Background: Il dolore è un sintomo frequente in corso di malattia: spesso segnale importante per la diagnosi iniziale. E’, fra tutti, il sintomo che più mina l’integrità fisica e psichica della persona malata e più angoscia e preoccupa i suoi familiari, con un notevole impatto sulla qualità della vita durante e dopo la malattia. E, se questo è vero per l’adulto, ancora più evidente è per il bambino. Nonostante la trasversalità e frequenza del sintomo e la possibilità presente in letteratura di dare adeguata risposta, sono moltissime tuttora le conferme che il dolore del bambino continua a essere oggetto di un’attenzione limitata. Per tale ragione è importante che gli operatori sanitari possano usufruire di strumenti adeguati per rispondere ai bisogni di analgesia della popolazione pediatrica: strumenti validi e di facile utilizzo per misurare e trattare il dolore nel modo più adegu ato possibile. Il ricorso a un “linguaggio condiviso” per misurare il dolore, l’utilizzo di linee guida che diano indicazioni utili sulla tipologia, modalità di somministrazione e dosaggio di farmaci per controllare il dolore, nonché l’impiego di tecniche non farmacologi che per ridurre l’intensità del sintomo e l’ansia che lo accompagna costituiscono la base imprescindibile per la buona cura dei piccoli pazienti. Obiettivo: Questa revisione si propone di accertare se la realtà virtuale può essere utilizzata come metodo efficace per la gestione del dolore e dell’ansia nei pazienti pediatrici Materiali e metodi: La seguente revisione è stata condotta, consultando libri di testo, linee guida, la banca dati Pubmed e i siti web di interesse infermieristico; il limite temporale considera gli articoli dal 2013 ad oggi. Risultati: Attraverso questa revisione della letteratura è emerso che l’utilizzo della realtà virtuale per il trattamento del dolore e dell’ansia nei pazienti pediatrici è molto utilizzata e con effetti positivi. Ci sono però dei limiti che risultano essere l’età del piccolo paziente in quanto, a causa delle dimensioni fisiche minute, risulta difficile la somministrazione ottimale di questa tecnica. Tutti gli articoli affermavano gli effetti positivi dell’utilizzo di questa tecnica non farmacologia. Uno solo includeva nei risultati i possibili effetti collaterali, non comunque pericolosi per la vita. Conclusione: La realtà virtuale risulta essere uno strumento innovativo, facile da usare e accessibile per ridurre l'ansia e il dolore nei bambini. L'utilizzo di un approccio evolutivo alla valutazione e al trattamento non farmacologico può portare a risultati migliori. I risultati dello studio indicano che l'uso della VR sia per la gestione del dolore che dell’ansia è accettabile, fattibile e tollerabile per una varietà di pazienti pediatrici.

“Un altro mondo”: l’utilizzo della realtà virtuale come tecnica non farmacologia nella gestione del dolore in pediatria.

PEDRON, BARBARA
2022/2023

Abstract

Background: Il dolore è un sintomo frequente in corso di malattia: spesso segnale importante per la diagnosi iniziale. E’, fra tutti, il sintomo che più mina l’integrità fisica e psichica della persona malata e più angoscia e preoccupa i suoi familiari, con un notevole impatto sulla qualità della vita durante e dopo la malattia. E, se questo è vero per l’adulto, ancora più evidente è per il bambino. Nonostante la trasversalità e frequenza del sintomo e la possibilità presente in letteratura di dare adeguata risposta, sono moltissime tuttora le conferme che il dolore del bambino continua a essere oggetto di un’attenzione limitata. Per tale ragione è importante che gli operatori sanitari possano usufruire di strumenti adeguati per rispondere ai bisogni di analgesia della popolazione pediatrica: strumenti validi e di facile utilizzo per misurare e trattare il dolore nel modo più adegu ato possibile. Il ricorso a un “linguaggio condiviso” per misurare il dolore, l’utilizzo di linee guida che diano indicazioni utili sulla tipologia, modalità di somministrazione e dosaggio di farmaci per controllare il dolore, nonché l’impiego di tecniche non farmacologi che per ridurre l’intensità del sintomo e l’ansia che lo accompagna costituiscono la base imprescindibile per la buona cura dei piccoli pazienti. Obiettivo: Questa revisione si propone di accertare se la realtà virtuale può essere utilizzata come metodo efficace per la gestione del dolore e dell’ansia nei pazienti pediatrici Materiali e metodi: La seguente revisione è stata condotta, consultando libri di testo, linee guida, la banca dati Pubmed e i siti web di interesse infermieristico; il limite temporale considera gli articoli dal 2013 ad oggi. Risultati: Attraverso questa revisione della letteratura è emerso che l’utilizzo della realtà virtuale per il trattamento del dolore e dell’ansia nei pazienti pediatrici è molto utilizzata e con effetti positivi. Ci sono però dei limiti che risultano essere l’età del piccolo paziente in quanto, a causa delle dimensioni fisiche minute, risulta difficile la somministrazione ottimale di questa tecnica. Tutti gli articoli affermavano gli effetti positivi dell’utilizzo di questa tecnica non farmacologia. Uno solo includeva nei risultati i possibili effetti collaterali, non comunque pericolosi per la vita. Conclusione: La realtà virtuale risulta essere uno strumento innovativo, facile da usare e accessibile per ridurre l'ansia e il dolore nei bambini. L'utilizzo di un approccio evolutivo alla valutazione e al trattamento non farmacologico può portare a risultati migliori. I risultati dello studio indicano che l'uso della VR sia per la gestione del dolore che dell’ansia è accettabile, fattibile e tollerabile per una varietà di pazienti pediatrici.
2022
"Another world": the use of virtual reality as a non-pharmacological technique in the management of pain in pediatrics.
realtà virtuale
non farmacologico
pediatria
dolore
trattamento
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/58284