IL SUICIDIO IN AMBITO OSPEDALIERO: L'IMPORTANZA DELLA PREVENZIONE E DEL RUOLO INFERMIERISTICO

Problem: Suicide or attempted suicide in hospital represents a very frequent sentinel event and it is known that it is difficult to predict and has a very high mortality rate. The suicide event must be considered as a general phenomenon and not just a hospital one. According to the WHO, more than 700,000 people die each year. In fact, suicide is considered one of the three leading causes of death among people aged 15 to 44 years. Suicide is the result of the interaction of various factors of which depression represents the most common and significant, but not the only risk factor. In fact, many suicides are of impulsive origin due to moments of crisis: for example financial problems, violence, substance abuse, discrimination or within healthcare settings due to situations of illness or experiences of loss. In fact, the Operating Units at greatest risk are: the Emergency Service, the Oncology, Obstetrics and Gynecology Service and the Psychiatric Diagnosis and Treatment Service. Often, however, little content is provided to nurses regarding the critical analysis of how to best interact with the patient, how to introduce the first contact, how to relate using effective and efficient communication and how to arrange preventive interventions suicidal. Goals: The aim of the study is to raise awareness of this issue at the nursing level by providing significant incentives for staff training and the use of protocols, guidelines and the use of assessment scales for suicide risk. Identify, through the literature, subjects at risk of suicide or attempted suicide, knowing how to identify the triggering cause of the event and which interventions should be used to prevent this problem.Methodology The paper is a literature review with consultation of Ulss 1 Dolomiti hospital procedures, PubMed databases, Istituto Superiore di Sanità, WHO (World Health Organization), Google Scholar, MSD Manual, Ministry of Health. Discussion and conclusion The nurse represents the figure closest to the patient during his care journey, not only from a professional point of view but also from a human point of view. Poor nursing education of the phenomenon has a negative impact on the ability to prevent this problem. The management of the patient with suicide risk is very complex and requires collaboration between the people concerned, his family support network and the professional team. Behaviors must be adopted from a professional point of view but also from the environment and hospital spaces to prevent the event. Healthcare organizations need to place great emphasis on staff training for greater awareness, knowledge and understanding of suicide and attempted suicide in all healthcare professions.

Problema: Il Suicidio o Tentato Suicidio in ospedale rappresenta un evento sentinella molto frequente ed è noto come tale sia difficilmente prevedibile e di altissima mortalità. L’evento del suicidio deve essere considerato come un fenomeno generale e non solo ospedaliero. Secondo l’OMS ogni anno muoiono più di 700.000 persone. Infatti il suicidio è considerato una delle tre principali cause di morte tra soggetti di età dai 15 ai 44 anni. Il suicidio è il risultato dell’interazione di vari fattori di cui la depressione rappresenta il più comune e significativo, ma non l’unico fattore di rischio. Infatti molti suicidi sono di origine impulsiva a causa di momenti di crisi: ad esempio problemi finanziari, violenza, abuso di sostanze, discriminazione oppure all’interno di contesti sanitari a causa di situazioni di malattia o esperienze di perdita. Infatti le Unità Operative a maggior rischio sono: il Servizio di Emergenza, Servizio di Oncologia, Ostetricia e Ginecologia e il Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura. Spesso, però, vengono forniti agli infermieri pochi contenuti in merito all’analisi critica su come interagire al meglio con l’assistito, come introdurre il primo contatto, come ci si relaziona avvalendosi di una comunicazione efficace ed efficiente e come disporre di interventi di prevenzione suicidaria. Obiettivi: L’obiettivo dello studio è quello di sensibilizzare tale problematica a livello infermieristico incentivando molto sulla formazione del personale e sull’utilizzo di protocolli, linee guida e uso di scale di valutazione per il rischio suicidario. Individuare, attraverso la letteratura, i soggetti a rischio di suicidio o tentato suicidio, saper identificare la causa scatenante dell’evento e quali interventi devono essere utilizzati per prevenire tale problema. Metodologia L’elaborato è una revisione di letteratura con consultazione di procedure ospedaliere Ulss 1 Dolomiti, banche dati PubMed, Istituto Superiore di Sanità, WHO (Organizzazione Mondiale della Sanità), Google Scholar, Manuale MSD, Ministero della Salute. Discussione e conclusione L’infermiere rappresenta la figura più vicina al paziente durante il suo percorso assistenziale non solo dal punto di vista professionale ma anche umano. Una formazione infermieristica scarsa del fenomeno ha un impatto negativo sulla capacità di prevenire tale problematica. La gestione del paziente con rischio suicidio è molto complessa e necessita di una collaborazione tra le persone interessate, la sua rete familiare di sostegno e dell’equipe professionale. Devono essere adottati comportamenti dal punto di vista professionale ma anche dell’ambiente e degli spazi ospedalieri per prevenire l’evento. Le aziende sanitarie devono incentivare molto sulla formazione del personale per una maggiore consapevolezza, conoscenza e comprensione del suicidio e del tentato suicidio in tutte le professioni sanitarie.