ABSTRACT BACKGROUND: La contenzione fisica, ovvero l’applicazione di un dispositivo direttamente all’individuo o allo spazio circostante ad esso con lo scopo di limitarne i movimenti, è una pratica molto comune e diffusa nelle strutture ospedaliere, nonostante le scarse evidenze a supporto della sua efficacia. La restrizione è una procedura non indolore e può portare a differenti conseguenze sia sul piano fisico sia psicologico, pertanto è di fondamentale importanza intervenire per migliorare l’approccio a questa pratica e ridurne i danni. L’infermiere durante tutto il processo possiede considerevole responsabilità, per questo motivo la sua conoscenza e il suo atteggiamento possono fare la differenza migliorando l’esperienza del paziente. OBIETTIVO: L’obiettivo di questa tesi è analizzare la conoscenza, l'atteggiamento e la pratica del personale infermieristico, in relazione alla contenzione fisica, nonché i fattori che li influenzano. Attraverso l’indagine su ciò è possibile identificare le criticità e i punti deboli al fine di migliorare l’assistenza al paziente contenuto, promuovere il comfort ed il benessere e ridurre al minimo l’uso e la durata della contenzione stessa. MATERIALI E METODI: La metodologia impiegata è stata la revisione della letteratura. Attraverso la ricerca nelle banche dati scientifiche, come PubMed e CINAHL, la lettura del titolo, dell’abstract, del full-text, nonché la definizione di criteri di inclusione ed esclusione, sono stati identificati e ritenuti rilevanti per l'analisi un totale di 13 studi. RISULTATI: I risultati mostrano un livello di conoscenza e atteggiamento diversificato ma nonostante ciò sono state individuate delle affinità. Nel complesso, l’analisi rivela un livello di conoscenza e atteggiamento discreto-moderato. Si osservano invece punteggi più elevati in termini di pratica, sebbene permangano alcune criticità e lacune. Tali elementi sono influenzati da differenti fattori, come l’esperienza professionale, il contesto lavorativo, l’età e la formazione ottenuta durante il percorso di istruzione o in servizio. Ciò suggerisce la necessità di intervenire sui fattori modificabili, quali le caratteristiche dell’ambiente e la formazione acquisita, al fine di uniformare la pratica contenitiva, stabilire procedure comuni e garantire un utilizzo coerente e sicuro da parte di tutti gli operatori coinvolti. Nonostante la diversità dei risultati ottenuti, la maggioranza di essi sottolinea la necessità e l’importanza di interventi educativi e di formazione continua per gli infermieri al fine di giungere ad una maggior conoscenza e consapevolezza riguardo alla contenzione fisica. CONCLUSIONI: Possedere conoscenze adeguate sui mezzi contenitivi, sui loro effetti negativi, sui principi etici e sulle strategie alternative è essenziale al fine di migliorare la qualità dell’assistenza garantendo la sicurezza, il comfort ed il benessere fisico e psicologico dei pazienti. Si ritiene pertanto necessario intervenire promuovendo l’educazione e programmi di formazione continua all’interno della professione infermieristica al fine di sensibilizzare i professionisti, colmare le lacune e garantire un utilizzo più efficace e appropriato di tali dispositivi. Inoltre, l’adozione di misure restrittive dovrebbe essere preceduta da un’attenta valutazione in equipe basata sul rischio, sulle motivazioni, sulle conseguenze e sulle possibili misure alternative. PAROLE CHIAVE: contenzione fisica, infermier*, conoscenza, atteggiamento, ospedale, intervento, percezione, pratica e principi. KEYWORDS: physical restraint, nurse*, knowledge, attitude, hospital, intervention, perception, practice and principles.

“Applicazione della contenzione fisica: la conoscenza e l'atteggiamento dell'infermiere possono fare la differenza!”

TREVISAN, GRETA
2022/2023

Abstract

ABSTRACT BACKGROUND: La contenzione fisica, ovvero l’applicazione di un dispositivo direttamente all’individuo o allo spazio circostante ad esso con lo scopo di limitarne i movimenti, è una pratica molto comune e diffusa nelle strutture ospedaliere, nonostante le scarse evidenze a supporto della sua efficacia. La restrizione è una procedura non indolore e può portare a differenti conseguenze sia sul piano fisico sia psicologico, pertanto è di fondamentale importanza intervenire per migliorare l’approccio a questa pratica e ridurne i danni. L’infermiere durante tutto il processo possiede considerevole responsabilità, per questo motivo la sua conoscenza e il suo atteggiamento possono fare la differenza migliorando l’esperienza del paziente. OBIETTIVO: L’obiettivo di questa tesi è analizzare la conoscenza, l'atteggiamento e la pratica del personale infermieristico, in relazione alla contenzione fisica, nonché i fattori che li influenzano. Attraverso l’indagine su ciò è possibile identificare le criticità e i punti deboli al fine di migliorare l’assistenza al paziente contenuto, promuovere il comfort ed il benessere e ridurre al minimo l’uso e la durata della contenzione stessa. MATERIALI E METODI: La metodologia impiegata è stata la revisione della letteratura. Attraverso la ricerca nelle banche dati scientifiche, come PubMed e CINAHL, la lettura del titolo, dell’abstract, del full-text, nonché la definizione di criteri di inclusione ed esclusione, sono stati identificati e ritenuti rilevanti per l'analisi un totale di 13 studi. RISULTATI: I risultati mostrano un livello di conoscenza e atteggiamento diversificato ma nonostante ciò sono state individuate delle affinità. Nel complesso, l’analisi rivela un livello di conoscenza e atteggiamento discreto-moderato. Si osservano invece punteggi più elevati in termini di pratica, sebbene permangano alcune criticità e lacune. Tali elementi sono influenzati da differenti fattori, come l’esperienza professionale, il contesto lavorativo, l’età e la formazione ottenuta durante il percorso di istruzione o in servizio. Ciò suggerisce la necessità di intervenire sui fattori modificabili, quali le caratteristiche dell’ambiente e la formazione acquisita, al fine di uniformare la pratica contenitiva, stabilire procedure comuni e garantire un utilizzo coerente e sicuro da parte di tutti gli operatori coinvolti. Nonostante la diversità dei risultati ottenuti, la maggioranza di essi sottolinea la necessità e l’importanza di interventi educativi e di formazione continua per gli infermieri al fine di giungere ad una maggior conoscenza e consapevolezza riguardo alla contenzione fisica. CONCLUSIONI: Possedere conoscenze adeguate sui mezzi contenitivi, sui loro effetti negativi, sui principi etici e sulle strategie alternative è essenziale al fine di migliorare la qualità dell’assistenza garantendo la sicurezza, il comfort ed il benessere fisico e psicologico dei pazienti. Si ritiene pertanto necessario intervenire promuovendo l’educazione e programmi di formazione continua all’interno della professione infermieristica al fine di sensibilizzare i professionisti, colmare le lacune e garantire un utilizzo più efficace e appropriato di tali dispositivi. Inoltre, l’adozione di misure restrittive dovrebbe essere preceduta da un’attenta valutazione in equipe basata sul rischio, sulle motivazioni, sulle conseguenze e sulle possibili misure alternative. PAROLE CHIAVE: contenzione fisica, infermier*, conoscenza, atteggiamento, ospedale, intervento, percezione, pratica e principi. KEYWORDS: physical restraint, nurse*, knowledge, attitude, hospital, intervention, perception, practice and principles.
2022
“Application of physical restraint: nurse’s knowledge and attitude can make the difference!”
Physical restraint
Knowledge
Attitude
Nurse
Hospital
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
Trevisan.Greta.2010719.pdf

accesso aperto

Dimensione 847.74 kB
Formato Adobe PDF
847.74 kB Adobe PDF Visualizza/Apri

The text of this website © Università degli studi di Padova. Full Text are published under a non-exclusive license. Metadata are under a CC0 License

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/58320