BACKGROUND: La fase di aplasia, indotta dagli elevati regimi di chemioterapia utilizzati durante il regime di condizionamento nei pazienti sottoposti a TCSE, debilita il sistema immunitario del paziente mettendolo a rischio di contrarre infezioni, talvolta potenzialmente fatali. Questa condizione rende necessario porre in isolamento protettivo l’assistito, fino alla ripresa della conta neutrofila. In qualità di garante della salute del paziente, il ruolo dell’infermiere è quello di assicurare un ambiente sicuro sulla base delle più recenti strategie preventive basate su evidenze scientifiche. Nonostante questo intervento venga applicato per scongiurare il rischio infettivo del paziente neutropenico, non vanno sottovalutate le sequele rispetto al benessere psicosociale di quest’ultimo. OBIETTIVO: L’obiettivo di questo elaborato è individuare il ruolo infermieristico nell’assistenza al paziente sottoposto a TCSE durante il periodo di isolamento protettivo; analizzando le evidenze a favore riguardo gli interventi messi in atto, sia dal punto di vista tecnico-pratico che relazionale. Per comprendere al meglio come l’infermiere può migliorare la qualità di vita dell’assistito sono state indagate le ripercussioni, percezioni e il significato dell’intervento di isolamento rispettivamente per la figura di infermiere e paziente. MATERIALI E METODI: È stata condotta una revisione di letteratura. La ricerca di articoli tramite banche dati Medline, OVID, CINAHL e Cochrane Library. Consultazione di linee guida nazionali e libri di testo editi da EBMT, GITMO. Le parole chiave inserite sono state combinate tra loro con l’utilizzo degli operatori booleani AND e OR. Gli studi inclusi sono concentrati nell’arco temporale degli ultimi 10 anni. RISULTATI: Sono stati inclusi 11 articoli scientifici, i cui risultati sono stati suddivisi in nuclei tematici: significato di isolamento per l’infermiere e paziente, fattori che influenzano la percezione dell’isolamento da parte del paziente e apporto positivo della figura infermieristica sulla qualità di vita. Sono evidenziati risultati riguardo alle pratiche infermieristiche, caratteristiche strutturali e la regolamentazione delle visite. Rispetto alla percezione da parte del paziente, l’isolamento è emerso come una fonte di sofferenza, una possibilità di intraprendere un percorso personale e come possibilità di lasciare il mondo esterno al di fuori della propria stanza. I fattori di rischio allo sviluppo di esperienza negativa individuati sono: sesso maschile, basso livello di istruzione, scarsa soddisfazione con i tempi di visita, uno scarso supporto emotivo da parte del personale sanitario, minor numero di cicli di chemioterapia e scarsa gestione del dolore. Emerge il concetto di “presenza compassionevole” come approccio infermieristico olistico, oltre che alla correlazione di PED con le strategie educative utilizzate. DISCUSSIONE E CONCLUSIONE: L’ isolamento protettivo è una nicchia specifica del TCSE, la continua evoluzione dei microrganismi circostanti richiede un approccio dinamico ed in continua evoluzione. Nonostante l’utilizzo di strumenti sempre più efficienti, è necessario non abbassare la guardia rispetto all’applicazione delle misure di igiene standard nella pratica infermieristica quotidiana, sono necessari ulteriori studi. È fondamentale tener conto delle implicazioni affettive che tale intervento ha sul benessere psicologico dell’assistito, integrando i risultati all’interno della pratica clinica per evitare ulteriore sofferenza isolamento-correlata. È compito dell’infermiere accertarsi della percezione del paziente, al fine di individuare precocemente i fattori e gli individui a rischio di sviluppare un’esperienza negativa oltre che integrare le informazioni necessarie all’interno della relazione di cura instaurata.

Il ruolo chiave dell'infermiere nel percorso del paziente sottoposto ad isolamento protettivo in seguito a Trapianto di Cellule Staminali Emopoietiche (TCSE)

ZANOTTO, ALINA
2022/2023

Abstract

BACKGROUND: La fase di aplasia, indotta dagli elevati regimi di chemioterapia utilizzati durante il regime di condizionamento nei pazienti sottoposti a TCSE, debilita il sistema immunitario del paziente mettendolo a rischio di contrarre infezioni, talvolta potenzialmente fatali. Questa condizione rende necessario porre in isolamento protettivo l’assistito, fino alla ripresa della conta neutrofila. In qualità di garante della salute del paziente, il ruolo dell’infermiere è quello di assicurare un ambiente sicuro sulla base delle più recenti strategie preventive basate su evidenze scientifiche. Nonostante questo intervento venga applicato per scongiurare il rischio infettivo del paziente neutropenico, non vanno sottovalutate le sequele rispetto al benessere psicosociale di quest’ultimo. OBIETTIVO: L’obiettivo di questo elaborato è individuare il ruolo infermieristico nell’assistenza al paziente sottoposto a TCSE durante il periodo di isolamento protettivo; analizzando le evidenze a favore riguardo gli interventi messi in atto, sia dal punto di vista tecnico-pratico che relazionale. Per comprendere al meglio come l’infermiere può migliorare la qualità di vita dell’assistito sono state indagate le ripercussioni, percezioni e il significato dell’intervento di isolamento rispettivamente per la figura di infermiere e paziente. MATERIALI E METODI: È stata condotta una revisione di letteratura. La ricerca di articoli tramite banche dati Medline, OVID, CINAHL e Cochrane Library. Consultazione di linee guida nazionali e libri di testo editi da EBMT, GITMO. Le parole chiave inserite sono state combinate tra loro con l’utilizzo degli operatori booleani AND e OR. Gli studi inclusi sono concentrati nell’arco temporale degli ultimi 10 anni. RISULTATI: Sono stati inclusi 11 articoli scientifici, i cui risultati sono stati suddivisi in nuclei tematici: significato di isolamento per l’infermiere e paziente, fattori che influenzano la percezione dell’isolamento da parte del paziente e apporto positivo della figura infermieristica sulla qualità di vita. Sono evidenziati risultati riguardo alle pratiche infermieristiche, caratteristiche strutturali e la regolamentazione delle visite. Rispetto alla percezione da parte del paziente, l’isolamento è emerso come una fonte di sofferenza, una possibilità di intraprendere un percorso personale e come possibilità di lasciare il mondo esterno al di fuori della propria stanza. I fattori di rischio allo sviluppo di esperienza negativa individuati sono: sesso maschile, basso livello di istruzione, scarsa soddisfazione con i tempi di visita, uno scarso supporto emotivo da parte del personale sanitario, minor numero di cicli di chemioterapia e scarsa gestione del dolore. Emerge il concetto di “presenza compassionevole” come approccio infermieristico olistico, oltre che alla correlazione di PED con le strategie educative utilizzate. DISCUSSIONE E CONCLUSIONE: L’ isolamento protettivo è una nicchia specifica del TCSE, la continua evoluzione dei microrganismi circostanti richiede un approccio dinamico ed in continua evoluzione. Nonostante l’utilizzo di strumenti sempre più efficienti, è necessario non abbassare la guardia rispetto all’applicazione delle misure di igiene standard nella pratica infermieristica quotidiana, sono necessari ulteriori studi. È fondamentale tener conto delle implicazioni affettive che tale intervento ha sul benessere psicologico dell’assistito, integrando i risultati all’interno della pratica clinica per evitare ulteriore sofferenza isolamento-correlata. È compito dell’infermiere accertarsi della percezione del paziente, al fine di individuare precocemente i fattori e gli individui a rischio di sviluppare un’esperienza negativa oltre che integrare le informazioni necessarie all’interno della relazione di cura instaurata.
2022
The key role of nurses for the patient's care during protective isolation following Haematopoietic Stem Cell Transplantation (HSCT)
Protective Isolation
HSCT
Nurse
Quality of Life
Care Relationship
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/58338