di studio è stato consegnato un protocollo di gestione degli effetti collaterali e tutte sono state contattate telefonicamente a 24h 72h e al quindicesimo giorno dall’infusione di AZ: ad ogni contatto veniva somministrato un questionario che riguardava gli effetti collaterali manifestati e la corretta adesione alle indicazioni fornite durante la visita ambulatoriale. Per confrontare i risultati, sono stati utilizzati i dati raccolti da uno studio precedente (gruppo Controllo) che non prevedeva la somministrazione di Paracetamolo/Ibuprofene dopo l’infusione di AZ. RISULTATI: Gli effetti collaterali percepiti dalle pazienti dopo il primo ciclo con AZ sono principalmente la febbre (83% gruppo Controllo, 27% gruppo Ibuprofene e 35% gruppo Paracetamolo) e il dolore (98% gruppo Controllo, 65% gruppo Ibuprofene e 65% gruppo Paracetamolo). La presenza di tali sintomi a 72 ore nei gruppi Ibuprofene e Paracetamolo è rispettivamente di 58% e 68% mentre nel gruppo Controllo a 7 giorni è del 60%. CONCLUSIONI: L’utilizzo di un protocollo standardizzato ha dimostrato avere effetti positivi sulla riduzione della comparsa di effetti collaterali in termini quantitativi, di intensità e di durata e le chiamate hanno garantito una continuità assistenziale che ha portato le pazienti a sentirsi più fiduciose per i successivi cicli di AZ, aumentando così l’aderenza alla terapia.
Assistenza infermieristica avanzata nella prevenzione degli effetti collaterali post infusione di acido zoledronico in pazienti con carcinoma mammario
FANTON, ELEONORA
2022/2023
Abstract
BACKGROUND: Le pazienti affette da carcinoma della mammella in trattamento adiuvante endocrino spesso devono ricorrere all’utilizzo di terapie farmacologiche volte e preservare la salute ossea. Da diversi anni, vengono suggeriti farmaci che svolgono un’attività antiriassorbitiva a livello osseo, tra cui l’Acido Zoledronico (AZ), somministrato per via endovenosa, effettuato annualmente per almeno 3 cicli. Dopo l’infusione si possono verificare degli effetti collaterali importanti come dolore e febbre che spesso portano alla rinuncia della terapia da parte di molte pazienti sottoposte al primo ciclo di trattamento. OBIETTIVI: verificare se l’adozione di un protocollo standardizzato, che prevede l’utilizzo di Paracetamolo o Ibuprofene, può ridurre la prevalenza, l’intensità e di durata dei sintomi. Tale protocollo vede la figura infermieristica come fondamentale per creare un rapporto di fiducia con le pazienti basata sull’assistenza nei giorni successivi l’infusione al fine di aumentare l’aderenza ai cicli di AZ. MATERIALI E METODI: Sono state arruolate in modo consecutivo 60 pazienti in trattamento con la prima dose di AZ suddividendole in 2 gruppi: il primo gruppo composto da 34 pazienti che hanno assunto Paracetamolo dopo l’infusione; il secondo da 26 pazienti che hanno assunto Ibuprofene dopo l’infusione. Alle pazienti oggetto di studio è stato consegnato un protocollo di gestione degli effetti collaterali e tutte sono state contattate telefonicamente a 24h 72h e al quindicesimo giorno dall’infusione di AZ: ad ogni contatto veniva somministrato un questionario che riguardava gli effetti collaterali manifestati e la corretta adesione alle indicazioni fornite durante la visita ambulatoriale. Per confrontare i risultati, sono stati utilizzati i dati raccolti da uno studio precedente (gruppo Controllo) che non prevedeva la somministrazione di Paracetamolo/Ibuprofene dopo l’infusione di AZ. RISULTATI: Gli effetti collaterali percepiti dalle pazienti dopo il primo ciclo con AZ sono principalmente la febbre (83% gruppo Controllo, 27% gruppo Ibuprofene e 35% gruppo Paracetamolo) e il dolore (98% gruppo Controllo, 65% gruppo Ibuprofene e 65% gruppo Paracetamolo). La presenza di tali sintomi a 72 ore nei gruppi Ibuprofene e Paracetamolo è rispettivamente di 58% e 68% mentre nel gruppo Controllo a 7 giorni è del 60%. CONCLUSIONI: L’utilizzo di un protocollo standardizzato ha dimostrato avere effetti positivi sulla riduzione della comparsa di effetti collaterali in termini quantitativi, di intensità e di durata e le chiamate hanno garantito una continuità assistenziale che ha portato le pazienti a sentirsi più fiduciose per i successivi cicli di AZ, aumentando così l’aderenza alla terapia.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
fanton.eleonora.2008995.pdf
accesso aperto
Dimensione
968.32 kB
Formato
Adobe PDF
|
968.32 kB | Adobe PDF | Visualizza/Apri |
The text of this website © Università degli studi di Padova. Full Text are published under a non-exclusive license. Metadata are under a CC0 License
https://hdl.handle.net/20.500.12608/58241