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La seguente Tesi di Laurea tratta dell’impatto dell’emicrania, nelle persone che ne sono affette, sulla vita quotidiana e lavorativa, attraverso un’indagine di tipo applicativo/sperimentale. Questa ricerca ha preso in considerazione, come campione di analisi, 110 pazienti emicranici del Centro Cefalee dell’Ospedale di Bassano Del Grappa. A questi pazienti è stato somministrato il Questionario HIT – 6, che indaga sull’influenza della patologia nell’ambito biopsicosociale, con l’aggiunta di domande specifiche, per meglio strutturare la ricerca. Le ipotesi sviluppate in questa Tesi, oltre ad analizzare l’impatto della cefalea nella vita sociale, quotidiana e lavorativa dei pazienti, sono: il ruolo dell’Infermiere nell’educazione alla gestione della sintomatologia e all’autosomministrazione della terapia farmacologica, e la differenza dei risultati ottenuti, tra l’ambulatorio Divisionale, e Cefalee. Alla luce delle ipotesi poste e sviluppate, sono stati ottenuti i seguenti risultati: • La malattia colpisce prevalentemente il sesso femminile, come affermato dalla Letteratura; • Il consumo di alcol e di fumo rappresentano dei fattori di rischio importanti per l’insorgenza e il peggioramento dell’emicrania: nell’analisi campionaria, il 76,36% dei pazienti non fuma, mentre i restanti fumano prevalentemente in modo occasionale; solo il 12,73% ne fa uso in modo abituale. Dall’indagine è emerso inoltre che l’utilizzo di sigarette e l’assunzione di alcol è maggiormente diffuso nei pazienti under 26. Per quanto riguarda l’alcol invece, nei pazienti totali è risultato che il 60,91% beve occasionalmente; • L’età di insorgenza dell’emicrania nel sesso maschile è di 19,39 anni, mentre nelle donne è di 21,90 anni; • Le sei domande del questionario sono state analizzate singolarmente: ad ogni risposta chiusa (sono 5), è attribuito un punteggio specifico, e la somma totale indica l’impatto complessivo dell’emicrania. Queste domande sono state successivamente divise tra i pazienti dell’ambulatorio Divisionale, e quelli delle Cefalee, evidenziando l’impatto maggiore dell’emicrania, nel primo ambulatorio sopracitato rispetto al secondo. Infatti, i 49 utenti dell’ambulatorio Divisionale riferiscono maggior dolore, irritazione, stanchezza e limitazioni, rispetto a quello delle Cefalee. Nonostante questa ricerca abbia avuto dei limiti nell’analisi qualitativa e quantitativa, ha confermato, parzialmente, quanto detto dalla Letteratura, e sarebbe interessante approfondire l’argomento con un campione più ampio.

L'impatto dell'emicrania sulla vita quotidiana e lavorativa delle persone che ne sono affette

PIROCCA, CHIARA
2022/2023

Abstract

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2022
The impact of migrain on the daily and working lives of people affected
La seguente Tesi di Laurea tratta dell’impatto dell’emicrania, nelle persone che ne sono affette, sulla vita quotidiana e lavorativa, attraverso un’indagine di tipo applicativo/sperimentale. Questa ricerca ha preso in considerazione, come campione di analisi, 110 pazienti emicranici del Centro Cefalee dell’Ospedale di Bassano Del Grappa. A questi pazienti è stato somministrato il Questionario HIT – 6, che indaga sull’influenza della patologia nell’ambito biopsicosociale, con l’aggiunta di domande specifiche, per meglio strutturare la ricerca. Le ipotesi sviluppate in questa Tesi, oltre ad analizzare l’impatto della cefalea nella vita sociale, quotidiana e lavorativa dei pazienti, sono: il ruolo dell’Infermiere nell’educazione alla gestione della sintomatologia e all’autosomministrazione della terapia farmacologica, e la differenza dei risultati ottenuti, tra l’ambulatorio Divisionale, e Cefalee. Alla luce delle ipotesi poste e sviluppate, sono stati ottenuti i seguenti risultati: • La malattia colpisce prevalentemente il sesso femminile, come affermato dalla Letteratura; • Il consumo di alcol e di fumo rappresentano dei fattori di rischio importanti per l’insorgenza e il peggioramento dell’emicrania: nell’analisi campionaria, il 76,36% dei pazienti non fuma, mentre i restanti fumano prevalentemente in modo occasionale; solo il 12,73% ne fa uso in modo abituale. Dall’indagine è emerso inoltre che l’utilizzo di sigarette e l’assunzione di alcol è maggiormente diffuso nei pazienti under 26. Per quanto riguarda l’alcol invece, nei pazienti totali è risultato che il 60,91% beve occasionalmente; • L’età di insorgenza dell’emicrania nel sesso maschile è di 19,39 anni, mentre nelle donne è di 21,90 anni; • Le sei domande del questionario sono state analizzate singolarmente: ad ogni risposta chiusa (sono 5), è attribuito un punteggio specifico, e la somma totale indica l’impatto complessivo dell’emicrania. Queste domande sono state successivamente divise tra i pazienti dell’ambulatorio Divisionale, e quelli delle Cefalee, evidenziando l’impatto maggiore dell’emicrania, nel primo ambulatorio sopracitato rispetto al secondo. Infatti, i 49 utenti dell’ambulatorio Divisionale riferiscono maggior dolore, irritazione, stanchezza e limitazioni, rispetto a quello delle Cefalee. Nonostante questa ricerca abbia avuto dei limiti nell’analisi qualitativa e quantitativa, ha confermato, parzialmente, quanto detto dalla Letteratura, e sarebbe interessante approfondire l’argomento con un campione più ampio.
Emicrania
Vita quotidiana
Lavoro
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/58290