Il diabete rappresenta una patologia in crescente aumento negli ultimi anni e può insorgere in qualsiasi fase della vita, dall’età evolutiva a quella geriatrica. La cura è fondamentale per mantenere il proprio stato di salute e prevenire le complicanze. E’ molto importante che il paziente sia al centro del percorso terapeutico; nella gestione della patologia deve acquisire conoscenze e competenze per maturare un’autonomia sempre maggiore. Questo comporta responsabilità, costanza e motivazione per mettere in atto i cambiamenti necessari nella propria esistenza, non sempre facili da attuare, perché coinvolgono vari fattori interni ed esterni all’individuo determinanti nel raggiungere il risultato. Obiettivo: indagare qual è il ruolo del terapista occupazionale nell’autogestione del paziente diabetico e quali sono gli interventi utilizzati per sostenerlo nel percorso di cura. Metodi: ricerca in letteratura attraverso alcuni dei principali database scientifici: PubMed, Cochrane library, ResearchGate, utilizzando i termini MeSH "occupational therapy", "diabetes", "self- management", combinati con gli operatori booleani (AND, OR, NOT) per formare la stringa di ricerca. Risultati: dalla ricerca bibliografica sono emersi otto articoli, tre di tipo quantitativo e cinque di tipo qualitativo, analizzati e criticati utilizzando la Critical Review Form della McMaster University. Discussione: dagli studi emerge come il terapista occupazionale possa essere una figura professionale di contributo nel raggiungere gli obiettivi di cura dell’individuo. La sua pratica fondata sulla centralità della persona e sull’occupazione può aiutare a comprendere il paziente da una prospettiva olistica, considerando aspetti prioritari, spesso trascurati dal personale sanitario che potrebbero migliorare la cura della persona. Il terapista occupazionale può supportare la persona nel promuovere e consolidare comportamenti favorevoli la salute, come l’aderenza al trattamento terapeutico, attuando cambiamenti dello stile di vita per raggiungere l’equilibrio. Conclusioni: la Terapia Occupazionale può rappresentare un importante e valido supporto per il paziente diabetico, attuando un approccio multidimensionale e sostenendo l’acquisizione delle capacità necessarie per l’autocura. Le evidenze trovate sono tuttavia limitate. Sono necessari ulteriori studi per ampliare e determinare l’efficacia degli interventi di Terapia Occupazionale nell’autogestione del diabete.
Il ruolo del Terapista Occupazionale come figura di supporto all'autogestione del paziente diabetico.
BRUNELLO, LUCA
2022/2023
Abstract
Il diabete rappresenta una patologia in crescente aumento negli ultimi anni e può insorgere in qualsiasi fase della vita, dall’età evolutiva a quella geriatrica. La cura è fondamentale per mantenere il proprio stato di salute e prevenire le complicanze. E’ molto importante che il paziente sia al centro del percorso terapeutico; nella gestione della patologia deve acquisire conoscenze e competenze per maturare un’autonomia sempre maggiore. Questo comporta responsabilità, costanza e motivazione per mettere in atto i cambiamenti necessari nella propria esistenza, non sempre facili da attuare, perché coinvolgono vari fattori interni ed esterni all’individuo determinanti nel raggiungere il risultato. Obiettivo: indagare qual è il ruolo del terapista occupazionale nell’autogestione del paziente diabetico e quali sono gli interventi utilizzati per sostenerlo nel percorso di cura. Metodi: ricerca in letteratura attraverso alcuni dei principali database scientifici: PubMed, Cochrane library, ResearchGate, utilizzando i termini MeSH "occupational therapy", "diabetes", "self- management", combinati con gli operatori booleani (AND, OR, NOT) per formare la stringa di ricerca. Risultati: dalla ricerca bibliografica sono emersi otto articoli, tre di tipo quantitativo e cinque di tipo qualitativo, analizzati e criticati utilizzando la Critical Review Form della McMaster University. Discussione: dagli studi emerge come il terapista occupazionale possa essere una figura professionale di contributo nel raggiungere gli obiettivi di cura dell’individuo. La sua pratica fondata sulla centralità della persona e sull’occupazione può aiutare a comprendere il paziente da una prospettiva olistica, considerando aspetti prioritari, spesso trascurati dal personale sanitario che potrebbero migliorare la cura della persona. Il terapista occupazionale può supportare la persona nel promuovere e consolidare comportamenti favorevoli la salute, come l’aderenza al trattamento terapeutico, attuando cambiamenti dello stile di vita per raggiungere l’equilibrio. Conclusioni: la Terapia Occupazionale può rappresentare un importante e valido supporto per il paziente diabetico, attuando un approccio multidimensionale e sostenendo l’acquisizione delle capacità necessarie per l’autocura. Le evidenze trovate sono tuttavia limitate. Sono necessari ulteriori studi per ampliare e determinare l’efficacia degli interventi di Terapia Occupazionale nell’autogestione del diabete.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/58471