INTRODUZIONE: Vi è sempre più un aumento delle diagnosi legate ai disturbi del neurosviluppo in età evolutiva (0-18 anni) e le società scientifiche concordano sulla necessità di promuovere azioni rivolte all’individuazione precoce di eventuali difficoltà nei bambini, così da poter intervenire tempestivamente. Per fare ciò è necessario fornire risposte, integrate e coordinate tra sistema educativo, sociale e sanitario, agendo nei principali contesti di vita dei bambini, tra questi la scuola rappresenta l’ambiente in cui trascorrono la maggior parte della loro giornata. Emerge dunque la necessità di individuare una modalità, che sia valida ed efficace, con cui il terapista occupazionale possa mettere in atto degli interventi all’interno del contesto scolastico. OBIETTIVI: Questo studio, nasce dalle conclusioni emerse dalla tesi “L’utilizzo e l’efficacia del Partnering for Change (P4C) all’interno della scuola” con l’obiettivo di andare ad individuare con quali modalità il P4C possa essere applicato all’interno del contesto scolastico italiano, indagando in che modo il terapista occupazionale possa essere utile agli insegnanti per implementare la loro professione e favorire la partecipazione e gli apprendimenti del bambino all’interno della scuola. MATERIALI E METODI: Il progetto si è focalizzato principalmente sui primi due livelli d’intervento del P4C, strutturando la prima parte con degli incontri di formazione rivolti agli insegnanti dell’Istituto Comprensivo individuato, mentre la seconda, prevede quattro giornate di presenza a scuola del terapista occupazionale. Per la raccolta dei dati sono stati formulati dei questionari, al fine di raccogliere l’esperienza dei docenti e del Dirigente Scolastico in merito all’applicazione del P4C all’interno dell’Istituto Comprensivo e alla figura del terapista occupazionale all’interno del setting scolastico. Per eseguire l’analisi e il confronto dei dati raccolti dalla somministrazione dei questionari, è stata svolta un’analisi numerica e quantitativa, che ha incluso l’utilizzo di percentuali per le domande chiuse mentre, per le domande semi-strutturate e il questionario rivolto al Dirigente Scolastico, è stata eseguita un’analisi del contenuto. RISULTATI: Dai risultati emerge che il lavoro in coesione con il terapista occupazionale all’interno del setting scolastico non solo è di aiuto e supporto agli studenti, ma la sua presenza a scuola permette di migliorare la pratica quotidiana degli insegnanti fornendo loro conoscenze, suggerimenti e strategie utili al fine di supportare non solo gli studenti con difficoltà, ma tutta la classe, individuando nel modello P4C una modalità valida ed efficace con cui il terapista occupazionale possa inserirsi all’interno del team scolastico. CONCLUSIONI: In conclusione si conferma ciò che viene riportato dalla letteratura analizzata, ossia che il lavoro in coesione con il terapista occupazionale all’interno del setting scolastico favorisca gli apprendimenti e la partecipazione di tutti i bambini, non solo con difficoltà specifiche. Permane però qualche criticità, legata soprattutto al tempo limitato e all’impossibilità di seguire gli sviluppi successivi all’applicazione degli interventi.
La terapia occupazionale nella scuola italiana: applicabilità del modello Partnering for Change all'interno di un Istituto Comprensivo
BIASUTTO, ELISA
2022/2023
Abstract
INTRODUZIONE: Vi è sempre più un aumento delle diagnosi legate ai disturbi del neurosviluppo in età evolutiva (0-18 anni) e le società scientifiche concordano sulla necessità di promuovere azioni rivolte all’individuazione precoce di eventuali difficoltà nei bambini, così da poter intervenire tempestivamente. Per fare ciò è necessario fornire risposte, integrate e coordinate tra sistema educativo, sociale e sanitario, agendo nei principali contesti di vita dei bambini, tra questi la scuola rappresenta l’ambiente in cui trascorrono la maggior parte della loro giornata. Emerge dunque la necessità di individuare una modalità, che sia valida ed efficace, con cui il terapista occupazionale possa mettere in atto degli interventi all’interno del contesto scolastico. OBIETTIVI: Questo studio, nasce dalle conclusioni emerse dalla tesi “L’utilizzo e l’efficacia del Partnering for Change (P4C) all’interno della scuola” con l’obiettivo di andare ad individuare con quali modalità il P4C possa essere applicato all’interno del contesto scolastico italiano, indagando in che modo il terapista occupazionale possa essere utile agli insegnanti per implementare la loro professione e favorire la partecipazione e gli apprendimenti del bambino all’interno della scuola. MATERIALI E METODI: Il progetto si è focalizzato principalmente sui primi due livelli d’intervento del P4C, strutturando la prima parte con degli incontri di formazione rivolti agli insegnanti dell’Istituto Comprensivo individuato, mentre la seconda, prevede quattro giornate di presenza a scuola del terapista occupazionale. Per la raccolta dei dati sono stati formulati dei questionari, al fine di raccogliere l’esperienza dei docenti e del Dirigente Scolastico in merito all’applicazione del P4C all’interno dell’Istituto Comprensivo e alla figura del terapista occupazionale all’interno del setting scolastico. Per eseguire l’analisi e il confronto dei dati raccolti dalla somministrazione dei questionari, è stata svolta un’analisi numerica e quantitativa, che ha incluso l’utilizzo di percentuali per le domande chiuse mentre, per le domande semi-strutturate e il questionario rivolto al Dirigente Scolastico, è stata eseguita un’analisi del contenuto. RISULTATI: Dai risultati emerge che il lavoro in coesione con il terapista occupazionale all’interno del setting scolastico non solo è di aiuto e supporto agli studenti, ma la sua presenza a scuola permette di migliorare la pratica quotidiana degli insegnanti fornendo loro conoscenze, suggerimenti e strategie utili al fine di supportare non solo gli studenti con difficoltà, ma tutta la classe, individuando nel modello P4C una modalità valida ed efficace con cui il terapista occupazionale possa inserirsi all’interno del team scolastico. CONCLUSIONI: In conclusione si conferma ciò che viene riportato dalla letteratura analizzata, ossia che il lavoro in coesione con il terapista occupazionale all’interno del setting scolastico favorisca gli apprendimenti e la partecipazione di tutti i bambini, non solo con difficoltà specifiche. Permane però qualche criticità, legata soprattutto al tempo limitato e all’impossibilità di seguire gli sviluppi successivi all’applicazione degli interventi.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/58469