Background. Il danno renale acuto (AKI) è la perdita della funzionalità renale che insorge in seguito ad un danno subito dal rene. A seguito della perdita delle funzioni renali, viene meno il controllo dell’equilibrio acido-base, insorgono squilibri idroelettrolitici e avviene l’accumulo delle sostanze di scarto. Per gli stadi avanzati della malattia l’indicazione prevede l’utilizzo della terapia sostitutiva renale, ovvero un trattamento extracorporeo di purificazione del sangue che può essere intermittente o continua. La terapia sostitutiva renale continua (CRRT) agisce nel corso delle 24h ed è particolarmente indicata per il paziente critico perchè garantisce una stabilità emodinamica, attraverso una rimozione di fluidi e soluti più lenta. Il trasporto e la rimozione dei liquidi e dei prodotti di scarto sono possibili grazie ai principi di diffusione, convezione, ultrafiltrazione ed adsorbimento. Le complicanze correlate al trattamento possono riguardare il paziente stesso, un malfunzionamento della macchina o una disfunzione dell’accesso vascolare. L’infermiere ha un ruolo chiave nella buona riuscita della terapia e nel garantire il benessere del paziente. Obiettivo. La tesi mira a delineare i principi alla base dell’assistenza infermieristica da fornire al paziente con danno renale acuto che necessita di terapia sostitutiva renale continua, focalizzando l’attenzione sulla gestione delle complicanze che possono insorgere nel corso del trattamento. Materiali e metodi. La revisione è stata condotta secondo il metodo PICO, attraverso la consultazione delle banche dati internazionali PubMed in Medline e CINHAL da agosto a settembre 2023. Le parole chiave utilizzate sono: continuous renal replacement therapy, nursing assistance, nursing interventions, nursing care, complications, risk, best practice. Risultati. Uno dei fattori da considerare nella gestione della CRRT è la prevenzione delle interruzioni impreviste in quanto influiscono negativamente sull’esito della terapia. È fondamentale comprenderne la causa e intervenire riducendo i periodi di sospensione del trattamento. Alcuni studi dimostrano l’impatto positivo di formare personale infermieristico specializzato, che abbia una conoscenza più approfondita della macchina e del paziente stesso e che possa dedicarsi esclusivamente all’assistito in corso di trattamento. Per la prevenzione delle complicanze è fondamentale l’intervento tempestivo dell’infermiere nel controllo degli allarmi. Per quanto riguarda la frequenza del monitoraggio richiesto dal paziente in terapia, non ci sono indicazioni univoche. Infine diversi studi hanno dimostrato l’efficacia della mobilizzazione precoce del paziente, che presenta un elevato rischio di sviluppare lesioni da pressione e complicanze legate alla stasi venosa. Discussione e conclusione. Nonostante l’aumento dell’incidenza del danno renale acuto, non esiste ancora una linea univoca rispetto alla corretta assistenza da fornire al paziente sottoposto a CRRT e questo influenza negativamente la durata e la buona riuscita della terapia stessa. È importante che vi sia maggior consapevolezza sui bisogni dell’assistito e che si instauri una stretta collaborazione tra equipe di Dialisi e quella della Terapia Intensiva.

Gestione infermieristica del paziente con danno renale acuto sottoposto a terapia sostitutiva renale continua: revisione di letteratura

FORMENTIN, SARA
2022/2023

Abstract

Background. Il danno renale acuto (AKI) è la perdita della funzionalità renale che insorge in seguito ad un danno subito dal rene. A seguito della perdita delle funzioni renali, viene meno il controllo dell’equilibrio acido-base, insorgono squilibri idroelettrolitici e avviene l’accumulo delle sostanze di scarto. Per gli stadi avanzati della malattia l’indicazione prevede l’utilizzo della terapia sostitutiva renale, ovvero un trattamento extracorporeo di purificazione del sangue che può essere intermittente o continua. La terapia sostitutiva renale continua (CRRT) agisce nel corso delle 24h ed è particolarmente indicata per il paziente critico perchè garantisce una stabilità emodinamica, attraverso una rimozione di fluidi e soluti più lenta. Il trasporto e la rimozione dei liquidi e dei prodotti di scarto sono possibili grazie ai principi di diffusione, convezione, ultrafiltrazione ed adsorbimento. Le complicanze correlate al trattamento possono riguardare il paziente stesso, un malfunzionamento della macchina o una disfunzione dell’accesso vascolare. L’infermiere ha un ruolo chiave nella buona riuscita della terapia e nel garantire il benessere del paziente. Obiettivo. La tesi mira a delineare i principi alla base dell’assistenza infermieristica da fornire al paziente con danno renale acuto che necessita di terapia sostitutiva renale continua, focalizzando l’attenzione sulla gestione delle complicanze che possono insorgere nel corso del trattamento. Materiali e metodi. La revisione è stata condotta secondo il metodo PICO, attraverso la consultazione delle banche dati internazionali PubMed in Medline e CINHAL da agosto a settembre 2023. Le parole chiave utilizzate sono: continuous renal replacement therapy, nursing assistance, nursing interventions, nursing care, complications, risk, best practice. Risultati. Uno dei fattori da considerare nella gestione della CRRT è la prevenzione delle interruzioni impreviste in quanto influiscono negativamente sull’esito della terapia. È fondamentale comprenderne la causa e intervenire riducendo i periodi di sospensione del trattamento. Alcuni studi dimostrano l’impatto positivo di formare personale infermieristico specializzato, che abbia una conoscenza più approfondita della macchina e del paziente stesso e che possa dedicarsi esclusivamente all’assistito in corso di trattamento. Per la prevenzione delle complicanze è fondamentale l’intervento tempestivo dell’infermiere nel controllo degli allarmi. Per quanto riguarda la frequenza del monitoraggio richiesto dal paziente in terapia, non ci sono indicazioni univoche. Infine diversi studi hanno dimostrato l’efficacia della mobilizzazione precoce del paziente, che presenta un elevato rischio di sviluppare lesioni da pressione e complicanze legate alla stasi venosa. Discussione e conclusione. Nonostante l’aumento dell’incidenza del danno renale acuto, non esiste ancora una linea univoca rispetto alla corretta assistenza da fornire al paziente sottoposto a CRRT e questo influenza negativamente la durata e la buona riuscita della terapia stessa. È importante che vi sia maggior consapevolezza sui bisogni dell’assistito e che si instauri una stretta collaborazione tra equipe di Dialisi e quella della Terapia Intensiva.
2022
Nursing management of patients with AKI receiving CRRT: literature review
Nursing management
AKI
CRRT
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
Formentin_Sara.pdf

accesso aperto

Dimensione 846.17 kB
Formato Adobe PDF
846.17 kB Adobe PDF Visualizza/Apri

The text of this website © Università degli studi di Padova. Full Text are published under a non-exclusive license. Metadata are under a CC0 License

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/58246