LA GESTIONE INFERMIERISTICA DELLA SEDAZIONE NEI PAZIENTI SOTTOPOSTI A VENTILAZIONE MECCANICA IN TERAPIA INTENSIVA : REVISIONE DELLA LETTERATURA

Introduction: patients admitted to the intensive care unit under mechanical ventilation, often require the use of sedative drugs. If the therapy is not adequate, the administration of sedation, exposes the patient to numerous side effects that interact with pain, healing and comfort, increasing the time of hospitalization and rehabilitation. Over the last few years, many publications have stressed the importance of reducing the number of drugs used, using shared scales to detect the level of sedation in order to achieve a milder sedation, avoiding episodes of over-sedation. Objective: this study, has the purpose of finding the benefits to use of light sedation supported by recent guidelines regarding mechanically ventilated patients. Furthermore, it identifies the strategies that the nurse can put in place to carry out a patient-centred sedation, avoiding unnecessary over-sedation, analyzing the obstacles that prevent the realization of this process and what can be achieved with their use. Materials and Methods: a literature review has been completed by using Pubmed and Chinall databases including only articles published in the last ten years (2013 to 2023). Twelve articles have been selected to answer research questions. Results: the results obtained in this review of the literature underline that light sedation allows to obtain a calm, comfortable and collaborative patient. This leads to numerous positive results on the patient: it allows him to interact in a cooperative way with health professionals and family members. This method of administration is focused on keeping the patient in a situation of comfort and collaboration. The study also shows that the implementation of nursing sedation protocols is the best strategy to avoid over-sedation in mechanically ventilated patients in icu. These scales have numerous obstacles that do not allow their appropriate use in icu and they include: no multidisciplinary cooperation, wrong perceptions of the protocols, lack of information about sedation, lack of empowerment of nurses, and deficiency of nursing staff because these patients require more attention. Discussion and conclusions: in each intensive care unit there should be protocols to achieve a minimum personalized sedation for each patient. To reduce the obstacles that don’t allow the use of this protocols, it is necessary to minimize the causes, for example by implementing continuous training programs for nurses with practical updates in order to increase their knowledge, Ability and confidence in scales and monitoring of sedation. A further element to consider is the shortage of nursing staff, and sure enough to achieve a target sedation on each patient we need more nurses. Anyway, more detailed research remains necessary for a complete evaluation of the effectiveness of the protocols.

Introduzione: i pazienti ricoverati in terapia intensiva sottoposti a ventilazione meccanica, richiedono spesso l’utilizzo di farmaci sedativi. La somministrazione della sedazione, se avviene in maniera inadeguata, espone il paziente a numerosi effetti collaterali, i quali interagiscono con il dolore, la guarigione, il comfort e contribuiscono ad aumentare i tempi di degenza e riabilitazione. Negli ultimi anni, numerose pubblicazioni hanno sottolineato l’importanza di diminuire la quantità di farmaci impiegati, utilizzando degli strumenti condivisi per rilevare il livello di sedazione che hanno lo scopo di ottenere una sedazione più leggera, evitando gli episodi di sovra sedazione. Obiettivo: la presente tesi, ha lo scopo di ricercare all’interno della letteratura specifica, i benefici che può portare l’utilizzo della sedazione leggera suggerita dalle recenti linee guida nei pazienti ventilati meccanicamente. Essa ha inoltre l’obiettivo di individuare quali strategie l’infermiere può mettere in atto per effettuare una sedazione incentrata sul paziente, così da evitare una sovra sedazione non necessaria, analizzando gli ostacoli che impediscono la realizzazione di questo processo e i punti di forza che si possono ottenere con il loro utilizzo. Materiali e metodi: è stata effettuata una revisione della letteratura utilizzando le banche dati Pubmed e Chinall includendo articoli pubblicati negli ultimi dieci anni (dal 2013 al 2023). Dalla revisione bibliografica sono stati selezionati dodici articoli che rispondevano ai quesiti di ricerca. Risultati: i risultati ottenuti in questa revisione della letteratura, sottolineano che la sedazione leggera permette di ottenere un paziente calmo, a suo agio e collaborativo. Questo conduce ad avere numerosi risultati positivi sull’assistito, ovvero gli permette di interagire in maniera cooperativa con gli operatori sanitari ed i familiari in ogni momento, in quanto la somministrazione della sedazione è incentrata sul mantenimento del paziente in una situazione di comfort e collaborazione. Nello studio viene inoltre indicato che l’implementazione dei protocolli di sedazione a gestione infermieristica, rappresentano la strategia migliore per evitare episodi di sovra sedazione in terapia intensiva nei pazienti ventilati meccanicamente. Questi strumenti incontrano numerosi ostacoli, che non permettono il loro adeguato impiego nei reparti di rianimazione e tali comprendono principalmente: assenza di cooperazione multidisciplinare, percezioni errate dei protocolli stessi, scarse informazioni riguardo alla somministrazione della sedazione, mancanza di empowerment da parte degli infermieri, e infine carenza di personale infermieristico, in quanto i pazienti leggermente sedati richiedono maggiori attenzioni da parte di quest’ultimo. Discussione e conclusioni: in ogni unità di terapia intensiva vi dovrebbero essere dei protocolli, atti a realizzare una sedazione minima personalizzata ad ogni assistito. Per ridurre gli ostacoli che non permettono l’utilizzo di questi ultimi, bisogna intervenire riducendo al minimo le cause, ad esempio attuando programmi formativi continui per gli infermieri con aggiornamenti sulla pratica, in modo da aumentare le loro conoscenze, abilità e la fiducia nei confronti delle scale e del monitoraggio della sedazione. Un ulteriore elemento da considerare è la carenza del personale infermieristico; infatti, per realizzare una sedazione target su ogni paziente esso dovrebbe subire un'integrazione, in quanto i pazienti leggermente sedati richiedono carichi assistenziali maggiori. Restano però necessarie ulteriori ricerche più approfondite per una valutazione più precisa dell'efficacia dei protocolli.