Il presente elaborato ha l’obiettivo di presentare un argomento a favore del prioritarismo relativo, una teoria secondo la quale, in una società giusta, il benessere di coloro che stanno peggio conta più del benessere di coloro che stanno meglio; inoltre, secondo questa visione, è più importante dare qualche beneficio a chi sta peggio piuttosto che dare lo stesso beneficio a chi sta meglio, e a volte (ma non sempre) è più importante dare un beneficio minore a chi sta peggio piuttosto che dare un beneficio maggiore a chi sta meglio. Per sostenere questo argomento, innanzitutto, presenteremo la teoria delle decisioni in condizioni di rischio e la teoria dell’utilità attesa. In particolare, quest’ultima teoria indica al soggetto decisore di scegliere l’atto che, tra tutti, permette di massimizzare l’utilità. Tuttavia, questa teoria è stata soggetta a forti critiche, che ne hanno evidenziato i limiti. Presentiamo, dunque, una teoria alternativa, ovvero la teoria dell’utilità attesa ponderata per il rischio. Mostreremo che questa teoria supera le problematiche che affliggono la teoria dell’utilità attesa. Infine, considereremo un caso di applicazione della teoria dell’utilità attesa ponderata per il rischio, in particolare nell’ambito della giustizia distributiva, mostrando, dunque, la possibilità di istituire un’analogia tra regole decisionali individuali e regole di scelta sociale. Innanzitutto, ricostruiremo uno dei dibattiti più importanti nella filosofia sociale, quello tra Rawls e Harsanyi, relativo a due diverse concezioni circa un possibile modello di società giusta. Infatti, a partire dall’argomento della “posizione originaria”, Rawls sostiene una giustizia distributiva radicale, mentre la posizione di Harsanyi costituisce una forma di utilitarismo. Mostreremo che la teoria dell’utilità attesa ponderata per il rischio permette di sostenere il prioritarismo relativo, teoria che si pone come una via di mezzo tra le teorie sostenute da Rawls e Harsanyi, permettendo una sintesi tra le due.
La teoria dell'utilità attesa ponderata per il rischio: un argomento per il prioritarismo relativo
PICELLO, TOMMASO
2022/2023
Abstract
Il presente elaborato ha l’obiettivo di presentare un argomento a favore del prioritarismo relativo, una teoria secondo la quale, in una società giusta, il benessere di coloro che stanno peggio conta più del benessere di coloro che stanno meglio; inoltre, secondo questa visione, è più importante dare qualche beneficio a chi sta peggio piuttosto che dare lo stesso beneficio a chi sta meglio, e a volte (ma non sempre) è più importante dare un beneficio minore a chi sta peggio piuttosto che dare un beneficio maggiore a chi sta meglio. Per sostenere questo argomento, innanzitutto, presenteremo la teoria delle decisioni in condizioni di rischio e la teoria dell’utilità attesa. In particolare, quest’ultima teoria indica al soggetto decisore di scegliere l’atto che, tra tutti, permette di massimizzare l’utilità. Tuttavia, questa teoria è stata soggetta a forti critiche, che ne hanno evidenziato i limiti. Presentiamo, dunque, una teoria alternativa, ovvero la teoria dell’utilità attesa ponderata per il rischio. Mostreremo che questa teoria supera le problematiche che affliggono la teoria dell’utilità attesa. Infine, considereremo un caso di applicazione della teoria dell’utilità attesa ponderata per il rischio, in particolare nell’ambito della giustizia distributiva, mostrando, dunque, la possibilità di istituire un’analogia tra regole decisionali individuali e regole di scelta sociale. Innanzitutto, ricostruiremo uno dei dibattiti più importanti nella filosofia sociale, quello tra Rawls e Harsanyi, relativo a due diverse concezioni circa un possibile modello di società giusta. Infatti, a partire dall’argomento della “posizione originaria”, Rawls sostiene una giustizia distributiva radicale, mentre la posizione di Harsanyi costituisce una forma di utilitarismo. Mostreremo che la teoria dell’utilità attesa ponderata per il rischio permette di sostenere il prioritarismo relativo, teoria che si pone come una via di mezzo tra le teorie sostenute da Rawls e Harsanyi, permettendo una sintesi tra le due.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/58585